MA COS'E' IL CIRCOLO DELLE ARTI?
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LE ORIGINI DEL CIRCOLO
Verso la fine del secolo scorso nella nostra zona si insediano molte industrie,soprattutto tessili, che occupano numerosi lavoratori e lavoratrici,tutti ex-contadini che fino ad allora hanno lavorato alle dipendenze delle locali famiglie patrizie,proprietarie di quasi tutti i terreni.
Inizia il fenomeno di spopolamento delle campagne e l’emigrazione in massa verso i centri urbani dove l’industria si sta affermando. E’ il periodo in cui nasce il proletariato e si fa strada la coscienza di classe. I bassi salari, le precarie condizioni di lavoro, l’insicurezza del pane quotidiano, lo sfruttamento,â€â€¦..spingono l’operaio a trovare nella comunanza degli interessi dei problemi,delle condizioni economiche, la ragione per associarsi,per coltivare un sentimento di solidarietà ,dapprima vago generico,poi più preciso e sicuroâ€.
Nel 1919 un gruppo di cittadini di Mariano C.se costituisce il “Circolo Familiare Proletarioâ€, subito ribattezzato dalla gente “ circulo dei Lenittâ€- cioè il circolo dei seguaci del rivoluzionario russo Lenin, al quale in quegli anni andavano le simpatie e la solidarietà dei socialisti-che due anni dopo acquisisce ed apre l’attuale sede della cooperativa “La Proletariaâ€.
L’avvento del fascismo comporta però la cessazione delle attività , con il successivo scioglimento sia del Cicolo che della Società Anonima Edificatrice “Casa Proletariaâ€: l’intero patrimonio viene confiscato, le proprietà immobiliari sono assegnate all’Ente Opera Nazionale Dopolavoro ed i beni mobili all’Opera Nazionale per la protezione della maternità e dell’infanzia. Il 26 aprile 1945 i soci riprendono possesso della loro Casa, ma la strada per riacquistare la proprietà sarà ancora lunga, infatti Prefettura e Intendenza di Finanza premono perché i beni, che risultano di pertinenza del disciolto partito fascista, vengano requisiti dal comune di Mariano C.se.
Solo nel 1960 il comune rinuncia all’acquisizione e il 17 gennaio 1963 il presidente della Proletaria può finalmente firmare l’atto di acquisto della Casa. Nel 1968 il Consiglio decide di costruire il supermercato, a fianco del quale viene realizzato un grande bocciodromo, e nel 1970 le tre entità che gestiscono il patrimonio e le attività sociali si fondono in un’unica cooperativa con il nome di Cooperativa Edificatrice e di Consumo “ La Proletaria†S.c.r.l. e uno statuto che prevede attività edilizia, di consumo,culturale e ricreativa.
La gestione del circolo ricreativo nel 1994 viene affidata alla coop. Operaia di Acquate, che nell’anno successivo inizia l’attività di ristorazione in una linea enogastronomia ispirata alla ricerca delle antiche tradizioni culinarie della zona ed alla riscoperta dei produttori in via di marginalizzazione.Contemporaneamente si avvia la sperimentazione del Centro Culturale Polivalente “Il Circoloâ€, uno spazio progettuale e fisico dedicato ad esperienze ed iniziative nel campo artistico, dell’animazione culturale, dell’aggregazione e della solidarietà .Nel gennaio del 2001, dopo una ristrutturazione parziale dello stabile, la gestione di bar-birreria, osteria, ristoro e bocciofila, così come degli spazi destinati ai laboratori ed alle attività culturali ed artistiche, è stata assunta direttamente da nove soci lavoratori, costituitisi nella Cooperativa Circolo delle Arti.
La peculiarità principale de “ Il Circolo†è quella di essere un centro dove tutto ciò che fa cultura trova spazio: dalla cucina, ispirata alla ricerca delle antiche tradizioni ed alla scoperta di specialità internazionali ; alla musica e ai giochi, con iniziative concertistiche rassegne mensili e laboratori di manualità ; all’arte, attraverso l’organizzazione di mostre e presentazione di foto, poesie, libri; allo sport con il gioco delle bocce.Inoltre, con la ristrutturazione della parte più antica dello stabile il 4 ottobre 2003 la Cooperativa Circolo delle Arti ha inaugurato la nuova “libreria con caffetteria†ispirandosi a quei peculiari e innovativi centri di aggregazione della mitteleuropa.“Il Circolo†non ha una collocazione ben precisa: non è solo un pub e non è solo un’osteria, lo si può definire un luogo di incontro, senza formalismi.
VIENI A PROVARE LA CUCINA DEL CIRCOLO!!!
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