Luigi

Salve a tutti sono Luigi un giovane ragazzo materano in cerca di...beh non lo so con precisione ma di sicuro qualcosa sto cercando. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .... .. .. .. .. .. 10 COSE CHE AMO...Un piccolo bambino in una stanza,in un angolo,sembra più una prigione una sorta di gabbia buia appena illuminata da una grata superiore.Macchie d umidità miste a lacrime e sangue bagnano le pareti,il pavimento,il viso di quel piccolo catturato dalla perversione e dalle insicurezze del suo padrone.E' li seduto per terra con le gambe al petto,rannicchiato e terrorizzato.Ha la pelle rovinata come deteriorata,i piedini nudi posati l'uno sull'altro per strofinarli e cosi combattere quel freddo cosi inevitabile.Le mani sono piccole ed ossute come il suo corpo,i capelli biondi e lisci;ha il viso stanco,spellato,gli occhi bassi e timidi di una persona che non vuole intralciare il corso del tempo.Indossa pantaloni stracciati resi piccoli dagli anni trascorsi in quel luogo così lugubre e poco ospitale.Sul petto,oltre alla sagoma scheletrica del suo sterno,s'intravede una cicatrice..proprio a livello del cuore.Il suo respiro si fa affannoso,quasi stentato,il bambino ha paura!Sente dei passi avvicinarsi,lenti e regolari.Il bambino stringe le braccia tra le ginocchia,chiude gli occhi e cerca d'immaginare,ma tutto ciò che vede sono solo quelle mura e quella grata che lo separa appena da un mondo migliore.Riapre gli occhi,sente la pioggia cadere incessante e alcuni sporadici tuoni offuscano i passi che il bambino tanto teme.I lampi illuminano la cella proiettando la sua ombra sul pavimento e rendendola quasi spettrale.Ad un tratto i passi cessano,la maniglia si piega emettendo un fastidioso cigolio ma senza l'ausilio di una chiave,la porta comincia ad aprirsi scricchiolando,un lampo.Il tuono che ne segue fa tremare il bambino che ormai è solo con quella figura.E' un uomo,non molto vecchio ma con la barba piuttosto lunga come i suoi capelli quasi cinerei;non porta scarpe e i suoi pantaloni lasciano intravedere le caviglie e parte dello stinco.E'seminudo ma non sembra soffrire il freddo anche se la sua pelle sembra dire il contrario.L'uomo ha la mano destra ancora poggiata sulla maniglia e nella sinistra una bottiglia,sembra ubriaco,si avvicina al piccolo che ormai non riesce piu a stringersi in quell'angolo fradicio che gli bagna la schiena;cerca di non muoversi quasi per nascondersi,ma lui ormai è li.L'uomo è dinanzi a lui, si piega sulle ginocchia e comincia a fissarlo.Anche lui ha il viso rovinato forse dall alcool,o forse no,ha gli occhi scuri e luccicanti.Lascia la bottiglia per terra e porge quella stessa mano verso il bambino.Gli prende la mano,lo abbraccia.Il bambino non ha mai visto quell'uomo eppure lo stesso che tanto lo aveva terrorizzato pochi minuti prima ora gli dona una tranquillità e una sicurezza che non provava da tanto.Il bambino chiude gli occhi per un momento e quando li riapre posa gli occhi sul petto di quell'uomo,in particolare su una cicatrice...proprio all'altezza del cuore...My guitar wants to kill your mama (live in scientifico)
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