Federico Marisio aka Carl Ewart scopre il suo interesse verso la musica elettronica e il djing nel 2000, davanti a due giradischi e un mixer; successivamente il suo studio e interesse verso il suono l'ha portato a compiere lavori di diversa natura, tra cui sonorizzazioni di cortometraggi, jingle per pubblicità (sia radiofoniche che televisive), installazioni audio-video interattive, dj set ad eventi e feste, produzione e riproduzione live di musica elettronica.
Attualmente Federico vive a Milano e sta lavorando a tre progetti differenti:
S4S - è un collettivo che nasce dall’unione di quattro ragazzi con interessi e background culturali differenti, il che determina la grande ecletticità del gruppo. Il team si forma dopo il successo ottenuto con l’installazione interattiva “How do you seat?â€, realizzata per l’azienda Segis ed esposta al Fuorisalone del mobile di Milano nell’ambito della mostra “La seduta impossibileâ€. I lavori di S4S cercano di utilizzare e manipolare il suono in maniera innovativa, creando paesaggi sonori inusuali e ponendosi come obiettivo l’interazione e l’immersione totale dello spettatore nell’opera. Attualmente è in corso il progetto “I Playâ€, che si focalizza proprio su questo concetto: l’idea è quella di usare il proprio corpo per creare e modificare il suono, senza l’uso di nessuno strumento o piattaforma tradizionali. S4S e IED hanno inoltre collaborato, durante il festival di musica elettronica e arte “Club to club 2008â€, con il sound designer Lorenzo Brusci nella progettazione dell’installazione “Sound solutionsâ€.
GALVANIZER - progetto nato nel 2008 da Adam's Apple e Carl Ewart. Due modi differenti di interpretare la musica, due computer collegati tra loro con un clock comune per un unico e inimitabile live set techno-minimal.
VAUDEVILLE - composto inizialmente da Francesco Bruno (voce e arrangiamenti) e Antonello Greco (chitarra), a cui successivamente si è unito nella dimensione live Federico Marisio (tastiera e parte elettronica). Vaudeville utilizza le tecnologie elettroniche più avanzate per creare una musica senza schemi o regole preimpostate; la grande ecletticità del gruppo ha portato alla nascita di pezzi la cui fruizione è possibile in ambienti differenti, a partire dal puro ascolto per arrivare anche ai dancefloor più scatenati.