REGRESSIVE

REGRESSIVE:Era l’anno 1998 quando ad Aprilia, nel bel mezzo della palude pontina, Andrea Fantoni creò i Regressive dando alla luce l’album “…è giunto il tempo della spada”. Il disco in questione aprì la strada ad un nuovo filone musicale detto, “regressivo”, con le direttive dettate dall’ eclettico frontman, allora ventiduenne: musica dura, semplice ed immediata, senza fronzoli e tecnicismi, con testi obbligatoriamente in italiano riguardanti la vita quotidiana. Ma lo stile regressivo non e’ solo musica è anche un attitudine di vita ed allora Andrea detto “il moralista” (sono il moralista e vivo dentro un sogno, rit. di legge morale) dettò e sue coordinate: preferire la tranquillità della campagna e dei borghi rurali alle caotiche metropoli, abbandonare le discoteche per tornare alle feste di paese, lasciar perdere droghe sintetiche e cocaina preferendogli il buon vecchio vino casereccio e la grappa di raspi di uva, rivalutare le femmine in carne rispetto alle anoressiche complessate ma soprattutto lottare e combattere sempre, non farsi mai piegare, non farsi mai convincere dalle bugie altrui e continuare sempre sulla propria strada anche se erta e piena di ostacoli. Un riassunto di tutto questo si racchiude in canzoni come “legge morale” o “sono un uomo” o la title-track”..è giunto il tempo della spada. Ma i Regressive sono anche amore, il vero amore, che Andrea dipinge nella splendida “chicca”, la struggente ballad rimasta nei cuori di tutti i suoi fan. Il disco è breve ma intenso, colpisce duro e lascia il segno, un segno indelebile che a distanza di dieci anni brilla ancora . Il tempo passa veloce, Andrea nel frattempo ha abbandonato la musica, ma lo scorso anno sente un desiderio irrefrenabile: i Regressive devono tornare!!! I vecchi ragazzi del gruppo non ci sono più ma lui non si perde d’animo e decide di collaborare con il fratello Carlo (basso/chitarra) alla stesura dei nuovi brani: la sintonia tra i due è massima, e con un paio di settimane vengono scritti i pezzi che daranno vita al nuovo attesissimo album. Il gruppo si completa con l’entrata del chitarrista Italo Bombarda, originario del Friuli, e del latitante serbo Slakto Tito Medvedevic (ricercato per crimini di guerra dal tribunale dell’aja) alla batteria. Le registrazioni vengono effettuate da Carlo Fantoni presso lo “studio tricolore” di Aprilia. “Metal talebani…contro il tempio dell’usura” , vede la luce nei primi mesi del 2008, ed è dirompente, tutti brani sono rabbiosi, nudi e crudi, fedeli alla linea, in perfetto stile regressivo, mentre i testi rispecchiano, ovviamente, la schifosa realtà socio-politica di questi anni. E così piovono frustate e bastonate per tutti, un disco contro: contro i ridicoli pseudo-politicanti che con insopportabile faccia da culo ci continuano a sgovernare, contro la falsa ed ipocrita politica estera americana e sionista, contro le sanguisughe viventi travestite da banchieri, petrolieri, e uomini dell’alta finanza, contro tutti quei calciatori che hanno perso di vista il significato della parola sport e che pensano solamente a fare spot televisivi e vita mondana, contro i padri di famiglia che vanno a mignotte, contro l’euro che ci ha mandato tutti sul lastrico. L’attesa è finita: il moralista è tornato!!! I Regressive sono tornati!!! Che risuoni il sibilo dello scudiscio e che la ghigliottina cali di nuovo!!! www.myspaceeditor.it