Andrea

Accoltello la banalità con ogni mezzo, persino il + banale. Ma mentre lo schermo si colora scorgo il fallimento. I troppi tormenti si nutrono del mio sangue se non mi hanno ancora ucciso è perchè vengono ogni volta drogati dal mio istinto di sopravvivenza che nebulizza pensieri sterili che mi riportano alla condizione di giovane coglione!Quasi quasi inizio a raccontarvi una storiella: questa è la storia di una persona che voleva, ma mai così forte da poter volare e nemmeno così assiduamente da poter morire, è la storia di una persona mediocre che spera e in fondo lo crede davvero, di avere un animo capace di grandi altitudini e grandi profondità. Non credo sia mai stato felice, almeno per un intero periodo della sua vita intendo, ma se lo guardi in faccia lo puoi vedere, non ti nasconde la sua nefandezza d’animo. soprattutto se lo incontri di notte con la sua giacca nera come il suo sangue. Potrei stare qui anche a prenderlo in giro ce ne sarebbero di fatti divertenti su di lui. Vi aspetterete che qualcosa di tragico vi sorprenda ma questa persona no, vive tragedie perché non riesce a soffrire davvero tanto, come non riesce ad amare (ed è questa forse la sua più grande tragedia). L’infanzia, la giovinezza, la maturità, la vecchiaia quale fase della sua vita raccontare prima? Anche qui devo dirvi che a parte la distinzione temporale che possiamo fare di questi periodi, prendendo i suoi pensieri non è facile capirli e incasellarli nel modo giusto, perché non è mai stato proprio un bambino né tanto meno un ragazzo o un adulto. Continua se vi interessa...