About Me
I santini del prete volano alto!
Il futuro è inevitabile: sarà coinvolto l'uomo ed ogni essere vivente con il suo egoismo e la sua presunzione, la sua boria e la sua stupida illusione di immortalità .
ETTORE LE DONNE - BIOGRAFIA DI UN ARTISTA FATALISTA
Nasce il 19 dicembre 1950 a Rivisondoli (L’Aquila) da Oreste e da Adriana Spagnuolo. Primo di tre figli: Ettore, Angela e Giuseppe.Nel paese natio compie gli studi primari. Dipinge le prime tele all’inizio degli anni ’60, raffiguranti paesaggi in cui è presente la lezione di Cézanne. Guarda con interesse la pittura metafisica di Giorgio de Chirico e quella di Savinio. A Roma, nel 1970, visita la Galleria Nazionale e scopre la pittura di Mondrian.Nel 1975 realizza le prime opere inoggettive.
A Chieti stringe amicizia con Giuseppe De Cesare, pittore, critico d’arte e direttore del Museo “Costantino Barbellaâ€.Nel 1980 frequenta l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Con il corpo docente e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti partecipa insieme al fratello Giuseppe alla realizzazione di alcune opere futuriste per la “Gran Serata Futurista†di Fabio Mauri, in scena al Teatro Stabile di L’Aquila.A Roma nel 1982 espone in una sua personale presso la Galleria Il Labirinto, presentato da Elio Mercuri. Conosce Michele Calabrese. Nella Capitale fa visita agli studiosi Giorgio Di Genova e Paolo Balmas.Nel 1984 aderisce al “Gruppo Immanentistaâ€, firma il Manifesto “Immanentismo Per Uno Stile†con Diego Pierpaoli, Marisa Korzeniecki, Nazzareno Luzi, Augusto Piccioni. Con Diego Pierpaoli si reca a Roma dove conosce Giulio Carlo Argan, Filiberto Menna, Eugenio Battisti, Marcella Glisenti, Vito Apuleo, Italo Mussa, Luigi Paolo Finizio.Ad Arquata del Tronto stringe amicizia con Quinto Fabriziani, Salvatore Bracciani, Stefano Garrisi, Roberto Leoni.
A Ferrara nel 1985 partecipa con il Gruppo Immanentista alla mostra “Immanentismo – Per Uno Stile†allestita presso il Palazzo dei Diamanti Centro Attività Visive, presentata di Filiberto Menna, supervisionata da Franco Farina.Carlo Sanvitale, responsabile dei Progetti Farnesiani , ospita nelle sale di Palazzo Farnese di Ortona la mostra proveniente da Ferrara, presentata da Italo Mussa.Nel 1986 è a Castellanza con Nazzareno Luzi e Diego Pierpaoli fa visita alla Fondazione Pagani – Museo d’Arte Moderna. L’incontro con Enzo Pagani è una rivelazione. Nel 1987 Enzo Pagani propone nelle sale della sua Galleria di Legnano una mostra del Gruppo Immanentista. Seguirà negli anni seguenti una serie di mostre allestite nell’omonimo Museo d’Arte Moderna a Castellanza, presentate sui cataloghi da Giulio Carlo Argan, Vito Apuleo, Claudio Spadoni, Nicoletta Hristodorescu, Lucio Cabutti. Esegue le prime sculture.Nicoletta Hristodorescu, a Napoli, pubblica “I volti del pensieroâ€, sulla metodologia interculturale applicata alla critica delle arti visive, con le “Edizioni del Soleâ€, in cui tratta della poetica del “Gruppo Immanentistaâ€Nel 1992 Lucio Cabutti lo invita a partecipare con il “Gruppo Immanentista†al XXXII Premio Suzzara.Armando Ginesi e Louis Gonzalez Robles lo invitano, con il “Gruppo Immanentistaâ€, a partecipare alla X Bienal Internacional di Barcellona.Nel 1995 Giorgio Di Genova lo invita al XXII Premio Sulmona.Nel 1996 fonda il Movimento Iperspazialista con Giancarlo Da Lio, critico d’arte, e i pittori Tiziana Baracchi, Cesare Iezzi, Giuseppe Masciarelli, Antonio Paciocco. A Tirolo di Merano, in occasione della manifestazione “L’Albero della Poesia – Omaggio a Ezra Poundâ€, è presente con il Movimento Iperspazialista al Castello Brunnenburg ad una mostra curata da Mary de Rachewiltz, Milena Milani e Giancarlo Da Lio. Le opere del Movimento entrano a far parte della collezione “Poundâ€. Esegue in pittura e in scultura i primi “Bunker†Iperspaziali, dedicati a personaggi degni di memoria storica.Nel 1998 tiene una personale all’Archivio di Stato e al Museo Cascella di Pescara con titolo “La poesia del Bunker†con catalogo Tracce Edizioni, curato da Leo Strozzieri.Nel 2000 a Berlino, presso la Galleria “Auf Zeitâ€, partecipa alla mostra “Giorno e notte ma notti di luna piena†con gli artisti Falko Hamm, Alessandro ed Erdmute Carlini, a cura di Alessandro Carlini. E’ invitato da Toti Carpentieri a partecipare alla Seconda Triennale d’Arte Sacra Contemporanea, “Premio Paolo VI 2000â€, Città di Lecce.Nel 2003 allestisce con l’aiuto di Simone Pagani una personale presso il Museo d’Arte Moderna Pagani, con titolo “Dall’immanentismo all’iperspazialismoâ€, in ricordo di Enzo Pagani, con testi in catalogo di Franco Azimonti, Janus e Lino Cavallari.Nel 2001, fonda in antitesi ai “poteri fortiâ€, il foglio informativo L’Oracolo, nel quale ambisce con tensione etica alla ricerca della verità unitamente ai suoi collaboratori.Nel 2005 presso il Museo Corradino D’Ascanio partecipa alla mostra “Iperspazialismo e sue radici storiche†con tutti i componenti del Movimento Iperspazialista ed alcuni maestri storici che hanno portato avanti una ricerca nell’ambito dello Spazialismo. Testi di Leo Strozzieri, Enrico Borgatti, Lino Cavallari, Eraldo Di Vita, Janus, Antonio Picariello, Maurizio Vitello.Nel 2006 è incluso nel volume della Collezione Arte e Spiritualità di Brescia, catalogo generale La Pittura, Edizioni Studium Roma, a cura di Cecilia De Carli. A dicembre allestisce nel suo studio bunker di Montesilvano una personale “Omaggio a Giordano Brunoâ€, nel ricordo del grande pensatore nolano, a cura di Maurizio Vitiello.Nel 2007 presso lo Studio Soligo di Roma è presente alla rassegna “Movimento Iperspazialista, itinerario dell’arte oltre†a cura di Leo Strozzieri.Partecipa alla rassegna “Quaranta anni di AVANT-GARDE dello Studio 2B di Bergamo 1967-2007â€, Omaggio a Bruno Munari, allestita presso l’Elena Club Resort, di Silvi Marina, testo di Ivan D’Alberto, a cura di Lorenzo Boggi. È citato nel volume “Il legame misconosciutoâ€, Edizioni Fondamenta Nuove di Ivrea, a cura di Adriano Accattino.Sue opere si trovano custodite presso il Museo Arte e Spiritualità di Brescia, il Museo Madi di Dallas, il Museo d’Arte Immanente “Villa Papi†di Arquata del Tronto, il Museo delle Arti Castello di Nocciano, il Castello Brunnenburg di Tirolo Merano, il Museo d’Arte Moderna “Pagani†di Castellana, il Museo-Pinacoteca “Enrico Mattei†di Civitella Roveto, la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Termoli, la Collezione “Fiocchi†di Ascoli Piceno, lo Studio 2B Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Bergamo, il Museo della Carale Accattino di Ivrea, la Biblioteca Nacional Madrid, il Centro Internazionale d'Arte Contemporanea 'Arte Struktura' di Milano.
Copertina Catalogo della Mostra itinerante La Falce e il Martello. Simboli di Ferro
L'Aquila MUSPAC dal 30 Ottobre al 30 Novembre 2008
Via Paganica 17 (67100)
+39 0862410505 (info), +39 0862410505 (fax)
Da una idea originale di Domenico Giglio - Associazione Horti Lamiani Bettivò
curatori: Daniele Arzenta, Giorgia Calò, Roberto Gramiccia
L’evento si interroga su quale sia il futuro della falce e martello, simboli che per due secoli hanno rappresentato per milioni di uomini il riscatto dallo sfruttamento e la speranza in un avvenire migliore, fatto di giustizia e di uguaglianza.