Evio Botta è un clochard molto conosciuto a Trastevere e in tutta la città : poeta, attore, candidato sindaco dei barboni di Roma nel 2001, impegnato da anni nella lotta per la casa e in tante altre battaglie sociali, oggi è affetto da una grave malattia.A testimonianza delle numerose battaglie di Evio, grazie alla giovane regista e attrice Cristina Mantis, abbiamo un documento video a cui teniamo molto: “Il carnevale di Doloresâ€, dove Evio è uno dei protagonisti. Il percorso di questo documentario è stato lungo, come lungo è il percorso per far valere i propri diritti, uno dei primi fra tutti, quello alla casa. Il documentario è stato girato nell’arco di sette anni, diciamo così “dall’internoâ€, con delle semplici telecamerine, privo di voce narrante. Questo è davvero un “documento†sul mondo sommerso della gente ai margini, che sempre meno si vedono rispettati i propri diritti e che si danno da fare come possono per svoltare le loro vitali soluzioni abitative, all’interno di uno stato che assolutamente non sa essergli vicino. Non c’è retorica, ne quella triste sensazione da “dito puntatoâ€, forse anche per il filtro dell’ironia sempre vigile che caratterizza i protagonisti di questo “viaggioâ€, e altri personaggi che via via s’incontrano. Questo video va al cuore del problema, sfatando molti luoghi comuni sui barboni, denunciando la situazione inaccettabile per eccellenza, soprattutto in una metropoli: non avere una casa, non poter abitare… sottolineando un sistema legislativo assistenziale, che la carenza di strutture rende inoperante verso un loro concreto reinserimento. E così se l’eccentrica Dolores, che non si sente una barbona, battaglia in tutti i modi perché le venga data una casa, Evio, che dei barboni è il sindaco, sostiene ad oltranza temi a loro cari, come, tra gli altri, l’assoluta avversione per gli offensivi dormitori e l’esigenza almeno della creazione di case-famiglia, come quella autogestita “Gli amici di Valentinaâ€, tuttora esistente e da lui creata nel 1990 assieme ad Adamo Di Pippo della Via Lattea, in cui oltre ad avere un tetto ciascuno ha anche una sua camera, quell’angolo tutto proprio in cui poter stare in pace e in intimità con la dignità di ciò che si è.Sarebbe bello se quel 7 maggio ci fossimo tutti…se non altro perché è una delle poche testimonianze video di una delle tante lotte sostenute da Evio. Ringrazio Cristina, anche a nome di Evio, per essersi subito “innamorata†di questo piccolo-grande battagliero e aver avuto il coraggio insieme a lui di testimoniare una delle tante situazioni inaccettabili che caratterizzano questo Stato.“Il carnevale di Dolores†di Cristina Mantis. Con Giuseppina Coluccelli detta “Dolores†ed Evio Botta, sindaco dei barboni, E' in concorso al Tekfestival che si terrà a Roma dal 6/11 maggio. La proiezione è prevista per il 7 maggio, non è ancora certo se al cinema Farnese o al cinema Trevi, ma vi terremo informati su questo blog. www.tekfestival.itUNA SERATA DIVERSAÈ passata una settimana dalla serata fatta a mio sostegno e io ancora non riesco a svegliarmi ed uscire da questa fiaba che mi avete fatto vivere o forse sarebbe meglio dire rivivere, perché quella fiaba era la mia fiaba. Non ho parole per poter esprimere ciò che provavo e che provo tuttora nel rivivere scrivendo i ricordi di quella serata che aveva un’atmosfera magica, fiabesca appunto, era così irreale che non sentivo neppure i dolori che i rimbombi della cassa che avevo sopra la mia testa avrebbero dovuto causare. Vedermi circondato da così tanto calore umano giuntomi da persone viste per la prima volta o non viste per niente perché non illuminate da riflettori. Ho ritrovato amici che erano anni che non rivedevo e ne ho fatti dei nuovi e ho respirato un’aria diversa, magica. Emozionante è stato rivedere quella vecchia carogna di Adamo, mio migliore amico e compagno di battaglie che insieme abbiamo portato nella capitale (Attenti a quei due!) per i diritti dei più indifesi affinché tutti possano avere pari dignità . Battaglie pensate da me e da lui programmate strategicamente in quattro e quattro, otto e dopo poche ore eravamo sul fronte: due matti da legare che cercavano l’opposto…io barbone cinque stelle stanco di vagare volevo mettere radici, lui accasato con moglie e quattro figlie aspirante barbone. Ci siamo battuti per i senza-casa, portatori di handicap, malati di mente, emarginati di ogni sorta, ma il nostro fiore all’occhiello sono stati i senza fissa dimora; forse dove siamo riusciti ad ottenere ben che minimo risultato con l’Associazione “Amici di Valentina†da me ideata e da lui costituita, ove dopo l’apertura di una nuova casa-famiglia abbiamo ottenuto che il comune durante i mesi invernali facesse scattare l’emergenza freddo. Penso che rimessomi in moto potrei di nuovo ricominciare, ma con un rifugio per le mie ossa, non perché sia vecchio ma la salute non mi regge troppo e penso che come io adesso ho bisogno di voi, c’è ancora qualcuno che ha bisogno di me. Da questa serata ne esco un po’ ravveduto da certi concetti di come la gente vede la solidarietà , con ciò non dico di aver cambiato pensiero, ma apro la possibilità di un’altra via d’uscita al pietismo o al potere ecclesiale o politico e di ogni forma di supremazia. Ringrazio tutti voi per avermi arricchito un altro po’, per avermi fatto ri-sentire vivo, il Circolo degli Artisti, a tutti gli artisti, Andrea Rivera e Giulia Carnevali per l’organizzazione. Grazie di tutto cuore.Evio Botta