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....LA MIA STORIA:I ritrovamenti avvenuti nell'attuale area urbana testimoniano la frequentazione del territorio già durante il Neolitico.Fu un oppidum (villaggio fortificato) dei Liguri Statielli tra VIII e il V secolo a.C., con il nome di Derthona (Pronuncia: Dertona)Dopo la conquista romana del territorio, la città divenne colonia romana intorno al 120 a.C., trasformandosi in un fiorente centro agricolo e commerciale, all'incrocio di importanti vie di comunicazione: la via Postumia (che collegava Genova ad Aquileia), la via Fulvia (proveniente da Pollenzo) e la via Emilia Scauri (proveniente da Vada Sabatia, l'odierna Vado Ligure, attraverso Aquae Statiellae, l'odierna Acqui Terme). Eretta una seconda volta in colonia da Augusto (tra il 40 e il 30 a.C.) assunse il nome di Julia Derthona.Completamente cristianizzata nella seconda metà del IV secolo, divenne sede vescovile. Secondo una tradizione vi ebbe luogo la deposizione e l'uccisione dell'imperatore Maggiorano, deposto da Ricimero nel 461 [citazione necessaria].Nell'XI secolo riuscì a sottrarsi al potere del vescovo, ergendosi a libero comune, con il nome di Terdona,. Fu alleata di Milano e rivale di Pavia e partecipò tra i primi comuni alla ribellione all'autorità imperiale. Cinta d'assedio dal Barbarossa nel 1155, fu conquistata e distrutta.Ricostruita con l'aiuto dei Milanesi, aderì alla Lega Lombarda e partecipò alle lotte comunali, cambiando spesso schieramento. Conquistata da Luchino Visconti nel 1347, seguì le sorti del ducato di Milano, sotto il dominio dei Visconti, prima, e degli Sforza, poi, fino al XVI secolo. Tortona fu anche città dotale di Cristina di Danimarca, moglie dell'ultimo duca di Milano Francesco II Sforza; la principessa, poi duchessa di Lorena, morì qui nel 1590.Successivamente in mano agli spagnoli, fu fortificata ed elevata a baluardo difensivo ai confini del ducato di Milano.Teatro di scontri durante la guerra di successione spagnola (1706), venne annessa nel 1738 ai domini sabaudi da Carlo Emanuele III.Nel 1796, con la discesa di Napoleone in Italia, il castello fu ceduto ai francesi dall'armistizio di Cherasco. Arresasi agli austro-russi di Suvorov dopo la battaglia di Novi (1799), ripassò in mano ai francesi che nel suo territorio stabilirono il loro quartier generale in occasione della battaglia di Marengo (14 giugno 1800). In seguito agli accordi presi con lo zar di Russia, Napoleone, ne ordinò lo smantellamento delle fortificazioni (1801) e la distruzione del castello. Annessa all'Impero Francese nel 1802, ritornò definitivamente ai Savoia nel 1814.La seconda metà del XIX secolo rappresentò per la città un periodo di floridezza, testimoniato dal profondo rinnovamento urbanistico del periodo.Free MySpace Layouts
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