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Band Members: FONCLEA ACOUSTIC FESTIVAL 2008/2009 - Il resoconto di MASSIMO SANNELLA -
Sa già di nostalgia e di silenzio sapere che quella del 29 Aprile è stata l'ultima serata della stagione 2009 del Foncleacoustic Festival; una rassegna che in sei serate mensili di vita sonora ha visto salire sul suo palco le migliori espressioni cantautorali che circolano nella nuova scena italiana. Fare i conti e dare i numeri di bilancio di questa avventura multiforme creata da Silvia Iaboni, Francesco Manfredi, Pompeo Silvestre unita alla comicità innata di Victor Hugo alias Jacopo Giannasso, e con la collaborazione della Direzione del Fonclea è presto, ma si possono tranquillamente tramutare le cifre in lettere alfabetiche per comporre un rafforzativo: "Successo strepitoso"!!!.
Sì, partito in quarta, questo festival, sebbene qualche leggera flessione e rare defezioni, ha mantenuto alto il livello qualitativo del tiro musicale e della curiosità dei moltissimi spettatori che ogni qualvolta hanno invaso lo storico locale romano di via Crescenzio per accaparrarsi un posto privilegiato d'ascolto. Con una guest di tutto rispetto in qualità di presentatore quale il noto musicista romano Areamag, la serata finale si è tinta anche di colori internazionali con il sofisticato set della cantautrice americana Elisabeth Cutler, che ha presentato il suo nuovo cd "Slow Release", un dolcissimo e sottile songwriting evanescente sui sofismi di Joni Mitchell, e dal tocco magico del piano di Alejandro Aguilera, valente artista argentino che ha incantato nel raggio di pochi minuti i presenti con le sue armoniche composizioni tangheire. E poi la parola, ovvero la musica, alle nuove proposte di casa nostra che man mano prendono postazione per fare assaggiare la loro arte, per espandere i loro suoni diversi e differenti, come le ballate confidenziali e rarefatte del musicista Paolo Tocco, che porta tra i presenti la sua poesia bisbigliata e amarognola o il grande Piji con il suo carico pirico di anni '40 e slow satinati, della scuola di Caputo e dall'anima notturna di Bongusto e Di Capri. Con la minuta grazia female delle nuove eroine della tradizione intimista della "nuova" Consoli, sale la musicista Cloud che impegna la sua chitarra in un intenso dialogo interiore e di amore, mentre il Mood Acoustic Quintett si lascia imperversare da un formidabile act bagnato di soul e soft acid jazz che particolarizza la serata in toto. E poi quello che in questi 6 mesi ha caratterizzato le chiusure, il dulcis in fundo delle tarde ore del festival: con la guest Aremag arriva il Francesco Manfredi Quartet ed è come sempre un ending strepitoso, che li vede protagonisti assoluti nel dare, a colpi di ritmo e mood partecipati, l'arrivederci al prossimo anno, al seguito di questa stupefacente esperienza musicale che ha vitalizzato di suoni, canti, battute e simpatia le serata di tanti romani e non solo. Si dice che non tutti i canti finiscono in gloria, ma spesso ci si sbaglia nel formulare frasi o nell'intravedere luoghi comuni, ma essendo stato testimone a bordo di questa "rassegna per cantautori creata da cantautori" mi sento in diritto di dire, di affermare che il Foncleacoustic Festival è stata una minuziosa parte di gloria che ha lasciato un segno ed anche un rimbalzo di eco di chitarre, tastiere, bassi, batterie, violini, trombe e tamburi che è difficile ormai far zittire in quella parte della Roma alle spalle di Castel Sant'Angelo. Ciao e grazie Foncleacoustic Festival, ci si ribecca il prossimo anno, anche se il sipario virtuale non vorrebbe mai scendere.
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