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Daniela

About Me

"Poveretti coloro che vivono di nulla, di frasi intuite, di parole non dette, di provincialismo e odio. Credere nel rancore, desiderare il male, vivere secondo la volontà e il giudizio altrui, la cultura e la vita non li hanno ancora travolti, hanno preferito adagiarsi nella propria inedia e di vivere nella più fatua superficialità""I grandi spiriti hanno sempre incontrato una violenta opposizione dalle menti mediocri."I più pericolosi dei nostri pregiudizi regnano in noi contro noi stessi. Dissiparli è genialità.... La guardai, e seppi con chiarezza, come so di dover morire, che l'amavo più di qualunque cosa avessi mai visto sulla terra, più di qualunque cosa avessi mai sperato in un altro mondo. Di lei restava soltanto il fievole odor di viole, l'eco di foglia morta della ninfetta sulla quale mi ero rotolato un tempo con grida così forti; un eco sull'orlo di un precipizio fulvo, con un bosco lontano sotto il cielo bianco, e foglie marrone che soffocano il ruscello, e un solo ultimo grillo fra le erbacce secche... Non veneravo solo quell'eco, ciò che solevo vezzeggiare fra i tralci intricati del mio cuore, mon grand péché radieux, si era ridotto alla propria essenza; il vizio sterile ed egoista, quello lo cancellai e lo maledissi... Pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro, ma sempre con gli occhi grigi, sempre con le sopracciglia fuligginose, sempre castano e mandorla, sempre mia... Non importa, anche se quei suoi occhi si fossero sbiaditi come quelli di un pesce miope, e i suoi capezzoli si fossero gonfiati e screpolati, e il suo adorabile, giovane delta vellutato e soave si fosse corrotto e lacerato... anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del tuo caro viso esangue, al solo suono della tua giovane voce rauca, Lolita mia...Tratto da "Lolita" di Vladimir Nabokov

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Per quanto tu cammini, ed anche percorrendo ogni via, non giungerai mai ai confini dell'anima, tanto profonda è la sua essenza. Eraclito“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri." Antonio GramsciSolo gli stupidi sollevano pietre che poi ricadono sulla loro testa. Mao Tse-tungHo conosciuto il mare meditando su una goccia di rugiada“Nobody, not even the rain, has such small hands”«La via dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza.» William Blake"FORSE PER TE NON SARO' CHE UNO GNOMO UBRIACO, EROSO DAL VIZIO CHE HA PER AMICI TENUTARI E RAGAZZE DI BORDELLO, MA IO CONOSCO L'ARTE E L'AMORE PERCHE' E' PROIETTATA VERSO DI ESSA OGNI SINGOLA FIBRA DEL MIO ESSERE ...""La sofferenza è il vuoto. Uno spazio senza aria, un soffocante luogo di morte, la dimora del sofferente. La sofferenza è un palazzo-alveare, stanze come gabbie dall'allevamento, ci si siede sui propri escrementi, ci si sdraia sulla propria sporcizia. La sofferenza è una strada dove non è possibile invertire il senso di marcia, dove non ci si puè fermare. La si percorre spinti da quelli che stanno dietro, intralciati da quelli che stanno avanti. La si percorre a una velocità folle anche se i giorni sono mummificati, di piombo. Succede tutto così rapidamente, una volta che si è preso il via, non esiste alcuna àncora del mondo reale che ci faccia rallentare, niente a cui aggrapparsi. La sofferenza strappa i freni della vita, d'improvviso si è abbandonati in caduta libera. Quale che sia il nostro inferno personale, ne troveremo altri mille uguali a quello, nella sofferenza. E' la città dove gli incubi di tutti diventano realtà.""Perchè è la perdita la misura dell'amore? Dicesti:"Ti amo" com'è che la cosa meno originale che sappiamo dirci è tuttavia la sola cosa che desideriamo sentire?"Ti amo" è sempre una citazione. Non sei stata tu a dirlo per la prima volta e nemmeno io, eppure quando lo dici tu e quando lo dico io, siamo come dei selvaggi che hanno scoperto due parole e le venerano. Io le ho venerate ma adesso mi ritrovo nella solitudine di una roccia scavata dal mio stesso corpo. L'amore pretende l'espressione. Non starà fermo, zitto, non sarà buono, schivo, visibile, non rimarrà muto, no. Irromperà in canti di lode, la nota acuta che spezza il bicchiere e ne fa versare il liquido. Non è un conservatore l'amore. E' un cacciatore e del suo gioco noi siamo la preda. Maledetto sia il suo gioco. Come si può essere preda quando le regole cambiano continuamente? Mi chiamerò Alice e giocherò a croquet con i fenicotteri. Nel paese delle meraviglie tutti barano e l'amore è il Paese delle meraviglie, no?""Scritto sul corpo" di Jeanette Winterson

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Vergogna...

Quest'articolo che vi invio racconta un aggressione compiuta ieri 17 aprile 2008. I nostri giovani, direi giovanissimi, nel 2008 inneggiano al duce e al fascio, orgogliosi dei...
Posted by on Wed, 16 Apr 2008 16:00:00 GMT