...vedrai una dona in fiamme e un uomo solo
e una lettera vera di notte falsa di giorno
e poi scuse accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi vivi ridi e sei perduta
col tuo ordine discreto dentro il cuore
..e ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
"Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con cinquecento canali, il nome d'un tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra, poche calorie."
Svolto tutti i giorni tutti gli angoli di tutte le strade
e ogni volta che sto pensando a una cosa, sto pensando a un'altra.
F. P.
Da trapezio a trapezio
attraverso l'aria stupefatta
più veloce del peso del suo corpo
che di nuovo non ha fatto in tempo a cadere .
W.S.
Si puo' percepire il mosaico marocchino come un'espressione di infinito o infinitesimale, il cosmo pieno di stelle o la struttura atomica su cui si basa. In entrambi i casi, la sua particella componente e' il piccolo pezzo di ceramica chiamato "zalij".Lo zalij puo' avere oltre 300 forme diverse, ognuna denominata diversamente. Questi pezzi si incastrano in modo quasi invisibile per creare disegni geometrici di strabiliante complessitá. Forme a stella, curvilinee e poligoni interagiscono per creare un gioco di schemi e chiaroscuri quasi impossibili da decifrare. L'esperienza comincia con una sensazione di intricatezza delicata e finisce in uno sguardo estasiato nel cosmo.
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http://www.flickr.com/photos/27663707@N08/
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Profumo, pellicce, biancheria fine, gioielli..
Lussuosa arroganza di un mondo dove non c’è posto per la morte;
ma essa restava in agguato dietro quella facciata,
nel segreto grigiastro delle cliniche,
degli ospedali, delle camere chiuse.
Pensò di trovarsi sprofondato in un incubo da fantascienza, in una raccapricciante megalopoli di cemento, acciaio, vetro, inquinamento e solitudine
Quando il destino seguiva i nostri passi
come un pazzo con il rasoio in mano
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Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.
Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?
Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
in qualche porta girevole?
uno "scusi" nella ressa?
un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.
Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso stava giocando con loro.
Forse tre anni fa
o lo scorso martedì
una fogliolina volò via
da una spalla a un'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.
Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà .
W.S.
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Antifascista
la giusta fine pe ogni suv
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