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I “Giganti di Monti Prama” sono 32 statue in pietra (calcarenite, un tipo di arenaria), rinvenuti fortuitamente da un agricoltore del Sinis nell’ormai lontano 1974; che rappresentano guerrieri, arcieri, lottatori, pugili, e tutte le altre figure presenti nell’iconografia nuragica. Statue alte da 3 a 2,60mt. Epoca nuragica, bronzo finale, tra il IX e l’XI secolo a.C. statue che anticipano di 3 secoli la statuaria a tuttotondo della civiltà Greca, che finora ne riteneva il primato. Si tratta del ritrovamento di statue in pietra più importante del mediterraneo. In nessuna delle altre civiltà nell’intera Europa nel Medio-Oriente e nel Nord-Africa, è stata mai fatta una scoperta del genere. Sono Guerrieri con trecce alla maniera celtica, un abito scollato a V, bracciali decorati con dei motivi geometrici, che proteggevano i polsi e le braccia robuste che impugnavano scudi e archi, occhi come dischi solari, bocche appena accennate. Le teste sono alte circa 50cm, i piedi poggiati su basamenti che ne misurano 52. Tutto questo è stato finora negato al Popolo Sardo e al mondo intero, e tenuto chiuso per 32 anni nei magazzini del museo di Cagliari, e già si scopre che dagli inventari mancano alcuni reperti, come scarabei colorati in terracotta. Vent’anni fa qualche frammento indistinguibile è stato esposto a Cagliari, ma senza spiegare di cosa si trattava. Questo oblio durato più di trent’anni è la conferma che siamo succubi di una politica che comanda e ostruisce la diffusione della cultura della Nazione Sarda, e che ne ha paura. Un patrimonio di immensa portata, una quantità enorme di reperti, di un valore inestimabile lasciati nell’oscurità, espropriati agli sguardi, alle coscienze e ai cuori dei Sardi: Perché? Forse per piccole lotte fra studiosi o forse per paura di veder messe in discussione le proprie autorità intellettuali, forse. Ma forse, e soprattutto, per non stravolgere quelle teorie che vogliono i Sardi sempre “nani” e “barbari”, poco avvezzi alla cultura e all’arte raffinata all’infuori del bronzetto. Un popolo di pietra con molti misteri: a quale scopo è stato costruito? E contro chi scagliavano le loro frecce questi arcieri? Capace di entrare in dialogo con la migliore arte espressa del mediterraneo e nel mondo antico. E’ tempo di far tornare a vivere questi giganti, è tempo di vederli fra noi, è tempo di prestar loro ascolto: per rendere più ricco il nostro presente, per avere coscienza di noi stessi, per iniziare a capire il mistero di questo popolo di pietra e dei suoi creatori.

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ALCUNE FOTO DEI FRAMMENTI ORIGINALI:..IRS mostra al mondo i “Giganti di Monti Prama”I “Giganti di Monti Prama” sono riemersi soltanto ora da un inspiegabile oblio durato 32 anni: Il 29 ottobre 2006, presso il centro restauro e diagnostica di Li Punti (ss), sono stati esposti al pubblico, per la prima volta dopo 32 anni, i circa 4000 frammenti dei “Giganti di Monti Prama” rinvenuti fortuitamente da un agricoltore del Sinis nel 1974, senza possibilità di fotografare e riprendere se non per uso privato. IRS - indipendentzia Repubrica de Sardigna - è indignata dal modo in cui in questi anni si sono privati i Sardi e il mondo di una scoperta e di un patrimonio di tale portata, che porta a riscrivere la storia dell’elaborazione artistica e politica dell’umanità intera. IRS denuncia il costante atteggiamento di mistificazione storica, di autocastrazione culturale, di degradazione di tutto ciò che appartiene alla storia del nostro Popolo, compresa l’epoca nuragica. Un fin troppo noto meccanismo funzionale a convincerci della nostra pocchezza passata e presente. L’atteggiamento reiterato di banalizzazione di questa e altre scoperte da parte di note personalità alla guida di varie sovrintendenze archeologiche, la dice lunga: e a poco vale il ricredersi odierno di questi personaggi, quando è già diventato palese il valore universale di quanto i Sardi hanno prodotto e hanno fra le mani. Diciamocelo chiaramente: in ogni altra parte del mondo i politici, le istituzioni, l’università, i media, la gente comune avrebbero già sbandierato e fatto vanto di una scoperta così importante. Se la Sardegna e i Sardi stanno in queste condizioni e perché non sanno amare se stessi, la propria storia, la propria libertà. Per questo motivo abbiamo deciso di dare vita alle riproduzioni delle statue, e di pubblicare sui nostri mezzi di informazione (www.teleindipendentzia.net) tutto ciò che riguarda i giganti, al fine di compiere un gesto inevitabile, necessario di riappropriazione. In tal senso riteniamo un nostro diritto e un nostro dovere dare visibilità a tale ricchezza, al di la di qualsiasi limitazione o vincolo, in modo che divenga finalmente presente nella memoria e nella conoscenza dei sardi. In modo che da qui inizi davvero l’opera di valorizzazione dei “Giganti di Monti Prama” e della civiltà nuragica. In modo che la conoscenza di un grande passato ci stimoli a prenderci tutte le responsabilità per la costruzione di un migliore futuro. iRS - Indipendentzia Repubrica de Sardigna

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IRS mostra al mondo i "Giganti di Monti Prama" I "Giganti di Monti Prama" sono riemersi soltanto ora da un inspiegabile oblio durato 32 anni: Il 29 ottobre 2006, presso il centro restauro e diagnostic...
Posted by on Fri, 14 Mar 2008 05:42:00 GMT

GIGANTI DI MONTI PRAMA

I "Giganti di Monti Prama" sono 32 statue in pietra (calcarenite, un tipo di arenaria), rinvenuti fortuitamente da un agricoltore del Sinis nell’ormai lontano 1974; che rappresentano guerrieri,...
Posted by on Fri, 14 Mar 2008 05:40:00 GMT