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LE ARMI DI CAPANNA
Sabato 16 maggio 09 ricorderemo a lungo questa data che sancisce la salvezza conquistata dalle ragazze della LINEA MEDITERRANEA IMPERIA nella piscina Bellariva di Firenze, proprio all’ultima giornata di campionato.
E’ vero che la formula adottata quest’anno dalla FIN non è stata delle migliori, infatti normalmente l’ultima deve retrocedere e la prima deve salire e se oggi siamo a godere per le femmine nel contempo la regola ci disturba per i maschi.
Bisogna dire però, che Marco Capanna fin dall’inizio fa tesoro di questo regolamento e dichiara ai media di utilizzare tutte le partite della regular season per far crescere le ragazze e per sferrare l’attacco finale nei play out.
Dalla parte opposta della barricata c’è la Florentia, inutile nasconderlo, le avversarie a fine campionato avevano avuto l’opportunità di “scegliere” l’avversario siglando un “rocambolesco” pareggio (14 a 14) nell’ultima gara in casa contro il Nervi.
Probabilmente la Florentia ha sottovalutato le ragazze di Capanna, forse pensava di trovare una banda di fanciulle disarmate; per la verità erano in tanti a pensare che una sconfitta dopo l’altra avrebbe minato il già debole temperamento delle ancelle Imperiesi. Le ripetute sconfitte parlavano di belle prestazioni, parlavano della conferma di un grande portiere (Gorlero) della conferma del mancino (Emmolo), della crescita di un gruppo… ma nella casella dei punti fatti purtroppo c’erano sempre poche unità.
Nel frattempo Marco Capanna nello specchio acqueo prospiciente il nuovo porto di Imperia denominato piscina Felice Cascione, con enormi sacrifici da parte delle sue atlete, di rinunce, di privazioni, continuava a costruire le “armi” , si le armi, perché a differenza delle vittime sacrificali donate agli dei, le nostre non erano disarmate, perché per fortuna lo sport non è mitologia greca, lo sport ti da la possibilità di combattere ad armi pari, e Marco ha portato le sue 13 ancelle ai play out con le armi giuste per combattere l’ultima battaglia a testa alta.
La giornata indicata in prima riga, per me e Maurino, cominciava alle 8 e 30 davanti al mio ufficio dove parcheggiata c’era la mia bat mobile, si parte alla volta di Firenze con l’auto per permettere a Marco di tornare ad Imperia a giocarsi il suo campionato maschile, verso Savona sorpassiamo i pullmans della numerosa tifoseria giallo/rossa.
Sul pullman dei cento afecionados tre nomi su tutti: Katy Raineri Gorlero alias Germauto, tifosa, cassa continua, mamma, organizzatrice di trasferte, Sandro Comandante Kappa, capo tifoso, organizzatore del gruppo, cuore e testa soprattutto, Mattia Kubo Mankuso vera scoperta del gruppo maestro d’orchestra rubato al calcio, Milanista e quindi in cerca di emozioni.
Arriviamo come promesso per mezzogiorno per pranzare come promesso con le ragazze, che già stavano a Firenze dal giorno prima con i fedelissimi dirigenti (fedelissimi perché ci hanno creduto da sempre) Enrico rancadenti Agostini e l’onnipresente Marco Di Masci; il sostegno che questi due amici hanno dato alle ragazze a parer mio è stato fondamentale.
Nel ristorante la tensione è medio alta, la faccia di Gloria è un misto di nervi e voglia di vendetta e di riscatto, ognuna di loro ha un motivo per vincere: Giulia Emmolo e Giulia Gorlero in caso di retrocessione ce le porterebbero via, Maria Raissa Gladiator Risivi se ne tornerebbe a Roma, Anaid straniera in A2 non si può, Gloria, richiestissima, potrebbe giocare al centro dell’attacco di mille squadre. Retrocedere sarebbe un casino.
Si parte alla volta di Lungarno Aldo Moro, piscina Comunale Nannini, siamo in largo anticipo, io me medesimo andrò in panchina, lo abbiamo deciso assieme in settimana con Marco e Stefano, una presenza maschile in più in panca ci vuole, oramai un po’ di esperienza l’ho maturata senza nulla togliere alla brava Federica Polletti figlia del Claudio Polletti tecnico della nazionale sollevamento pesi olimpionico 84 Los Angeles e Seoul 88, una che lo sport ce l’ha nella pelle, le finali si vincono grazie ai dettagli e io e Fede siamo in due.
Le avversarie sono sulle gradinate, si avverte nei loro occhi un’aria timorosa, intorno a loro non c’è il calore che hanno le nostre, sono lì da sole a pensare e a cercare di ritrovare il bandolo della matassa, ad uscire dall’incubo a sperare che le liguri non abbiano portato in Toscana le armi più pericolose.
Pronti via, mi giro un momento e alle mie spalle c’è un tifo organizzato da far invidia a tante squadre di calcio, un coro all’unisono che canta Imperia, Imperia, cento voci in una unica voce agli ordini delle 2 k Kubo e Kappa, anche se non posso fare a meno di notare sugli spalti i vari Giustacchini, Pionetti, il campione d’Italia Nicola Rosso, Carmelo è una maschera di tensione la mamma pensa al futuro come la mamma delle due G (Gloria e Giulia) come i 14+1 arrivati da Roma a sostenere Gladiator Risivi, la più uno è mia nipote Federica la figlia di Maurino per l’occasione tinta di un viola Bennet da far paura al sig. kalasnikof l’inventore della famosa arma, si notano sugli spalti gli abbronzatissimi coniugi Amoretti, i compostissimi Legorini, papà Borriello che da li a poco godrà come un riccio, per una volta papà Drocco abbandona la carrozzeria per fare il pieno di emozioni, i coniugi Russo con cagnetta porta buono in braccio a sua mamma, Solaini c’è anche se Cecilia non giocherà perché sa di essere il secondo portiere più sfigato d’Europa visto che davanti a lei c’è Levyn Yascin, ma arriverà anche il suo momento, si dice di Bencardino che sta portando le tattiche difensive di Capanna sui campi di calcio e prima o poi lo sentiremo urlare “arbitroooo palla sottooo”, papà Maggio lo sa di avere un cognome importante in questo periodo ed è presente, Agenzia Alfieri barra Ligas presente, famiglia Guidi presente, Virginia presente, Dalla Valle presente il futuro sposo di Anaid Ralat presente col padre incazzato nel mercato coperto da solo di sabato! Pompeo in arrivo purtroppo per lui quando Gesu’ ha dato gli optional anziché il Tom Tom ha scelto filtri e pompe, così per raggiungere la Nannini ha dovuto ingrassare il suo gestore telefonico perché non trovava la strada, ma alla fine ce l’ha fatta.. Ci sono tutti grazie a tutti.
Si parte 2 a zero per noi, Gloria è un leone seminudo, per la gioia degli occhi attenti le strappano il costume, in questi momenti ci vuole un accompagnatore femmina e in men che non si dica grazie a Polletti il giovane seno della longilinea Gloria ritorna nella sua sede abituale.
Il match per i primi due tempi è nelle nostre mani, si conferma la tensione delle avversarie che non riescono a concretizzare a dovere l’uomo in più, vedo Marco concentrato al massimo ha la partita nella testa come se fosse il programma giusto per leggere il file giusto, perfetto ce l’ha in pugno, la partita offre un pathos incredibile, noi sempre avanti loro mai morte, si sapeva che prima o poi sarebbero arrivate ci avrebbero ripreso, eravamo carichi di espulsioni, non perché Rotondano e De Chiara non sono stati all’altezza, anzi direzione di gara da incorniciare, ma perché la Canetti era immarcabile e conquistava espulsioni a raffica…
Ma Marco come dicevo prima, ha lavorato tutta la stagione per costruire armi nuove da aggiungere alle poche che avevamo, c’era bisogno di armi nuove e sconosciute ai più, c’era bisogno di Martina Bencardino che facesse 9 gol in tre gare, c’era bisogno di Raissa che trovasse un motivo in più per restare ad Imperia e che la portasse a segnare sempre e a dare la giusta cattiveria agonistica all’intero team, c’era bisogno della miglior Gloria Gorlero che raccogliesse serie infinite di espulsioni e che mantenesse la calma di un vero capitano, ci voleva la freddezza di Elena Russo per stampare un gol importante nella rete toscana, ci voleva la freddezza di Anaid Ralat fondamentale nel suo lato attacca e difende come poche, ci voleva il contributo di Drocco, Maggio, Legorini, Amoretti, Solaini che quando sono entrate hanno dato respiro alle titolari, ma ci voleva un delfino che salta da un palo all’altro e che demoralizza gli attacchi avversi, un portiere che ti para quello che non speri, un portiere che ti da sicurezza Giulia Gorlero, ci voleva la miglior Giulia Emmolo che secondo me oggi ha giocato la miglior partita di sempre perché anche se non ha segnato i soliti 5 gol, oggi ha lavorato dietro con una qualità impressionante gravata di 2 falli già nei primi 2 tempi, pestata come una fettina di vitellone, marcata a uomo come un fuggiasco, sempre presente, Borriello si chiederà, e io? Calma Elena per te, ocio de ghiacio, c’è l’apoteosi finale per te ci sono 32 minuti indimenticabili con la ciliegina del 13 a 12 dalla mano sbagliata a rimbalzo con le mani al cielo e 100 tifosi che scandiscono il tuo cognome. Grazie..!!
La partita arriva alla fine 13 a 12 per noi mancano pochi secondi alla fine, comincio a pensare di recuperare documenti salutare gli arbitri evitare un bagno e ripartire forte per portare Marco a Imperia, invece no, non è finita per niente mancano 2 secondi Emmolo fa un tiro lungo in porta e inspiegabilmente il tempo non si ferma, mah…!! Era finita e invece si riparte con un secondo alla fine che per decisione della giuria diventano 2, Marco impazzisce e si fa cacciare, time out per loro, mi trovo in panca a gestire 2 secondi con Marco che sparisce in mezzo al pubblico (civilissimo) ospite, palla in mano a De Chiara che si appresta a dare il via, Gloria che mi chiede cosa fare.. la gioia si trasforma in ansia che al femminile vuol dire lacrime, dobbiamo gestire, ci riusciamo è VITTORIA è l’apoteosi, mi giro e vedo tre persone uno pelato Si uno piccolo e uno un po’ ciccione che hanno in comune gli occhi lucidi, le armi di Capanna oggi hanno fatto tanto male ma quanto bene…
torna a casa per un’altra partita quella dei maschi contro il Torino ma questa è altra storia che riempirà le pagine dei giornali per i prossimi 60 giorni. A presto
Walter PARODI
CHE IMPRESA!!!
«E' UN'IMPRESA CHE SA DI MIRACOLO. Ma a questo miracolo ci ho sempre creduto». Marco Capanna non sa più come trattenere la gioia per quanto accaduto ieri alla Nannini dove la sua squadra, la Linea Mediterranea Imperia, ha centrato la salvezza, battendo per 13 a 12, al termine della gara-3 dei play out la Florentia di Furio Ferri. La Linea Mediterranea Imperia giocherà dunque anche il prossimo campionato in A1. In A2 scendono le toscane assieme al Messina che ha perso 10-8 l’altra sfida dei play-out col Rapallo. Chi dal primo giorno di questa avventura ha seguito da vicino il lavoro del tecnico giallorosso non può che confermare. Alla possibilità che la sua squadra riuscisse a tagliare questo traguardo, Marco Capanna ci ha sempre creduto. Ad affrontare un finale di questo tipo era il più preparato.
Meglio di tutti ha analizzato la formula del campionato, facendo in modo che pur finendo in fondo alla classifica, al termine della regular season, distanziate in maniera evidente dalle altre avversarie, le sue ragazze fossero comunque pronte ad affrontare i play-out con la necessaria grinta con l’indispensabile carica agonistica. E così è stato. “Abbiamo giocato due tempi e mezzo ad altissimo livello. Le abbiamo sorprese portandoci prima sul 2 a 0 e poi a chiudere avanti al cambio campo avanti 7 a 4, vantaggio che abbiamo mantenuto inalterato anche al termine del terzo tempo –racconta– loro hanno dato tutto nell’ultima frazione nella quale due volte, complici altrettante nostre distrazioni, ci hanno raggiunto.
Ma non sono mai state in grado di sopraffarci. La partita l’abbiamo fatta noi”. Di una cosa oggi Marco Capanna è ancora più convinto: «La Florentia ha sbagliato quando ha scelto noi come avversaria per giocarsi la salvezza. Non avevano fatto bene i conti con la nostra condizione, la nostra compattezza. Oggi siamo un’altra squadra rispetto a quella che probabilmente avevano conosciuto o per lo meno credevano di conoscere». Una squadra che ha dimostrato ieri di avere tanti numeri in più rispetto alle toscane a cominciare dal portiere. Giulia Gorlero è stata ancora una volta una delle migliori interpreti della partita. Il suo capolavoro lo ha collezionato nel terzo tempo quando ha parato un rigore alla Masip sul risultato di 9 a 7. Straordinaria interprete della gara è stata anche Martina Bencardino che coi suoi cinque gol (quattro ne aveva realizzato sabato scorso alla Cascione) ha praticamente spianato la strada a questa decisiva affermazione della Rari. E che dire di Ralat, Gloria Gorlero, Risivi, Emmolo e Borriello e di tutte le altre? Proprio alla più giovane Elena Borriello, classe 1991, è toccato l’onore di chiudere i conti, col gol partita, a 58” dalla sirena, al suono della quale è esplosa fragorosa la festa dei 150 supporters imperiesi che con bandiere, striscioni, trombe, tamburi hanno sostenuto per tutta la gara le straordinarie pallanuotiste giallorosse.
INTERVISTA A MARCO CAPANNA, Tecnico dell'Imperia femminile "L'ultima dovrebbe scendere direttamente"-"Colpito dall'impatto di Fiori sulla Roma e dai calcoli poco mascherati dell'ultima di campionato"-"non sarà facile batterci ai Play-Out"
WPO - Marco, al termine della regular season, al primo anno di A1 è arrivato l'ultimo posto con 6 punti. Una classifica a mio avviso bugiarda, tu che cosa ne pensi? Marco Capanna - 6 punti...1 vittoria e 3 pareggi, non molto. Credo che la classifica rispetti sempre e comunque il campionato.
Una volta parlando con Roberto Fiori ho commentato una sconfitta di 3 gol dicendo che potevamo vincere di 2 o 3 gol .
Mi è stato fatto notare che quei gol di scarto che io sintetizzavo in ipotetiche giocate dovevano diventare l'obbiettivo del lavoro, ridurre il gap e dimostrare sul campo al ritorno il miglioramento.
La classifica è onesta, non è bugiarda: abbiamo lasciato parecchi punti in giro ma sempre per errori nostri. Per onestà aggiungo che l'ultima in classifica dovrebbe a mio avviso sempre retrocedere e la prima salire (in caso di serie minori) o vincere nella massima serie.
WPO – Che squadra è l’Imperia?
MC - Siamo una squadra composta da un allenatore giovane ( 27 anni ) e una squadra con l'età media di 17,5 anni con tanta voglia di lavorare, imparare e non mollare mai, che si è sempre ripresentata ogni lunedì' con grinta e umiltà e che renderà la vita difficile a tutti in chiave salvezza.
WPO – Campionato difficile, ma qualche soddisfazione ve la siete presa o no?
MC - La soddisfazione più che dalla classifica viene dall'aver giocato alla pari con tante squadre, dall'aver 15/17 esimi delle ragazze provenienti dal nostro vivaio(con l'aggiunta di una ragazza del 90 di Roma, Risivi e una Portoricana dell'86, Ralat).
Felici di aver messo in luce diverse nostre giocatrici e di essere la squadra dopo il Rapallo (la miglior realtà giovanile insieme al Padova) ad aver mandato a segno il maggior numero di giovani già alla prima stagione facendo esordire e GIOCARE addirittura una 95'.
WPO - giochi e alleni. come riesci a conciliare queste due attività?
MC - Ricordandomi che c'è gente che lavora in fabbrica, o peggio, non lavora.
Sono fortunato a potermi allenare 2 volte al giorno e poter gestire il settore femminile in un ottimo impianto. Il resto lo fa la voglia e l'entusiasmo portato dai miei compagni di squadra e dalle belle persone che ho la fortuna di allenare. Detto in poche parole, faccio ciò che più mi piace.
WPO - Parliamo un attimo della realtà pallanuotistica di Imperia: lo scorso anno la femminile è salita, quest'anno la maschile sta andando a gonfie vele, e ha appena conquistato la 13esima vittoria consecutiva: possiamo conoscere il vostro segreto?
MC – Siamo partiti dalla serie B, sia maschile che femminile. E’ stato fatto un investimento sui giovani locali, si e' fatto un progetto e una programmazione che hanno portato a diverse finali nazionali e alle promozioni delle prime squadre composte quasi interamente da ragazzi e ragazze di Imperia.
Quindi se devo riassumere gli ingredienti che stanno producendo buoni risultati, direi: una societa ambiziosa, uno splendido impianto, grande cultura del Lavoro , ragazzi con spirito di sacrificio.
WPO – Per la A1 femminile poco fa sostenevi che l’ultima deve retrocedere. Che ne pensi di una formula alternativa a quella attualmente in vigore che preveda un numero inferiore di partecipanti, con uno scontro tra terzultima e quartultima, e perdente che affronta la penultima?
MC - Sono d'accordo.
WPO - chi ti ha impressionato in positivo e in negativo di questa stagione, finora?
MC - Mi sono piaciute tante cose e tante emozioni di questa A1.
Sono rimasto molto colpito dall'impatto che ha avuto il tecnico Fiori sulla Roma alla quale ha ridato spirito, ordine e grinta, dal numero elevato di giovani in acqua nel campionato.
Per quanto riguarda le giovani faccio due nomi su tutte: Barzon e Bianconi. Non me ne vogliano le altre, mi hanno fatto un ottima impressione.
In assoluto non posso non citare Pelle, Casanova e Gil.
Lasciami dire che sono stato colpito in negativo dall'atteggiamento presuntuoso di certi personaggi che quasi mai fanno parte della partita vera e propria ma vi ruotano intorno, da squadre costruite su numerosi e onerosi acquisti e non su fondamenta del vivaio e per ultimo (solo in ordine cronologico) dai calcoli e "regali" fatti in maniera poco mascherata nell'ultima partita vista da me della Florentia per incontrare in un eventuale finale noi ... si farà di tutto perchè i conti a chi se li è fatti non tornino.
WPO - Cosa farà la differenza in questi Play Off e Play Out?
MC - Credo che sarà fondamentale l'atteggiamento col quale si scenderà in acqua, la fame che ogni giocatrice avrà e la compattezza degli organici dal punto di vista psicologico e tattico.
Inoltre per quanto riguarda i Play Out l'eventuale gara 3 della semi finale sarà il 28 e la finale gara 1 il 2 maggio: conto sulla possibilità che la squadra che arriverà a giocare con noi subisca un lieve contraccolpo psicologico oltre a un leggero stress fisico.
WPO - Perchè sarebbe importante per l'Imperia salvarsi? MC - Per continuare a crescere come società, come organizzazione (stiamo collaborando finalmente con fisioterapista, nutrizionista ...) come squadra. Quest'anno di purgatorio potrebbe darci maggiore sicurezza nei nostri mezzi, esperienza stabilità per costruire SU QUESTE BASI un buon progetto.
WPO - Domanda difficile: dovesse concretizzarsi la retrocessione, sarà difficile tenere certe giocatrici...
MC - Dovesse concretizzarsi bisognerà sedersi a un tavolo con serenità.
La società avrà la possibilità di proporre un piano di pronto riscatto e decisiva sarà' la volontà delle ragazze che saranno oggetto di interesse da parte del mercato. Di sicuro in tutti e due i casi si continuerà a lavorare sulle giovani che verranno integrate sempre nella prima squadra. La fortuna in questi anni è anche stata di aver avuto a disposizione ragazze che seppur giovani, davanti a proposte di squadre più blasonate, a volte in maniera troppo insistente e a mio avviso scorretto , si sono sempre dimostrate atlete assai serie e attaccate al progetto della squadra dove sono cresciute.
Se non ci fosse un chiaro obbiettivo di immediata risalita sarei io il primo a consigliare loro, di valutare attentamente le offerte.
La scelta, ripeto, sarà e dovrà essere nella massima serenità delle ragazze.
ECCOCI :
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JIM MORRISON
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Foto di Stefano Braganti
in basso a sinistra : Maggio Valeria, Solaini Cecilia, Legorini Sarah, Belmonte Virginia, Drocco Laura, Russo Elena, Borriello Elena, Carrega Carla.
in alto a sinistra : Guidi Serena, Vecchietti Simona, Risivi Maria Raissa, Gorlero Giulia, Dalla Valle Alessia, Bencardino Martina, Emmolo Giulia, Amoretti Martina, Capanna Marco, Ligas Giorgia, Gorlero Gloria, Carli Lucio, Ralat Anaid.

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Qui potrete vedere un po del nostro sport!!!!!MERAVIGLIOSO!!!! Il luogo comune che vi siano alcuni sport "molto fisici" e "da maschi", porta spesso a discriminare le ragazze che li praticano al punto...
Posted by on Fri, 12 Oct 2007 07:31:00 GMT