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King Lion & The Braves

About Me

Powerful Rockin’ Oldies. E’così che Jump Gerbella, lungimirante artista della grafica, solido amico da sempre e sincero surf addicted, ha dato una connotazione a King Lion and The Braves. Ci ha resi tangibili, terreni. Perché, in realtà, King Lion and The Braves non esiste. E’ una di quelle realtà parallele che vivono dentro di noi, uno spirito. Puro. Rock’n’roll, insomma. Da capo; l’idea è mia. Mi è tornata in mente una foto, scattata dalla mia compagna a Weymouth, nel millenovecentottantaechilosa. Un ciuffo che si può chiamare tale, non come quello di Turi il vagabondo, ma pronunciato a dovere. Basette, quelle che un giorno, se avrò fortuna, torneranno ad adornare il mio viso. Ed un buon mezzo gallone di sidro del Devonshire. Nella mia testa si forma improvviso un tornado di Matchbox, Shadows, Dick Dale, Chuck Berry e Johnny Cash; insomma un gran casino. Mi viene in mente che ci sono musicisti bravissimi che spesso, invece di portare la propria musica nei locali, per le strade, restano chiusi in casa, aspettando un segnale, un’occasione. Stevie Ray Mariano, per esempio. Mi viene in mente che a Fabrais e me, il rock’n’roll non basta mai. Che Tony “grammo” Marciano è giusto per completare l’opera. Quando non c’è anche Jimmy Gennaro col suo piano boogie. Nasce così, per caso, una band che non esiste. Perché tutti abbiamo cose da fare, nella vita di tutti i giorni. Chi suona di professione, chi ha un lavoro proprio. Ma i club hanno bisogno della musica, noi stessi abbiamo bisogno della musica che suoniamo. La gente ha bisogno della nostra energia. Powerful Rockin’ Oldies, appunto. Una mescolanza di stili diversi tra gli anni cinquanta ed i primi sessanta, tra gli Stati Uniti e l’Inghilterra. Musica che ti spacca dentro. Chiamalo rock’n’roll, blues, country, surf music, british instrumental. Quello che c’era prima di tutto il resto, insomma. King Lion appare e scompare, soprattutto appare senza preavviso. Da un giorno all’altro, gira una voce, e la sera si suona. Raramente si riesce anche a fare pubblicità. Risultato, la gente si muove, balla, beve. Il volume si alza. Non ci sono prove, tentativi, sotterfugi. Si collega lo strumento all’amplificatore, qualcuno chiama un accordo musicale e si va. E’ la solita vecchia storia di rock’n’roll, ma nessuno saprebbe vivere senza, in fondo. Ognuno di noi ha diritto di sognare, di credere in qualcosa di meglio. Tenete aperti occhi ed orecchie, potrebbe essere proprio questa, la sera giusta.
Mr. Lucky, Old Teddy Boy.

My Interests

Music:

Member Since: 10/8/2007
Band Members: 2 WILD GUITARS 1 BASS & 1 DRUM

Mr. LUCKY: Bass
FABRAIS BUM BUM: Drums
TONY GRAMMO: Wild Guitar
STEVE FINGERS: Wild Guitar
Special Guest JIMMY GENNARO: Piano

Influences: BRITISH ROCK'n'ROLL - OLD STYLE ROCKABILLY - INSTRUMENTAL - SURF - TEXAS BLUES
Sounds Like:

Record Label: Yeob Records
Type of Label: Indie

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