Sodacustica

LA STORIA: Gli elementi della Sodacustica vennero a conoscenza l'un dell'altro nella caotica Università della Musica a Roma intorno al 1998. Davide studiava negligentemente chitarra, come pure Armando, allora noto per l'emozionante versione chitarristica della sigla del "Maurizio Costanzo Show", mentre Sergio mosso da intenti megalomani si divideva, barcamenandosi in entrambi, fra il canto e la "chitarramettallara". Iniziò così una delle più buffe ensamble musicali del millennio, l'improbabile connubio fra un chitarrista di origini oscuramente metallare affascinato dal Jazz, un altro rimasto abbagliato dalle eccessive e cotonate chiome di Ritchie Sambora e un ambiguo e chiacchierone cantante con il vizio dell'alcool.
Fatto sta che dopo contrastati inizi, peripezie da repertorio e infinite diatribe musicologiche, i tre hanno trovato un'amalgama ancora inspiegabile che li tiene uniti da anni all'insegna della complicata ambizione di portare nei locali di Italia un concerto pieno di buona musica, canzoni di artisti consacrati dal piano internazionale ma non ancora sufficientemente apprezzati dal pubblico italico e cavalli di battaglia, concedendo qualcosa al mainstream musicale, sempre con grande onestà, sincerità e calore.
LA BAND: Ritratti impressionistici:
Armando: ovvero l'uomo con la parrucca. E' un chitarrista d'altri tempi, che parla con una lingua tanto dolce da commuovere quando imbraccia la chitarra quanto è greve e sanguigna la sua parlata romana da scaricatore dei mercati generali. E' l'anima del gruppo, luomo con una marcia in più, il Musicista di un altro pianeta; sconosciuto ai più è ritenuto dagli altri del gruppo il miglior chitarrista acustico italiano.
Sergio: Molti sanno emettere suoni, alcuni sanno cantare, ma quello che fa lui è qualcosa di completamente diverso. Affetto da insanabile modestia, rifiuta paragoni talvolta ingombranti, eppure ha dimostrato di saper fare ciò che vuole con quelle corde vocali, L'unica cosa in cui è altrettanto bravo è trangugiare birre come fossero carburante per un viaggio intercontinentale.
Davide: lo scorbutico del gruppo, intransigente sulle scelte artistiche di questo, è la base essenziale di tutti i pezzi della Sodacustica, il mattone che tiene in piedi la sofisticata architettura e l'accompagnamento ideale delle poesie in musica del super-dotato Armando. Messo alle strette si è trovato ad affrontare pure l'arduo compito di incrociare le sinuose linee vocali dell'ardito Sergio in numerose canzoni del repertorio del gruppo.
Il repertorio: Un concerto della Sodacustica è l'occasione per prestare il proprio orecchio, spesso distratto da troppe programmazioni radiofoniche e televisive ripetitive e banali, ad una musica "d'autore" che tenta di comunicare ed esprimere qualcosa di importante attraverso le note.
Il binomio ricercato dalla Sodacustica è dato dal valore artistico dei pezzi che eseguono e dalla loro capacità di presa sul pubblico dei locali, sia nei pezzi veloci, cavalcate funky e ritmici groove, sia in quelli lenti, riflessivi ed impegnativi.
Sono stati tra i primi a Roma a proporre un repertorio composto da diverse canzoni della Dave Matthews Band, sono forse gli unici a suonare e soprattutto cantare pezzi di Ani di Franco ed insaporiscono i loro concerti con pezzi dei Pearl Jam, Jeff Buckley, Red Hot Chili Peppers, Tiro Mancino, Stone temple pilots, Alice in Chains, Beatles...
Questa diversità è la principale ricchezza della Sodacustica assieme alla loro determinazione a proporre sempre delle versioni molto personali e curate dei pezzi che eseguono, nel segno di un'amore per la musica che li unisce al di la di ogni altra cosa ed interesse.
DIAMOND RING
GUITARMANDO SAPREBBE SUONARE SU QUALSIASI COSA
DON'T DRINK THE WATER