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.......Giovedì 18 dicembre
dalle 18,30Fondamenta Jahier
presenta
Happily even after
video e opere di Natalia Saurinproiezione video e aperitivoFondamenta Jahier
Via Andrea Solari 37/39
Milano"Bianca come la neve, nera come l'ebano e rossa come il sangue".....................................................
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............... 16-21/4/2008 - Salone Internazionale del Mobile (evento Fuori Salone), In Fondamenta: JIDPO - Japan Industrial Design Promotion Organization: "Good Design Award" - "Japan design 2008 Innovation"
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16-21/4/2008 - Salone Internazionale del Mobile (evento Fuori Salone): Si segnale, nel cortile dietro l'angolo, al "Postoauto": FlumenSky ... colonna di luce, arredo urbano - design Andrea L. Borri, Erika Massa, Francesca Aletti; www.humusstudio.com, Gabriele Fantini:
[email protected]
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Lunedì 18 febbraio ore 18,30 in Fondamenta Jahier è passata la Tempesta... ............................................................
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EROS E THANATOS SPICCA IL VOLO ............................................................
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......Dopo Fondamenta Jahier... Riapre la mostra a Mantova da Sabato 15 Marzo (inaugurazione ore 18.30) - Arci IMMAGINA, via Giustiziati 16/18, Mantova - info: Pierpaolo 333 5422305 ............................................................
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......- 170 mq circa di spazio disponibile in modo variabile, su due livelli .............- Ex stabilimento industriale ............................................................
..................- Edificio industriale risalente al 1917........................................................
.......- Ristrutturazione a cura di: Arch. Marco Di Nunzio .........................................
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.......Fondamenta Jahier è uno spazio-casa privato che si prefigge un intento ulteriore al contenere la sua naturale quotidianità .
“Fondamenta Jahierâ€, sita in una posizione privilegiata (in zona Tortona), collocandosi, come riva di un canale, lungo la via, di scorrimento del traffico, Solari, nelle intenzioni della proprietaria, vuole essere un inizio, un porto franco a cui approderà chi vorrà salpare poi per nuovi lidi.
Quello che succederà , bene non si sa. Ci saranno forse serate, forse eventi, presentazioni, mostre, sfide, cene … chissà . Tutto è valutabile, molto è possibile. Talvolta gli eventi vedranno coinvolta la proprietaria in prima persona, come organizzatrice, come curatrice, talvolta solo come padrona di casa informata dei fatti.
Il gioco di parole che racchiude il nome di questo luogo, “Fondamentaâ€, alla veneziana, nasce dal concetto di fondamenta come supporto ad una futura edificazione, strettamente connesso a quello di riva, lungo la quale brulica la vita di una città ; un luogo del vivere e del fare.
In “Fondamenta Jahierâ€, il luogo deputato alla vita quotidiana si trasforma e si plasma a raccogliere, con molta e determinata voglia di concretizzare, scopritori di nuovi continenti, esploratori di giungle più o meno asfaltate, aviatori pindarici con o senza aeroplani.
Questa casa vuole vivere e giocare e colloquiare e lavorare …
Vuole muoversi (suona strano per una casa che per giunta si chiama “fondamentaâ€, ma non lo è affatto) e lo vuole fare il più possibile senza i limiti della committenza, della politica o altri, non per una sola occasione, ma per il risultato di una ferma volontà e del lavoro di chi l’ha voluta e di chi l’ha progettata fuori dagli standards; senza stanze, senza muri, o meglio, con muri che si muovono e si mettono dove serve, solo quando serve. L’idea per cui questo spazio è stato creato è quella di condividere. Cosa? Forse coscienza e conoscenza, forse interesse e impegno, magari un po’ di confusione e svago o amicizia, in una variabile promiscuità tra quotidiano ed extra-ordinario.
L’ esigenza di chi la gestisce e ci vive è quella di dare un contenitore ai contenuti. Un contenitore con un buco, un varco, uno spazio dove l’energia si carichi e trovi una spinta ad uscire.
Qualsiasi cosa ne esca, l’intento è che nasca così, senza forzature, con garbo, in uno spazio realmente famigliare, come quelle serate in cui dovresti essere solo e ti ritrovi con sette o otto ospiti a cena ... chi porta questo, chi quello ... un po’ di improvvisazione … ed il gioco è fatto.