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NINO BUONOCOREAdelmo ‘Nino’ Buonocore [1958]. Artista riservato che non ama il presenzialismo di molti suoi colleghi e si tiene lontano dalle regole dello show-biz, cantante e compositore di rara qualità e raffinatezza, con testi intrisi di lirismo e spontaneità , mai banali nella loro semplicità , è conosciuto per una parte davvero marginale del suo repertorio, soprattutto per due canzoni: Scrivimi e Rosanna. Impara a suonare chitarra e tastiere e appena ventenne compone le prime canzoni per un disco, Sferisterio, che non verrà pubblicato. L'esordio discografico avviene due anni dopo con il q-disc Acida [1980] a cui fa seguito nel 1981 il primo Lp, Iaia. Viene eliminato alla prima serata del Festival di Sanremo 1982, al quale partecipa con il brano Nuovo Amore. Nel 1983 esce Nino in Copertina, e lasciata la RCA per la Emi, pubblica Nino Buonocore [1984], disco registrato tra l'Italia e Londra, che compone e arrangia interamente. La partecipazione al Sanremo del 1987 con Rosanna, suadente brano dedicato alla moglie, prelude alla pubblicazione di Una Città tra le Mani [1988] a cui collaborano validi musicisti gravitanti attorno a Pino Daniele: James Senese, Ernesto Vitolo, Rino Zurzolo oltre al grande trombettista Chet Baker, uno dei massimi esponenti del cool insieme a Gerry Mulligan di cui sono noti gli esemplari lavori in quartetto.' ...quartetti senza pianoforte in cui i due strumenti a fiato il sax baritono di Mulligan e la tromba di Baker, dialogavano costantemente in una scena base composta da contrabbasso e batteria toccando vertici elevatissimi di liricità e forza espressiva..Chet Baker,da parte sua, per i tratti letterari e borderline della sua vita,per la bellezza angelica e sfrontata... è entrato nella leggenda, perfetta incarnazione di quel senso di perdizione che gli scrittori beat avevano immaginato come contraltare agli artificiosi modelli dell'establishment. Già nel 1953 ...viene segnalato dalla rivista Down Beat come migliore trombettista dell'anno, preferito a Davis, Gillespie,Navarro, ma anche le sue doti di vocalist (un soffio di voce,piccola,tenue ma profonda e intima) lo pongono tra le figure più particolari della storia del Jazz...' Ernesto Assante e Gino Castaldo Blues,Jazz,Pop,Rock Il Novecento Americano Einaudi 2004L’album Una Città tra le Mani contiene brani che esprimono al meglio gusto e capacità compositive di Nino, uno fra tutti “Boulevardâ€: ' questo vento è un filo batto i denti e penso a te tutto uguale ad un vecchio film che non ho visto mai ma tu che stella sei, ma tu che stella sei se non sei qui con me...' Nino Buonocore, Boulevard 1988Altrove ci si addentra nelle sofisticate atmosfere del Jazz contaminato dalle influenze sambate per il dichiarato amore per Stan Getz, indimenticabile protagonista dell'album con Joao Gilberto e Antonio Carlos Jobim del 1964, un altro dei maggiori esponenti della splendida 'Confusione' che si creò tra musicisti di differenti origini e culture nell'America della metà del '900. E' proprio la voce gentile di Nino a rendere il disco unico, l'attenzione agli arrangiamenti, alla scelta dei musicisti in perfetta sintonia con le atmosfere da lui suggerite. Ritroviamo Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso, Robert Fix al sax Agostino Marangolo alla batteria, Rosario Jermano alle percussioni, James Senese al sax.La rosa dei musicisti si arricchisce ulteriormente nel successivo Sabato, Domenica e Lunedì [1990] il disco più venduto di Nino Buonocore che contiene Scrivimi, brano di grande successo anche in America Latina, del quale sono state realizzate una quindicina di versioni, tra cui quella finlandese e che ha venduto oltre 4 milioni di copie nel mondo. Nelle note di copertina si legge 'Grazie Chet' in omaggio al grande trombettista che Nino conobbe dopo averlo sentito suonare con Elvis Costello scomparso a pochi mesi dalla registrazione del disco precedente. Un Breve Respiro insieme a La Terra dei Diamanti e a Così Distratti raggiungono vette melodiche di puro lirismo con uno straordinario Joe Amoruso al pianoforte e alle tastiere. Spiccano gli arrangiamenti degli archi e dei cori. 'Così distratti che facciamo tardi persi in un piccolo piacere innocente piu' forte di noi' Il contributo di tutti i migliori session men italiani e stranieri rende questo disco una meraviglia rimasta sconosciuta a quanti si sono limitati all’ascolto del singolo Scrivimi.La Naturale Incertezza del Vivere [1992] che contiene Il Mandorlo, non viene adeguatamente valorizzato e l'anno seguente si conclude il rapporto tra Nino e la Emi che pubblica Un Pò di Più, disco antologico con tre brani inediti la cui uscita è anticipata da un’altra sfortunata esibizione alla kermesse sanremese. Dopo una lunga pausa, per la piccola casa discografica Easy Records esce Alti e Bassi [1998]. Il cd dalla accurata confezione sonora, comprende dodici brani melodici sostenuti da robuste dosi di swing e intrise di suggestioni soul/jazz. I dodici 'Esercizi di Stile' col fido Michele Di Vitis cofirmatario dei testi e musicisti navigati come Rino Zurzolo al contrabasso e Giovanni Amato, giovane virtuoso delle trombe, ci confermano un romantico interprete che non ama stare sotto i riflettori. Mentre Pino Daniele rivolge lo sguardo alla mediterraneità intrisa di suggestioni latine, arabe e africane, Nino Buonocore non cede a facili lusinghe commerciali e resta legato alle raffinate atmosfere dei suoni west-coast riconoscibili negli Steely Dan, Doobie Brothers e James Taylor, sedotto dal fascino di quell’atmosfera Jazz e Fusion di cui è permeato anche il suo più recente lavoro Libero Passeggero targato Nino Buonocore Sextet. Il disco autoprodotto è ignorato dai media e quindi rimane sconosciuto al grande pubblico, ma viene osannato dalla critica specializzata che lo elegge il migliore cd italiano del 2004. Delle diciotto canzoni, i nove inediti mostrano un cantautore dalla vena creativa ancora intatta che attinge a generi musicali diversi, felicemente supportato dal gruppo che l’accompagna. I testi caratterizzati dalla consueta cura compositiva appaiono autoriflessivi nella ironica, disillusa ed amareggiata Cartoons, intelligenti ed autoironici in Vita Scombinata e nella jazzata Colpa della Pressione Fisica ‘Colpa della pressione fisica della Musica questa Musica che ci ha ridotti in sogliole congelate quaggiù’Le nove canzoni che Nino ripesca dalla sua produzione precedente, quasi a riannodare il filo del discorso, sono qui rimesse a nuovo: Abitudini, Scrivimi, ormai un classico, la stupenda Tra Le Cose Che Ho e I Treni d'Agosto, sono rivestite acusticamente in modo impeccabile. Un disco che respira la migliore tradizione della canzone d'autore di classe su basi blues, jazzate a tratti smooth, ora brasiliane, ora country, spesso mescolate da melodie e sonorità piu' classiche (Fatti Così). Maturo disco di sintesi, con dei musicisti all'altezza della situazione, Libero Passeggero ci regala un interprete essenziale ed elegante che potrebbe senz’altro occupare un posto tra i grandi, molto vicino a Paolo Conte.Luigi Scala e Grazia Fraccon tratto da: Musica Musicanti: Echi del Neapolitan Power 2008..