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Vicenza - Manifestazione contro la cacciaIn difesa degli animali massacrati e dei cittadini minacciati presenza dei cacciatoriSABATO 20 SETTEMBRE Ritrovo a Vicenza alle ore 14:30 in Campo Marzio, a 150 metri dalla stazione ferroviaria - zona piazzale Moresco La manifestazione pacifica e non violenta si snoderà lungo le vie del centro di una delle città più filo-venatorie d'Italia. In una provincia simbolo dove i cacciatori la fanno da padrone, violando costantemente le leggi a tutela degli animali e minacciando i cittadini. Fin dal mattino sarà allestito un tavolo informativo delle associazioni.DOMENICA 21 SETTEMBRE Passeggiata nella campagne vicentine Ci incontreremo all'alba nei pressi di Vicenza e, con pentole, tamburi, fischietti, trombe e qualsiasi altro oggetto che produce rumore, parteciperemo ad una passeggiata a favore della tutela degli animali e della sicurezza dei cittadini. Le nostre note aiuteranno gli animali a starsene distanti dalle doppiette, salvando loro la vita in un tripudio di note anticaccia! Le indicazioni precise saranno fornite nel corso della manifestazione di Sabato.

www.myspaceeditor.itFINCHE' UN ANIMALE SARA' ABBANDONATO, NESSUNO SFUGGIRA' ALLA SOLITUDINE.FINCHE' UN ANIMALE SARA' OLTRAGGIATO, NESSUNO SARA' AL RIPARO DALLA VIOLENZA. FINCHE' UN ANIMALE SARA' RECLUSO, NESSUN UOMO SARA' LIBERO

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http://www.infolav.org/lenostrecampagne/cacciaefauna/petizio necaccia/Si avvicina il periodo di apertura della caccia. Tra qualche mese in Italia si conteranno le vittime di questo “sport”: 100 milioni di animali in meno.Un’altra beffa è costituita dall’articolo 842 del codice civile in base al quale il cacciatore può invadere la proprietà privata senza che il legittimo proprietario possa opporsi. L’ennesimo privilegio a chi ha deciso di investire il proprio tempo libero, impallinando gli animali.Contro tutto questo la LAV sarà impegnata a settembre, insieme ad altre associazioni, in una raccolta firme per far abolire questo assurdo privilegio. Un primo importante passo verso l’abolizione della caccia. Ma non basta la LAV vuole fare di più. Vuole passare all’azione, ma non può farlo da sola. SCOPRI COME AIUTARCI.SABATO 15 SETTEMBRE a Firenze, si è tenuta una grande manifestazione contro la caccia per chiedere tutti insieme, con più forza, l’abolizione dell’art. 842 del codice civile. La manifestazione, pacifica e nonviolenta, si è snodata lungo le vie del centro di Firenze, capoluogo della regione che conta il maggior numero di cacciatori.Anche tu puoi sostenere la nostra battaglia contro la caccia e aiutraci a salvare milioni di animali. E' semplice basta una firma! Firma e fai firmare la Petizione caccia per chiedere l'abolizione dell'articolo 842 e impedire cos' l'accesso ai cacciatori alla maggior parte dei terreni di caccia.Rossetti e creme testati sugli animaliCirca 45.000 animali ogni anno muoiono sfigurati da rossetti, intossicati da profumi, bruciati da creme e saponi. Eppure sono più di 10.000 gli ingredienti già disponibili per le aziende e molti i metodi alternativi di ricerca.Diversi sondaggi in tutta Europa hanno dimostrato che la maggioranza delle persone non crede che sviluppare nuovi cosmetici sia una valida giustificazione per uccidere animali, nonostante ciò si continuano a commercializzare cosmetici sperimentati su animaliGrazie ad una grande Campagna internazionale coordinata dalla Coalizione Europea contro la Vivisezione, abbiamo ottenuto una Direttiva Europea che prevedeva il divieto di vendita di cosmetici sperimentati su animali, a partire dal 1998. Termine posticipato prima al 2000 e poi al 2002.La Direttiva 2003/15/CE ha sancito un nuovo allungamento dei tempi: il bando totale ai test cosmetici su animali praticati all'interno delll'UE e il divieto di commercio di cosmetici sperimentati su animali, è slittato al 2013Fino a quella data, possiamo orientare i nostri consumi su cosmetici realizzati senza sperimentazione sugli animali, scegliendo solo dalle aziende che aderiscono allo "Standard Internazionale Non Testato su animali", l'unico riconosciuto a livello internazionale.Le aziende approvate Le aziende elencate sono le prime imprese italiane che sono state approvate dalla LAV e che hanno sottoscritto l’impegno a rispettare lo standard, e quindi a non commissionare e a non effettuare test su animali sul proprio prodotto e sulle materie prime che lo compongono. Scegliendo i prodotti e le marche commercializzate da queste aziende, potrete acquistare cosmetici, saponi, prodotti per l’igiene orale e detersivi, con la certezza di non contribuire alla sperimentazione animale.Puoi scaricare e stampare la lista anche in pdf, troverai informazioni utili sul tipo di prodotti commercializzati da queste aziende e su dove ti è possibile trovarli: clicca qui per scaricare la lista dettagliataAziende ItalianeDerbe : Regenè; Speziali Fiorentini; Seres.Cibe Laboratori: Fiori & Frutta; Mondo Naturale; Antica Provenza Ligure, Econatura, Antico Marsiglia, Samarcanda.HelanI SerafiniD’AymonsIndicaEvan Bartholomew: EvanSaponificio Gianasso : Floralia; i Provenzali.FloraSAN.ECO.VIT :Ecoland, Biobi, Ecor, Ecotan, Victor Philippe.BioPetHawaiCoopL'ErbolarioArgitalMondosolidalePedri ni Cosmetici:LepoDr TaffiAziende straniere distribuite in ItaliaThe Body ShopMontagne JeunesseJohn Pal Mitchell SystemJason Natural CosmeticW.S.Badger EMERGENZA CINA! Un'investigazione, condotta da Swiss Animal Protection e EAST International, ha portato alla luce orrori inimmaginabili all’interno degli allevamenti di animali da pelliccia in Cina: animali rinchiusi in anguste gabbie di rete metallica, completamente spoglie e senza riparo. Una prigionia che provoca gravi effetti sul loro comportamento: stereotipie, passività, automutilazione, problemi di riproduzione, fino all'infanticidio.Al momento dell’uccisione gli animali, portati nei mercati all’ingrosso dove le grandi compagnie vanno ad acquistare le pelli, vengono storditi con ripetuti colpi alla testa, inferti con un bastone, con una barra metallica, oppure prendendo gli animali dalle zampe posteriori e sbattendoli a terra con violenza. Gli animali lottano, hanno convulsioni, infine giacciono tremanti a terra: molti rimangono vivi.Poi arriva l’accetta, ma non per finirli, per mutilare la zampe. La scuoiatura avviene quando molti sono ancora coscienti; anche alla fine respirano ancora e il cuore continua a battere, i movimenti del corpo e degli occhi sono evidenti per altri 5/10 minuti.Tutto questo è documentato da foto, filmati e rapporti. Puoi vedere con i tuoi occhi se te la senti: www.nonlosapevo.com Si tratta di una breve riduzione per non turbarti troppo.Dagli allevamenti cinesi provengono la maggior parte degli inserti che vedi nei parka, nei guanti, negli stivali e perfino nei peluche che affollano le vetrine. Articoli a basso costo e ad alto tasso di crudeltà.La campagna LAV La LAV, a fianco delle associazioni SAP e EAST INTERNATIONAL, sta sviluppando una forte campagna di sensibilizzazione ed informazione dell’opinione pubblica su quanto sta accadendo in Cina, grazie alla complicità del mercato della moda.Chiediamo al Governo Italiano di approvare al più presto un bando nazionale che vieti l’importazione e la commercializzazione di pelli e pellicce provenienti dalla Cina. Puoi aiutarci informando tutti i tuoi amici su quello che succede ogni giorno in Cina: scarica e diffondi il video denuncia, o invita i tuo amici a visitare il sito www.nonlosapevo.com“La iena non la domi mai perché non capisce. Puoi punirla cento volte e lei cento volte ti assale e continua ad assalirti perché non realizza che così facendo prende botte mentre, se sta buona, nessuno le fa niente”. Con queste significative parole la Sig.ra Liana Orfei spiega perché le iene compaiono molto poco nei circhi. Immaginiamoci come fanno a capire tutti gli altri animali che invece i circhi riescono a recludere. Per imparare ad effettuare gli esercizi dello spettacolo, pachidermi, leoni, tigre, scimmie, ippopotami ed altri, subiscono addestramenti basati su violenze fisiche e psichiche che condizionano il loro comportamento, mortificando gravemente la loro natura. Inoltre, la violenza continua anche al di fuori del tempo dedicato agli addestramenti e agli spettacoli perché questi animali sono costretti a condurre una vita incompatibile con le loro caratteristiche etologiche: orari stressanti, spazi ridotti, costrizione in catene od in gabbie, spostamenti continui. Ti proponiamo una dichiarazione della Sig.ra Liana Orfei, notissima esponente di una delle più famose famiglie circensi italiane, continuamente presente nelle trasmissioni televisive che promuovono, pagandoli, gli spettacoli circensi. Se lo vorrai potrai metterti in contatto con la più vicina sede della LAV o scriverci direttamente per sapere subito cosa poter fare per boicottare il circo con gli animali. Intanto ti invitiamo, se già non lo fai, a non andare più nei circhi che fanno uso di animali e di convincere chi ti sta vicino a comportarti di conseguenza. Liana Orfei, Storia di Jennie, elefantessa del circo: “Quella volta (era verso l’estate) piantammo il circo su una spiaggia delle Puglie e a Jennie vennero legate, come di consueto, una zampa anteriore ed una posteriore ai picchetti conficcati in terra. Ma appena Jennie vide il mare si ricordò, forse, la sua terra d’origine e sembrò impazzire di gioia: cominciò a barrire, strappò i picchetti come fossero fuscellini e, trascinando tutto con sé, andò sulla riva ed entrò nel mare. Si fermò dove l’acqua era alta poco più di un metro e non ci fu verso di farla uscire. Provammo a prenderla per fame e per sete: niente. Per due giorni rimase sprofondata in un mondo beato: giocava, si spruzzava, barriva; forse cantava la sua terra lontana. Per due giorni non mangiò e non bevve, sebbene per gli elefanti il bere sia molto importante. Esattamente quarantotto ore dopo, verso le tre del pomeriggio, Jennie uscì spontaneamente dal mare e, calma, andò a rimettersi al suo posto LA CORRIDA UN'ALTRO INIUTILE SCEMPIOil toro prima e dopo l'arenaNell'arena in festa, tra musiche e colori, trafitto dalle "picche" e dalle "bandierine", dalla spada e dal coltello il toro, immobile, vive la sua lenta agonia. Accanto a lui muore il cavallo, il ventre squarciato sotto la trapunta. Il "matador", eroico e vittorioso, si inchina alla folla che applaude. E' il finale dell'ultimo atto di una corrida spagnola che alcuni continuano a definire espressione d'arte, di cultura, di folklore.Il toro Prima di entrare nell'arena * viene tenuto al buio, sottoposto a droghe e purghe per indebolire le sue forze * viene percosso sulle reni con sacchi di sabbia * gli viene cosparsa trementina sulle zampe per impedirgli di star fermo * gli viene messa vaselina negli occhi per annebbiargli la vista * gli viene infilata della stoppia nelle narici e nella gola per impedirgli di respirare * gli vengono conficcati aghi nelle carni.....Quando entra nell'arena * gli vengono conficcate dai "picadores" le "picas" che producono dolore ed emorragie * gli vengono infilate dai "banderilleros" le "banderillas", arpioni che straziano ancora più i muscoli, costringendo l'animale ad abbassare la testa * viene colpito ripetutamente dalla spada che provoca sempre più gravi emorragie polmonari che soffocano l'animale Quando esce dall'arena * viene trascinato via, spesso ancora agonizzante e paralizzato, ma cosciente. * ancora vivo, gli vengono tagliate coda e orecchie, macabri trofei di un'ingiusta vittoria. * poi viene macellato.Anche i cavalli, spesso vecchi e malati, feriti, con le corde vocali tagliate, gli occhi bendati, sono vittime della corrida. A volte sventrati e rapidamente ricuciti, vengono riportati nell'arena e finiscono agonizzanti senza che nessuno si curi di loro quando sono inutilizzabili.

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