Vaniglia Retrò

D'accordo. Magari noi non avremo imparato a suonare per strada, né siamo neri. In altre parole, siamo cinque ragazzi - bianchi- a cui piace semplicemente fare del soul, del jazz e del funk - tutta roba con radici decisamente “black”- per liberare quella che è la nostra essenza nera, appunto. Quando perciò ascolterete la nostra musica, l’immagine del fiore bianco della vaniglia perderà di consistenza e la musica soul-funk, ma più soffice e avvolgente, si rivelerà nella sua forma secca e precisa, sviluppata verticalmente come i bacelli neri di vaniglia.
Dal Jazz di Tin Pan Alley, ovvero la 28° strada dei vaudeville di New York, all’Apollo Theatre (avete presente “Lady” Fitzgerald?) dell’Era roosveltiana, fino alle luci stroboscopiche dello Studio54, le contorsioni di Mr.Brown, le atmosfere suadenti e notturne di Marvin Gaye e i ritmi incalzanti dei Jackson 5. Prince, Alicia Keys e Joss Stone è quel genere di cose che più o meno tutti conoscono. La voce ora sensuale ora assorta di Vera, sincopata dalle ritmiche dell’Hammonds, ha l’effetto (rivolgendosi a quanti non si siano ancora convinti dal repertorio) di portarvi in uno spazio del tipo “sono seduto su un marciapiede della grande mela, con i piedi che sprofondano nella sabbia bagnata dalla risacca e la testa illuminata da una luce tricromatica dei faretti di un locale funk, a cavallo tra ’70 e ’80”.
Vera Todaro, Francesco Sireno, Andrea Fornaciari, Cristiano Panni e Daniele De Rosa sono i Vaniglia Retrò.
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