Il mare memoria salina, labile come spuma o ruga, l'acqua dritta sulle mani, le nocche sporgenti, la misura del tempo pulsa sotto le vene.
La nostra musica, come l'insalata di cous cous da cui prende nome, è una mistura di colori e spezie che evocano il sapore di una tradizione fatta di frugalità e ingegno.
Allora le risorse musicali di Puglia, cariche di paradossi armonici, vengono rilette secondo un metro diverso che concede spazio al sentire dei suoi interpreti nel tentativo di giungere ad una musica in cui assonanze e contrasti si cercano e le soluzioni diventano tensioni. Muovendosi tra sacro e profano il leit-motiv dell'Amore riassume il senso di un incontro che intende portare l'esecutore e l'ascoltatore direttamente all'essenza estatica e catartica della musica del “mediterraneo”.
Il tutto si fonda sulle diatoniche armonizzazioni dell'organetto di Claudio Prima ideale approdo per le evoluzioni melodiche della voce di Fabrizio Piepoli, del mandolino e delle chitarre di Giuseppe De Trizio.
Fabrizio Piepoli, voce, chitarra, bouzouki, percussioni
Claudio Prima, voce, organetto
Giuseppe De Trizio, mandolino, chitarra