Ci siamo conosciuti nel lontano 1947 nei pressi della periferia di Berlino, la guerra era finita da poco e noi tutti eravamo ben lungi dal pensare che il dopoguerra tedesco potesse portarci si tanta fama e fortuna.
Il giovane ever green frontman della band Paolo, detto Mika (grazie alla sua straordinaria passione per la cucina libanese) viveva in una bettola gestita da un vecchio ebreo-indi chiamato Georg, il quale lo seviziava sessualmente come scusa per i mancati pagamenti degli affitti.
Stanco dei continui abusi, Paolo, riuscì ad aggregarsi in un circo slavo come domatore di elefanti, il suo si chiamava Babar....andava tutto a meraviglia, lo stipendio era buono e il vitto non faceva eccessivamente schifo.. fino a che, in una fatidica notte di mezza luna, si accorse che il vecchio Georg gli mancava. Così, a bordo del suo elefantino Babar tornò a Berlino per riabbracciare il vecchio maniaco ebreo, ma una tragica verità lo scaraventò in un abisso di disperazione. Georg era morto, accoltellato da una puttana del Banhoof Zoo; noto luogo dove tutt’ora omosessuali e zoofili cercano piaceri peccaminosi.
Accecato da un’orlandesca furia Mika galoppò a mascellate d’asino sino al luogo del misfatto. Ma, un attimo prima dell’imminente vendetta, si trovò di fronte qualcosa più grande di lui... L’amore.
L’omicida di Georg era la rinomata puttana Marco, anche detta Sick Boy perchè era andata a letto con il cuoco inglese Jamie Oliver. Fu colpo di fulmine, l’ira si tramutò in passione e i due scapparono insieme.
Fondarono un gruppo chiamato appunto Banhoof Zoo, in onore del luogo del loro incontro, Paolo e cantava e Marco era alla chitarra, che ai quei tempi si chiamava basso, dato che non avevano ancora inventato le altre due corde. Col passare del tempo giunsero sino nella lontana Norvegia, luogo mistico e molto black metal. Fu proprio in quel buco di culo di posto che, durante il sonno, una pallida ragazzina piantò un coltello sulla porta della loro camera; in realtà il coltello era un computer portatile a pedali che, quando i nostri eroi lo accesero videro materializzarsi un’inquietante scritta: " Burzum vuole diventare tuo amico, accetti?"...accettarono. Burzum, detto Giulio perchè aveva dei parenti Amish, si rivelò utile dato che inventò le altre due corde al basso facendolo diventare un sitar (successivamente cambiò il nome Burzum in Muzrub, per non pagare i diritti d’autore). Alla fine però Giulio si rivelò un traditore di merda e riuscì in poco tempo a guadagnarsi l’odio di tutti i componenti della band giurarono di massacrarlo di botte nel caso in cui l’avessero incontrato.
Il gruppo era quasi al completo, c’era alchimia tra di loro, ma non abbastanza, fu per questo che decisero di reclutare il famoso tennista delcocainomane, ex carrista la Wermacht e giocoliere Lorenzo detto Freud perchè compose Whiter shale of pale mentre si radeva col rasoio rubato ad Andre Agassi.
Finalmente pronti i nostri eroi decisero di chiamarsi Russkij Babar! In onore di Georg e dell’elefantino Babar che cavalca ancora con loro!
E il resto è storia....
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