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Salvatore Meccio

About Me


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Nasce per caso a Catania nel 1968 da una famiglia, della provincia di Palermo, migrante in cerca di lavoro. Trascorre l’infanzia in Germania e aspira fin da piccolo all’arte creativa. Tornato in Sicilia compie gli studi artistici in pittura e successivamente in conservazione e restauro di dipinti su tela e tavola presso l’Opificio delle Pietre Dure in Firenze.Nei primi anni ’80, a Palermo, è immerso in quel ambiente artistico-musicale che vede tra i protagonisti personaggi come, la cantante Rosa Balistreri, il cantastorie Ciccio Busacca e il poeta Ignazio Buttitta, il gruppo Agricantus, e dai quali assimila le tecniche strumentali e vocali tipiche della cultura popolare. La sua formazione artistica si avvale anche dell'esperienza di animatore nelle scuole, di musicista da strada e dell’incontro con artisti impegnati nella ricerca delle tradizioni popolari e nella proposizione di musica antica medievale.Dal 1991 inizia la sua attività di musicista suonando repertori di canti popolari dalle tematiche incentrate sulla storia del meridione d’Italia. Dopo queste esperienze, e con l’incontro con altri musicisti, fonda il gruppo Tammorra, con il quale inizierà a scrivere brani originali. Con il gruppo si esibisce nei maggiori festival di world music nazionali e internazionali e realizza due CD: Ballu Tunnu (1995) e Sali (2000).Oltre all’esperienza dei Tammorra, forma il gruppo Ballarò con il quale prosegue l’attività di autore di musiche e testi in dialetto siciliano. Da qualche anno propone, in Italia e all’estero e con successo di critica e di pubblico, lo spettacolo Una Rosa per Natale dal quale ha poi pubblicato il CD omonimo per la Materiali Sonori (2007).Dalla collaborazione con Arlo Bigazzi e la Materiali Sonori è nato nel 2006 “Tra un battiri e un livari”, spettacolo musicale in cui sono confluite le sue diverse esperienze musicali maturate in quindici anni di lavoro sulle tradizioni popolari. I brani dello spettacolo sono orchestrati con strumenti provenienti sia dalla cultura musicale popolare che da quella classica, e si collocano al confine tra la world music e la canzone d’autore.
Proposte spettacoli 2008/2009:
TAMMORRA - (Live in Rain Forest World Music Festival - Malesia - luglio 2007).
* TAMMORRA live band. per informazioni visita il sito: www.myspace.com/tammorraband
* Salvatore Meccio & BANDAKALEIDO“tra un battiri e un livari”
con Arlo Bigazzi: basso acustico e basso a tinozza
Vittorio Catalano: ciaramella, friscaletti, flauto traverso, marranzano
Giulia Nuti: viola e violino
Stefano Batelli: bombardino e shaker
Carlo Catalano: batteria
Lorenzo Bonechi: percussioni
Gianluca Greco: chitarra acustica ed elettrica
Salvatore Meccio: canto, chitarra battente e classica, tammorre.
“Tra un battiri e un livari” è il nuovo progetto di Salvatore Meccio dove, attraverso il sodalizio con Arlo Bigazzi, sono confluite le sue diverse esperienze musicali maturate in quindici anni di lavoro sulle tradizioni popolari.Il risultato è una formazione aperta che, con un suono accattivante e prorompente, presenta brani orchestrati con strumenti provenienti sia dalla cultura musicale popolare che da quella classica, e si collocano al confine tra la world music e la canzone d’autore.In questo mélange di suoni i testi, scritti in dialetto siciliano da Salvatore, trovano un ideale connubio con le melodie e i ritmi dall’evidente riferimento alla tradizione popolare siciliana. Una tradizione contaminata però anche dai linguaggi e dagli strumenti musicali di altre culture: la ciaramella e la chitarra battente, strumenti tipici del nostro meridione, si mescolano con la chitarra elettrica, la viola, il bombardino…L’obbiettivo è l’idea di una musica che vada oltre i confini regionali e di genere: una musica cosmopolita e cittadina del mondo.I brani che Salvatore propone, rappresentati nella formula espressiva tipica siciliana e popolare del linguaggio metaforico, spaziano tra intimistiche ballate e ironiche interpretazioni dei diversi aspetti della vita quotidiana, fondendosi con il canto di protesta e la canzone d’amore.
* Salvatore Meccio & la SICULAFOLKEXPRESS Orchestra (Siciliani Espressamente Folk)
Vittorio Catalano: ciaramella, friscaletti, flauto traverso, marranzano, voce
Lorenzo Bonechi: darrabouka, cajon, tamburelli
Petra Cavaliere: violino, viola e fisarmonica
Salvatore Meccio: voce, chitarra battente,chitarra classica, tammorra
in “Canti siculi a proposito dell’ amore”
Lo spettacolo, di chiara matrice popolare, propone canzoni sul tema dell’amore e sugli usi e costumi del popolo siciliano. Salvatore Meccio, col fare affabulatorio del vecchio cantastorie e dell’intrattenitore di piazze, narra e canta i temi tipici della tradizione popolare: la ricerca dell’amata, il corteggiamento, la complicità, l’innamoramento, il rifiuto, il tradimento, l’odio…Pescando dal repertorio della tradizione popolare, con brani come Ciuri ciuri, L’acidduzzu di me cummari, Spunta ‘u suli, Cu ti lu dissi, Salvatore propone arrangiamenti ironici e coinvolgenti, dal ritmo ballabile e festoso.I canti sono accompagnati dalle sonorità di strumenti tradizionali come la chitarra battente, la tammorra e il tamburello, i flauti di canna, la ciaramella, la viola e il violino, la fisarmonica, il marranzano e percussioni provenienti da tutto il mondo.
* Salvatore Meccio & la SICULAFOLKEXPRESS Orchestra (Siciliani Espressamente Folk)
in "Canti Natalizi della Sicilia"
Salvatore Meccio: canto, chitarra battente e classica, tamburello, ‘rane’
Vittorio Catalano: coro, ciaramella, flauto traverso, flauti a becco, chitarra classica e battente
Petra Cavaliere: coro, viola, violino, fisarmonica, triangolo
Sergio Odori: coro, darrabouka, cajon, djembe, tamburo, glockenspiele, marranzano, ‘sonagli’
“UNA ROSA PER NATALE” è un repertorio di melodie e di testi tratti dalle raccolte bibliografiche dell’etnomusicologo Giuseppe Favara e dalla tradizione orale tramandata fino ai nostri giorni grazie alla sensibilità e alla capacità interpretativa di grandi cantanti folk siciliani del passato e contemporanei come Rosa Balistreri, musa ispiratrice di questo lavoro. I brani sono composti da parole semplici e spontanee, da melodie e ritmi facili e accattivanti che avvolgono, da tempi assai remoti, questi temi sacri con le sonorità arcaiche tipicamente natalizie.Le canzoni narrano in una sequenza cronologica alcuni momenti ed eventi dei primi anni di vita del Bambino Gesù. Dal progetto divino di Dio ai primi prodigiosi miracoli di Gesù infante. I personaggi di questo presepio cantato e gli argomenti religiosi trattati hanno una valenza fortemente popolare: la sacra famiglia è vista come una famiglia contadina alle prese con la povertà e la fame; i Re Magi sono scienziati e musici d’oriente che offrono in dono non tanto ori ed argenti ma la devozione e l’affetto; i pastori ed i contadini portano doni umili suonando e cantando Lodi al Signore e fanno promesse di fioretti e buone azioni; la bellezza di Maria è tale che perfino l’Arcangelo Gabriele, l’ambasciatore divino, rimane per un momento smarrito e confuso di fronte a tanta grazia terrena. Infine, lo stesso Bambino Gesù è narrato come un bambino con i desideri tipici della sua età e che però, tuttavia, compie miracoli…
* Con il TEATRO D’OPERA DEI PUPI SICILIANI - GIACOMO CUTICCHIO
Presenta "IL BRIGANTE MUSOLINO"
Regia di Giacomo Cuticchio
Testi e riadattamento: Girolamo Cuticchio, Giacomo Cuticchio
Allestimenti, voce e 1° manovra: Francesco Cuticchio
scenografia, voce e 1° manovra: Giacomo Cuticchio
Movimentazioni scene, aiuto manovra: Girolamo Cuticchio Jr
Musiche, voce, chitarra battente, tamburelli: Salvatore Meccio
Strumenti etnici a fiato: Vittorio Catalano
Costumi e pupi sono pezzi storici della famiglia Cuticchio
La canzone “La vera storia del Brigante Musolino” è un pezzo originale di fine ‘800
Le vicende del famoso brigante d’Aspromonte che, a fine ‘800, riempì le cronache dei giornali. Una storia che appassionava il pubblico sia per la vicenda che per la bellezza dei costumi in epoca dei personaggi (dai carabinieri, alla corte per il processo, etc) e per gli innumerevoli effetti scenici che rendono preziosa e coinvolgente tutta la rappresentazione. Giacomo Cuticchio erede della tradizione, ne ha rielaborato i testi e l’allestimento aprendo il prospetto scenico del teatrino che di solito copre i manovratori. In questo modo lo spettatore assiste in contemporanea a due “spettacoli” quello dei pupi e quello dei loro manovratori svelandone la fatica e le tecniche della rappresentazione. Inoltre, in questa nuova versione del Brigante Musolino, l’accompagnamento musicale è affidato a musicisti di grande esperienza; in particolare il cantastorie, che intervalla la scansione delle scene, interpreta un pezzo originale di fine 800 tramandato fino ad oggi. Una parte della storia viene “cuntata” cioè raccontata con lo stile tipico del cuntastorie, artisti che operavano in Sicilia già dal 700.
L’Opera dei Pupi è una forma di teatro presente in Sicilia dai primi dell’800, anche se alcuni studiosi hanno accertato l’esistenza di marionettisti che operavano a Siracusa già ai tempi di Socrate. Intorno al teatro fiorì un attività artigianale di pittori, scultori, costruttori di armature, che oltre a fornire le varie compagnie, influenzarono l’arte tradizionale siciliana. Le scene, i costumi e i pupi, alti circa 80 centimetri e manovrati a vista, sono tutti realizzati e dipinti a mano utilizzando tecniche tradizionali. Oggi questa tradizione è rinata e l’UNESCO fra 32 candidature mondiali ha scelto proprio l’Opera dei Pupi quale “Capolavoro del Patrimonio Immateriale dell’Umanità”.

My Interests

Music:

Member Since: 9/29/2007
Band Members: Concerto con A. Bigazzi e BANDAKALEIDO - 1 dic. 2007



Influences:
Salvatore Meccio
una Rosa per Natale
materiali sonori . 2007

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Sounds Like: www.thebigcatalogue.it
Record Label: Materiali Sonori
Type of Label: Indie

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