Nella seconda metà degli anni novanta l’incontenibile fervore per l’hip hop e il desiderio di proporlo nella propria realtà locale porta il sottoscritto Maurizio aka Mauri D, a ideare e condurre “Doppia H†programma radiofonico in onda sulle frequenze dell’emittente abruzzese Radio Mondo in cui si adopereranno con skit e free style anche i mitici Colle der Fomento, Dj Lugi, Fede, Inoki, 13 Bastardi e Fabri Fibra. In quegli anni seppur definiti golden age per la proliferazione di produzioni italiane, non era sicuramente facile proporre e diffondere il suono e le rime di artisti nostrani, il periodo era quello immediatamente prima l’esplosione planetaria del fenomeno Eminem e l’hip hop da noi era ancora molto distante ai più e ritenuto esclusivamente qualcosa di strettamente americano. Nell’entroterra abruzzese personaggio di culto era il rapper pescarese Lou X che comunque aveva largo seguito anche ben oltre il pubblico hip hop di allora e la sua alea carismatica permane ancora oggi fortemente radicata in questa regione. Le serate in cui suonavo come dj erano stimolanti ma allo stesso tempo non molto esaltanti a causa della scarsa risposta del pubblico, ricordo episodi al limite del comico come quando a volte mentre suonavo i dischi dei vari B.I.G. EPMD, Rakim e via dicendo, roba che avrebbe fatto diventare rovente qualsiasi dancefloor del Queens da me purtroppo, accadeva sovente di avere la pista vuota e di vedere i pochi fedelissimi avvicinare le sedie e sedersi intorno la consolle quasi come stessero assistendo più ad una performance di un pianista jazz che ad una serata hip hop. Tra il 1999 e il 2000 le cose di maggior rilievo per me avvenivano a Perugia dove frequentavo l’università ed ebbi la possibilità di suonare in vari locali e conoscere alcuni personaggi della scena perugina come Ghedda, Chedish e dj Shablo.
Nel 2001 la chiamata al servizio civile mi riportò a casa in Abruzzo e con un mio amico Gianni aka Jena costituimmo in poco tempo i Peligna rap System,sicuramente la prima formazione hip hop della valle, quel nome così chiaramente identificabile con il genere di cui ci sentivamo portatori, voleva essere una sorta di chiamata e di collante per tutti i b-boys delle nostre parti. Dopo l’estate e le tante esibizioni nella nostra amata valle peligna e dintorni,ci fu l’incontro fortunato e alquanto casuale con un duo di dj produttori sulmonesi Claudio Mastroddi e Stefano Calonico che pose le basi ( in tutti i sensi ) per un progetto più importante; per la prima volta avevamo la possibilità di incidere in uno studio con una discreta apparecchiatura,seppur casalingo,ma pur sempre uno studio; cambiammo il vecchio nome Peligna Rap System in C.R.Z. ( Cassa Risonanza Zero) e nel 2002 stampammo il nostro primo demo ufficiale “Demopak†in tiratura di 200 copie andate tutte esaurite. Dopo svariate esibizioni dal vivo sul finire del 2002 l’esperienza C.R.Z. si concluse ed io rimasi solo e anche se un pò demoralizzato perché non sapevo da dove potevo ricominciare ero lo stesso intenzionato a portare avanti i miei progetti; all’inizio fu assai deprimente i gestori di locali non mi facevano neanche suonare, gli unici a cercarmi per fare qualcosa insieme furono i Bad Pudge un giovanissimo gruppo new metal sulmonese che aveva bisogno di un dj, accettai con entusiasmo e accompagnai i Bad ai piatti per circa un anno e mezzo; fummo il primo gruppo in zona a esibirci su un palco con chitarre, basso, batteria e giradischi, fu sicuramente una bella esperienza che riservò anche tante soddisfazioni e una consolidata amicizia. La voglia di tornare a “gestirmi†da solo si fece però più pressante e nel 2004 il desiderio di scrivere rappare insomma fare canzoni, mi portò dal mio amico e produttore Claudio con l’intento di incidere e mettere insieme un po’ di tracce nuove, da allora l’obiettivo è la realizzazione di un “vero†cd.
Nel frattempo suono in diversi locali e mi esibisco come mc in concorsi e manifestazioni. Dal 2004 collaboro con la rivista “Abruzzo the best†occupandomi di uno spazio tutto mio dove faccio recensioni di dischi hip hop .
