Il progetto SHTIK nasce da un’idea del batterista Zeno de Rossi, dalla sua passione per il jazz e per la musica ebraica, musiche alle quali ha dedicato gli anni migliori della sua vita. Fondatore e animatore della storica Meshuge Klezmer Band, complesso con cui suona tuttora, Zeno de Rossi, dopo aver collaborato con alcune delle figure più rappresentative del jazz e del klezmer contemporaneo, ha deciso di formare questo gruppo composto da alcuni tra i più dinamici musicisti sulla odierna scena musicale italiana. Il suono dell'ensemble si rifà a certe sonorità tipiche degli anni ’60 ispirandosi a dischi come "My son the jazz drummer" di Shelly Manne o come "Fiddler on the roof" suonato dal gruppo di Cannonball Adderley. Il repertorio del gruppo è particolarmente frizzante, vista anche la capacità solistica dei singoli elementi. Durante l’arco del concerto si possono gustare alcune tra le più importanti "Jewish hits" come Hava Nagila, Bei mir bist du schoen, estratti di Fiddler on the roof oltre ad alcuni brani di Booker Little, Cecil Taylor, Cole Porter, Ennio Morricone, Ornette Coleman, Charles Mingus, John Zorn e per un attimo, chiudendo gli occhi, sembrerà di essere al Bar Mitzvah di Billy Crystal…
Il 9 Febbraio 2007 è uscito per El Gallo Rojo Records, il primo lavoro discografico del gruppo Me'or 'Einayim che vede la partecipazione oltre al settetto base, di Daniele D'Agaro, Piero Bittolo Bon, Enrico Terragnoli, Giorgio Pacorig, Pasquale Mirra, Alessandro "Asso" Stefana e Stefano Senni.
Me'or 'Einayim è una collana preziosa di suoni provenienti dal cuore dell’ebraismo contemporaneo, è la nitida demarcazione di un terreno comune che, pur nei salti ideali di latitudine, mantiene intatta la costante di una disperata e luminosa vitalità : dai temi di Fiddler on The Roof ai "jewish standards" disseppelliti e reinventati in chiave hard bop o latin da Shelly Manne o da Irving Fields. Con l'aggiunta, assolutamente coerente, di alcuni stupefacenti capolavori "minori" di Cecil Taylor e Ornette Coleman. Me'or 'Einayim è una sorta di viaggio di conoscenza (e di ri-conoscenza) per il quale Zeno de Rossi ha riunito Shtik, uno splendido collettivo composto da molti degli improvvisatori più liberi ed entusiasmanti del nuovo jazz italiano. Un insieme perfetto, nel quale ognuno trova lo spazio per manifestare la propria voce poetica e la propria creatività . (Giorgio Signoretti)
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