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eugenio panorm by eugenio panorm is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License .
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BIOGRAFIA
Gli Hidrìa nascono a Palermo nel marzo del 2007 inizialmente come band jazz. La band, nata da un progetto del frontman Eugenio Panòrm (voce, chitarra e autore dei brani), prende il nome da un"antica anfora greca, inizialmente un semplice contenitore per l"acqua. Solo con l"avvento della pòlis greca, "l"Hydrìa" diverrà il contenitore per ospitare i biglietti delle votazioni, quindi simbolo di purezza ideologica, di giustizia e di democrazia. Gli Hidrìa quasi da subito hanno proposto ad un molteplice pubblico brani inediti, allontanandosi lentamente dalle serate cover, proponendo al pubblico uno spettacolo a 360° pieno di sorprese e ... Il 14 agosto 2007 partecipano al Festival Regionale delle Arti organizzato dalla Provincia Regionale di Palermo e dalla Scuola Poetica Siciliana, vincendo l"oscar come miglior gruppo di musica inedita, col brano "Ammazzaru lu giudice".Il 23 dicembre 2007 partecipano alle finalissima di sanremo rock, barcollanti sul palco del people off art di Modena. Agli inizi del 2008 partecipano al festival della musica popolare a Sabaudia vincendo il I° posto, premio della critica e premio discografia. Oggi, dopo varie vicissitudini, l"originario quartetto è stato sostituito da una formazione composta da elementi musicalmente maturi e con una forte identità artistica: Gabriele Giambertone (chitarra solista), Dario Ammirata (basso elettrico), Paolo De Leonibus (tastiere, synth e fisarmonica), Benedetto Basile (flauto traverso), Alessio Oliva (percussioni), e il punto fermo da sempre Eugenio Panòrm (voce, testi e chitarra). Lontane le loro canzoni da temi pop e di facile consumo di massa, gli Hidrìa raccontano storie di uomini dispersi nel mondo e che cercano la loro casa, emigranti e viaggiatori delle strade, di tonni assassinati durante la Mattanza, di taverne antiche Palermitane e di bande musicali ubriache . Ritmi polka e kletzmer incalzanti, malinconiche Morne e tanghi, ballate popolari e blues e un po" di jazz non manca mai. Gli Hidrìa sono spettatori attenti e allo stesso momento attori nel grande palcoscenico dei "rebetici" e dei dimenticati...
Sconfinati mari mi esaltavano…
…lasciai i miei occhi dondolare
in quelle notti ebbre e
risalendo immense stelle,
sorpresi lontani desolati mari.
Niente è dolore ormai,
solo il piccolo barrio ocra.
.L’antico mare volava
Nella notte orizzontale
E le stelle appiccicate
Agli orizzonti;
sembravano specchi tristi
ancorati sui tratti autostradali...
Salpando sopra scogli cerulei
Lasciai la notte d’oriente
E volai via nelle nebbie nordiche.
Conobbi notti oblique e
Selciati confusi e velati
cani pazzi,
nani trangugitori, sbronzi navigatori e sottili giullari,
aerostati giganti,
arabi venturosi,
carotidi nuotatori…
ma perso nel mare io
ancora so piacere
ai miei rimorsi lacrimosi.
Eugenio Panòrm