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Monti, primo rione di Roma, trae probabilmente il suo nome dai rilievi che, ancor più aspri di oggi, ne caratterizzavano la superficie, comprensiva dei colli Esquilino e Viminale, di parte dei colli Quirinale e Celio, ed estesa sugli attuali rioni Castro Pretorio ed Esquilino. Indicative in questo senso le varie ipotesi sulle sommità (tre monti verdi di tre cime su sfondo d’argento) che appaiono nello stemma: se per alcuni queste rappresenterebbero i colli Esquilino, Viminale e Celio, compresi nell’originale estensione del rione, per altri i monti sarebbero addirittura sei, comprendendo anche Cispio, Oppio e Fagutale, a ricordare tutti e sei i colli che insediano il rione. Per altri ancora ad essere raffigurati sono in realtà tre piccoli rilievi: il Laziale, dove si trova la chiesa dei SS. Domenico e Sisto al Largo Angelicum; il Nuziale che lo fronteggia (l’attuale villa Aldobrandini); il Salutare, ovvero il giardino Colonna.Il Rione, il primo ed un tempo il più esteso di Roma, si sviluppa oggi su una superficie di 1.677.501 mq, delimitata da un perimetro assai articolato: il Foro Traiano, via Magnanapoli, via Quattro Novembre, via XXIV Maggio, piazza del Quirinale, via del Quirinale, via delle Quattro Fontane, Via Agostino De Pretis, piazza del Viminale, piazza dell'Esquilino, via dell'Esquilino, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, piazza di San Giovanni in Laterano, Mura urbane, Porta Metronia, piazza di Porta Metronia, via della Navicella, via di Santo Stefano Rotondo, via di San Giovanni, piazza del Colosseo, via dei Fori imperiali, piazza della Madonna di Loreto e ancora Foro Traiano.Già dal Medioevo gli abitanti di Monti, i monticiani, svilupparono una loro forte identità , tant’è che il loro dialetto era lievemente diverso da quello degli altri rioni. Leggendaria la rivalità con gli abitanti di un altro rione dalla forte identità , Trastevere, che spesso nel XIV secolo si concretizzava in cruenti scontri. I due rioni sono sempre stati considerati i più importanti della città , e caporioni e bulli erano in costante rivalità , per dimostrare non tanto la loro forza personale, quanto la superiorità del rione stesso. In quest’ambito famosa era la sassaiola al campo vaccino (Foro romano), ovvero gli appuntamenti dati all’alba dietro una chiesa per stabilire a colpi di coltello, e alla presenza dei rispettivi padrini, chi fosse il bullo più forte del rione, e quindi il leader carismatico di Roma: sia la popolazione di Monti che quella di Trastevere sostenevano infatti di discendere direttamente degli antichi romani.Era inoltre credenza popolare quella di ritenere di trovare a Monti e a Trastevere i caratteri genuini del popolo romano, sia maschile che femminile: in questi due rioni si potevano vedere gli uomini più forti e più gagliardi, ma anche le donne più belle di Roma. Tuttavia si evitavano i matrimoni tra la popolazione dei due rioni, in quanto la scelta andava fatta nel proprio rione.Ora invece se’ volemo tutti bbene.