About Me
TRACCE
L’abbraccio del silenzio, come una carezza calda, colma i sensi, spazi immensi, schiarendo caliginose realtà , accecate, talvolta, dalla luce che, con il suo gioco d’ombre, falsa. E’ l’oscura quiete, ora, a donare respiro. Vita. La cognizione del tempo, così cristallizzata, pare impedisca il filtrare di percezioni disperdendo i più roventi e rossi tramonti pronti ogni giorno a sciogliersi tra le dune color oro, come il mendace occhio osserva. Ed invece è nella notte inoltrata che si rende limpido l’eterno tranello: morbide e assetate distese desertiche brulicano di vita, sciolgono le briglie alle illusioni caricandosi di quella veemenza materica, unica prova tangibile dell’essenza del reale. Oltre la veste visiva, si stabilisce il contatto primordiale dove massa e “non colore†sostanziano la catarsi dello spirito. Un lavacro che fa del deserto un’anima multiforme e intensa, al pari della prospettiva abissale dell’oceano, chiara prefigura del ventre materno, sanguigno e verace. Un istante. L’incrocio dei sensi basta a far scaturire il cammino dell’uomo nella dimensione interiore, immobile, che scaccia il vuoto e scopre la vera luce, quella della mente, libera da ogni condizionamento e forma, pronta a sperimentare lo spazio vitale. La metafora del bisogno di conoscenza, la stessa che ha spinto Ulisse verso mari sconosciuti, è, attraverso l’espediente del deserto, immagine che trova linfa nella realtà .
“Spesso, quando tutto sembra spegnersi lentamente, come le luci di una città stanca, si svela nell’anima un immenso baratro, forse un uscio, nel quale si disperdono angosce, preoccupazioni, dubbi. Il tutto e il niente di una vita che passa veloce.
È una vita, questa, difficile da inseguire. Eterna è la lotta: tra il bene – male, ma l’uomo non è altro che una barca in mezzo al mare. Solo senza nessuna costa dove approdare, nessuna rotta da inseguire, eppure è libero nella profonda distesa del suo sguardo che cela “la Via, la Verità , la Vitaâ€.