FRANCIS BACON- "Quest'uomo che torna a casa o nella sua camera d'albergo, che accende la luce, abbassa la tenda, barcolla sotto l'influenza dell'alcol, piscia, perde la testa, accende e spegne il televisore, si siede, cerca di riflettere, si fa un bagno, vomita, caca e scopa, è il pittore, è chiunque, che sta esistendo un giorno in più per morire. Ha luogo per il nulla, è il luogotenente del nulla. Noi siamo nell'arena dove si persegue la propria vita su diversi piani. E' uno zoccolo in movimento, una ruota, una rotativa. Una corrida, se volete, benchè l'immagine sia troppo di folclore. Gli schermi qui sono tutti ingannevoli; le pareti, i pavimenti, le porte o i letti anche. Avete diritto ad una allucinazione permanente, alla vertigine costante, eppure niente ruota, il pensiero è chiaro come il cristallo. Nessuna soluzione? No, oppure la sparizione."TOM ROBBINS-"Con indosso una toga di velluto giallo stretta alla vita da scarabei verdi, una ghirlanda di iris giapponesi azzurri al collo, il ciangottante bebè assicurato con cinghie sul dorso, Amanda filava attraverso i prati sulla sua motocicletta, in cerca di lepidotteri rari. In un tardo pomeriggio di primavera s'imbatté in una piccola banda di zingari accampati sotto un salice. Sospettando che fossero esperti in arti del genere, Amanda domandò: "Non mi rivelereste qualcosa della natura del mio vero essere?" "Che cosa farai in cambio per noi?" domandarono gli zingari. Amanda abbassò le lunghe ciglia e sorrise dolcemente. "Vi farò un pompino." Accettarono. Dopo che lei ebbe soddisfatto ben bene i quattro uomini e le due ragazze, gli zingari dissero ad Amanda: "Tu sei per natura una donna molto curiosa", e la rimandarono per la sua strada.