Piazza della Libertà Bagnacavallo
Nel cuore e oltre il ponte nuovo di Sydney, in Australia, c'è una collina che si chiama Kiribilli e lì c'è un vecchio "locale" che si chiama come il colle ove è ubicato. "CHIRIBILLI" è un bar, una trattoria, una balera.
E' un "posto" dove gli avventori hanno tutte le età , tutte le culture e le religioni, dove ognuno si veste a modo suo: chi in abito da sera, chi in jeans, chi in pantaloni corti.
Tutti riescono però a "fare cose" con tutti.
Non è raro trovare un attempato signore con i pantaloni "bermuda" e fiorati che balla con un'avvenente trentenne in abito da sera. Così come capita spesso osservare coppie ultra-sessantenni avvinghiate in tenere effusioni quasi fossero adolescenti alle prime passioni. Chi beve, chi balla, chi racconta strane storie, chi dipinge, quasi ognuno a modo suo si esprime. Semplicemente. Come sa, come può, come vuole. E' uno "spazio di libertà di costume".
Nel cuore della Romagna c'è un paese dal nome un po' strano. Un nome che deriva dalla salubrità delle sue acque paludose per i cavalli degli antichi romani: BAGNACAVALLO !
Nel centro storico di Bagnacavallo, di fronte ad una antica torre c'è il "CHIRIBILLI -Art Cafè".
Un Bar per le colazioni, gli aperitivi, i drink.
Un "salotto" letterario e musicale.
Un ristorante per i pranzi dal lunedì al venerdì e il gran buffet della Domenica pomeriggio.
Un'osteria nel senso più antico del termine.
Un luogo di performances artistiche e culturali.
Uno "spazio di libertà dell'espressione creativa"
L'arredo è tutto realizzato artigianalmente e appositamente creato per il "CHIRIBILLI" da alcuni dei più importanti designers artigiani, molti dei quali già famosi a livello internazionale, come Peppino Campanella, altri sono divenuti celebri tramite il "Chiribilli".
"CHIRIBILLI -Art Cafè", uno dei locali più fotografati in Italia e frequentemente è location per importanti servizi fotografici di moda per le riviste specializzate (Glamour, Vogue, ecc..).
"CHIRIBILLI -Art Cafè" è uno spazio per ritrovarsi con le arti e le culture, ma anche e soprattutto un luogo per "riavvicinare" le persone e i loro mondi, recuperando in forma innovativa la grande tradizione romagnola dell'ospitalità e del "trebbo".