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Benvenuti sul MySpace Non Ufficiale del Film Rivelazione di questa stagione cinematografica
" IL RABDOMANTE" di Fabrizio Cattani
Fatto da uno spettatore come voi...Non l'avete ancora visto? Cosa aspettate?
Foto di Antonio Moliterni, M. Norberth
IL FILM E LA SUA STORIA
Sullo sfondo di una terra assetata in cui la malavita ha il controllo dell’acqua, due destini si incrociano. Una storia forte e dolce, divertente e commovente. La storia di Harja e Felice, due deboli che, uniti nella loro solitudine di ultimi, riusciranno a cambiare i loro destini.
LA STORIA
Harja, una ragazza venticinquenne dell’est, in fuga dal malavitoso Cintanidd, boss indiscusso della mala pugliese nel business dell’acqua, trova rifugio in una masseria il cui proprietario è uno strano personaggio, Felice, un quarantenne schizofrenico che vive fuori dal tempo con il dono della rabdomanzia, la sola persona in grado di aiutare i contadini a scovare l’acqua. Il boss incarica Tonino l’esattore di trovare chi lo sta sfidando nell’aprire i pozzi d’acqua , e i fratelli Camardo di rintracciare Harja. Fra Felice e la giovane in fuga nasce un amore quasi fraterno, finché un giorno accade qualcosa che sembra minare la fiducia che lei aveva riposto in lui. Dopo diverse ricerche però sia i Camardo che Tonino vengono a sapere dove è la ragazza e chi è il rabdomante; Felice ed Harja dovranno decidere dei loro destini.
I PERSONAGGI
Il personaggio di Felice è stato scritto appositamente per Zullino, per lo stesso motivo i luoghi d’ambientazione della storia sono quelli della sua infanzia, Matera e i suo dintorni. Ad interpretare il personaggio femminile, Harja, è la giovane attrice ungherese Andrea Osvart, conosciuta e scelta subito per questo ruolo appena arrivata in Italia.
I LUOGHI
La prima volta che Cattani ha visto Matera è stato circa tre anni fa ed è quasi superfluo raccontare le sensazioni e le emozioni che una terra così unica e particolare può dare. I protagonisti de “Il Rabdomante†sono Felice, Harja e questo incredibile luogo, una terra brulla ed arida ma al contempo magica, affascinante e di indiscussa bellezza.
LA PRODUZIONE/The Coproducers
The Coproducers nasce dalla necessità di trovare una soluzione diversa alle non semplici condizioni del mercato cinematografico. In poche parole si tratta di un sistema di produzione che realizza prodotti audiovisivi in co-produzione fra tutti i partecipanti. Questi, in cambio del loro contributo finanziario, lavorativo o artistico, diventano proprietari di una quota di diritti del film. La differenza fondamentale consiste soprattutto nella eliminazione della figura del produttore, inteso quale proprietario unico dell’opera.
LE RIPRESE
Le settimane di ripresa sono state cinque e si sono svolte a MATERA. La squadra di “co-produttori†davvero motivata e con un grande livello artistico ha permesso che tutto si svolgesse come previsto. Anche l’aiuto delle persone incontrate, degli sponsor: Acqua Gaudianello Sonnino e Autolinee Marino e quello fondamentale delle istituzioni come il Comune, l’APT e la Provincia di Matera ,che in alcuni casi hanno sostenuto anche finanziariamente il film, ha svolto un ruolo decisivo, probabilmente senza di loro sarebbe stato difficile persino cominciare.
GLI AUTORI SUL FILM
“In un universo arido, secco, violento, lunare ma altrettanto affascinante e incantevole dell’Italia del Sud abbiamo deciso di muoverci e di seguire Felice, un personaggio che nonostante immerso nella polvere e nella violenza è e rimane un puro. Felice è un diverso, è un messia portatore di un dono: la rabdomanzia. Felice è l’unico che è ancora in grado di capire la terra e l’acqua. Una persona mite che ha la saggezza delle tradizioni. Un perdente che invece si ribellerà come fosse un elemento della natura, alle barbarie, alle violenze che germogliano intorno a lui perpetrate dal malavitoso Ninì Cintanidd.
Abbiamo voluto parlare della vita di persone come Felice ed Harja,due persone sole e sfortunate che si incontrano e che imparano a vivere in modo migliore. Persone diverse che vengono, da mondi geograficamente distanti, esposti fin da piccoli ad una violenza disumana e che nonostante questo sono in grado di trovare uno nell’altra la possibilità di sperare in qualcosa di diverso. Una speranza quindi che come un fiume carsico scompare a tratti, sembra asciutto, ma invece si prepara ad esplodere in superficie ancora più forte, violento e benefico di primaâ€.
IL RABDOMANTE
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