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About Me

Attrice autrice regista, nata a Firenze il 3/9/1969, è tra le poche allieve di Perla Peragallo, con la quale si è formata percependo immediatamente l’idea di un teatro che fosse fuori da quello convenzionale fatto di stereotipi. Dopo essersi diplomata ed avere affiancato Perla nell’insegnamento presso la sua scuola, ha scritto diretto e interpretato, dal ’95 ad oggi, fra letture, spettacoli e performances, circa una ventina di lavori.
Nel ’99 ha fondato con Roberto Latini Fortebraccio Teatro, Compagnia riconosciuta e finanziata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla quale è uscita dopo un anno.
Nel 2003 ha fondato con Salah Ibrahim l’Associazione culturale El Mastaba, per la musica popolare egiziana a Firenze e nel 2005 Testedastri/ Compagnia Ilaria Drago con la quale lavora attualmente.
I suoi ultimi lavori sono: Notturno branco, Dreamtime project (in collaborazione con il video-artista Alberto Tessore e col musicista compositore Roberto Laneri, e ispirato alla cultura aborigena australiana); Metavoice (con Roberto Laneri, una fusione di parola-armonici e didijeridoo); il concerto teatrale Giovanna d’Arco-appunti di viaggio, in tournée in tutta Italia e in Brasile, lavori questi che hanno inaugurato quella nuova forma di teatro-poetico-musicale che si sviluppa e definisce sempre più negli spettacoli Sogno 101, su Giacinto Sclesi con Roberto Laneri e il suo gruppo di canto armonico; La nave dei folli in collaborazione con il regista attore Marcello Sambati e l’artista praghese Mikulàs Rachlìk; Mariacane - cronaca di uno stupro, in collaborazione con il musicista compositore Marco Guidi e Nostri corpi-piccola performance d’amore, in collaborazione con Marco Guidi. Nel 2006 ha aperto lo spazio teatrale Il Mulino delle civette.
Come attrice e performer: dopo avere fatto parte della Compagnia Teatrale di Leo De Berardinis, ha collaborato e lavora con alcuni fra i migliori musicisti europei e con i poeti contemporanei più noti: Luigi Cinque, Roberto Laneri, Lello Voce, Paolo Fresu, Antonello Salis, Moni Ovadia, Nanni Balestrini, Jivan Gasparyan, Raiz, Sal Bonafede, Gianluca Ruggeri, Andrea Biondi.
Come autrice: oltre a diversi testi non pubblicati (uno fra gli altri è Figli-cristi finalista al Premio Oltreparola di Milano che ha debuttato all’Auditorium di Roma in forma di performace), ha pubblicato Estasìe (Editoria&Spettacolo), con prefazione di Dante Maffia, Antonio Cipriani e David Riondino: una raccolta di testi teatrali che comprende fra gli altri Mariacane monologo finalista al Premio Riccione per il Teatro 2005 e vincitore del Premio Elsa Morante per la letteratura 2006 (inediti). Ha pubblicato per Avagliano Editore il romanzo Dalla pelle al cielo (giugno2008).
E’ opinionista per il quotidiano Il Firenze
Vive e lavora a Vejano dove ha aperto lo spazio il mulino delle civette, sede delle sue attività culturali e con l’intento di: “…coltivare cultura! Coltivare cultura significa coltivare un futuro nella terra della propria memoria; significa non arrendersi alla schiavitù dell’omologazione e mantenere intatta la propria identità; significa opporsi alla mercificazione di ogni cosa, alla furia bruciante del consumo; significa sapere che la cultura non è solo qualcosa di elitario, bensì lo specchio e il racconto di cui tutti fanno parte…“; dove tiene laboratori, organizza seminari, performaces, spettacoli, mostre, ma anche shiatsu e costellazioni familiari.
Tiene laboratori teatrali il cui intento principale è quello di fare scoprire agli allievi la propria via poetica; perché “…teatro contemporaneo significa teatro che vive insieme ai suoi creatori, e porta sul palcoscenico l’essenza del proprio tempo. Perché la Storia di un paese la fa il suo popolo, con i suoi umori, gli stati d’animo, l’invenzione e la creatività e perché i grandi eventi futuri sono composti da centinaia di piccoli eventi quotidiani!...” E inoltre perché c’è necessità sempre più urgente di ritrovare quei valori umani obnubilati dalla crescente ignoranza, dalla violenza e dall’indifferenza che ci circondano e ci annichiliscono.
Porta in tournée Mariacane, uno spettacolo coraggioso che affronta il tema dello stupro (debutto aprile 2008 al Atelier Meta Teatro (Rm), in scena a Nola(NA), Poggio Moiano (RI) e al Teatro Palladium di Roma);
Presenta il suo nuovo romanzo Dalla pelle al cielo (AvaglianoEditore), diario di una dodicenne sulla violenza familiare.
ARTICOLO CENSURATO!
Questo articolo non è potuto uscire perché "troppo forte per il pubblico". Tratta i maniera forte, sì, ma poetica il difficile e terribile tema degli abusi sui bambini e le bambine inflitti dai preti pedofili.
E' mio dovere, morale prima di tutto ed umano pubblicarlo. Per dare quella voce che invece troppi bambini e bambine non posso avere; per loro, dunque, per amore delle piccole vite spezzate e per amore di giustizia. L'omertà è assassina. Non permette d'aiutare nessuno, né le vittime, né coloro che ritengo debbano essere assistiti e aiutati a recuperare una vita normale e non pericolosa per gli altri. Con tutto il rispetto per qualsiasi dolore.... che si tratti di gente comune o di preti!
Reato d'omertà
Che m’importa se da domani lo sgomento farà stare sveglio un bambino per tutte le sue notti a venire. Conta la mano, conta la mano che carezza! Che m’importa del tormento che preme il cuore di quel ragazzino e gli domanda se non gli sia entrato in corpo di nascosto un diavolo o qualche malattia o bestia schifa. Conta la voce, conta la voce docile di gatta che lo prende alla pancia e poi giù fino al pene vergine da addomesticare! Che m’importa se diventerà un cane, impaurito, solo, ritorto dalla vergogna, ché sicuramente la colpa è solo sua, ché sicuramente puttana lo era proprio da quando è venuto al mondo. Conta la voglia, conta la voglia bocca e lingua, coda di lucertola ballerina sulle distese fragili di un corpicino! Che m’importa se non avrà amore e neppure una faccia da riconoscersi al risveglio. Conta l’orgasmo, conta l’orgasmo che mi viene quando lo faccio inginocchiare, quando lo rendo una cosa da guardare mentre le manine si muovono a ritmo di piacere, le mie mutande calano alla caviglia! Conta l’odore, conta l’odore di pelle sudata piccola, mia prateria dove strusciarmi e scivolare, mia vocazione alla preghiera e poi alla strettoia dove entrare! Ma più d’ogni altra cosa conta il silenzio e la mia tunica protetta; conta la magia della mia casta divina, della famiglia sacra d’incenso ed ostie, e del mio Santo Padre, uomo Benedettissimo. Mi sento sereno e sarei proprio un santo se non fosse per il neo, per quest’inceppo di carne, chiodo sulla croce di tanti figli-Cristi!

My Interests

I'd like to meet:

I grandi uomini che hanno creduto e credono nell'umanità.
Quelli che sperano...
Quelli che hanno avuto il coraggio di tentare di mostrare una via...
Quelli che cercano d'essere "svegli"... e... i bambini che non ce la fanno... e i ladri e gli assassini e i disperati... e quelli che riescono a sorridere ancora davanti alle cose semplici... quelli che non mollano e si sentono parte del mondo e lo sentono loro, per custodirlo, per amarlo e non per consumarlo...

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Un viaggio di conoscenza di sé esige il coraggio di aprire porte anche su cose che non si vorrebbero vedere. Perdere l'immagine di sé, quella che tutti i giorni ci sembra l'unica cosa possibile da tenere in piedi, perdere l'immagine che ci siamo costruiti o che ci hanno costruito addosso, è la cosa più difficile e paurosa. Ma l'immagine non è il centro di sé... forse l'immagine che diamo a vedere agli altri non è sempre quella reale, non è reale...

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