Simone Perronace

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EPIDEMIA BACKSTAGE

Se c’è una cosa in cui a priori non credo è il rispondere alla domanda “chi sono”. Il rapporto, la percezione che ognuno di noi ha con l’immagine della propria persona riflessa è sempre qualcosa apparentemente poco chiaro, in costante mutazione nel tempo, è soltanto il nostro io interiore che dal suo abisso può dire con certezza chi siamo ma in quel caso sarebbe una cosa che riguarderebbe noi e basta. Credo che invece in questo momento si stia facendo riferimento al “chi sono” in rapporto al “con chi sono”. A quel punto potrei semplicemente provare a mettere sul tavolo da gioco alcuni modi di essere che mi porto dietro da una vita.
Tutto quello che faccio cerco di fondarlo sulla trasparenza, ho sempre cercato di essere lo stesso Simone in ogni ambito: famiglia, amici, colleghi, compagni di viaggio, estranei. Ho un’indole piuttosto testarda che mi porta spesso a scontrarmi con il perfezionismo, mi ritengo abbastanza narcisista ed egocentrico. Mi innamoro facilmente di tutte le persone che per un motivo o l’altro si ritrovano a percorrere un pezzo di strada con me, da loro pretendo solo sincerità; non ho mai creduto nei legami di sangue (escludendo naturalmente i miei genitori e mio fratello). È la mia famiglia il tesoro più grande che possiedo. Mi emoziono per poco. Mi spaventa l’ignoranza. Mi spiazza l’invidia. Non tollero nessun tipo di aborto. Credo in Dio. Mi piace scrutare il mondo dalle piccole cose. Adoro i gatti. Mi fanno ribrezzo le meduse. Ho paura di arrivare a 70 anni, guardarmi indietro e avere rimpianti. Non ho paura di morire. Ho il terrore della morte delle persone che mi stanno intorno. Amo l’acqua in tutte le sue forme. Amo scrivere (ma credo non sia questo il caso).

Roma, 1 feb 2008 – ore 23:54
L'amore... tutto ciò che fa scorrere e fluire la vita… e senti che cresce… che non fallisce… e non svanisce... ma cresce sempre più e stordisce... attimo dopo attimo... atomo dopo atomo... tutto diventa e sembra parte di un tutto che vivi all'improvviso e non credi che cotanta felicità possa essere tua davvero... come non avevi forse mai sperato e adesso sorprende, divora, abbaglia, strugge e non demorde... e forse non lo farà mai...
Buona giornata dolce Sim.
I.
a