"Purtroppo non avevo mai saputo dare una qualche forma alla mia vita; non mi ero mai voluto fermamente in un modo mio proprio e particolare, sia per non avere mai incontrato ostacoli che suscitassero in me la volontà di resistere e di affermarmi comunque davanti agli altri e a me stesso, sia per questo mio animo disposto a pensare e a sentire anche il contrario di ciò che poc'anzi pensava e sentiva, cioè a scomporre e a disgregare in me con assidue e spesso opposte riflessioni ogni formazione mentale e sentimentale; sia infine per la mia natura così inchinevole a cedere, ad abbandonarsi alla discrezione altrui, non tanto per debolezza, quanto per noncuranza e anticipata rassegnazione ai dispiaceri che me ne potessero venire"(Luigi Pirandello-Uno, nessuno e centomila). Io nasco a S. Benedetto del Tronto 27 anni fa, più precisamente il 9 marzo 1981. La mia infanzia e la mia adolescenza le ho completamente dedicate al gioco del calcio con risultati discreti, a tratti buoni. Poi quello che per me era solo un gioco è cambiato talmente tanto e talmente tanto in fretta che ora il solo pensiero di giocare (a volte anche solo vedere) una partita mi mette l'ansia. Ora che ho 27 anni ho capito che il calcio non fa per me, perlomeno "questo" calcio. E la cosa mi rode piano piano da dentro perché penso di essere un atleta(inteso come persona che ha sempre fatto sport) e l'atleta, in quanto tale, deve sentire il cuore che pompa. Sto cercando cose che mi impegnino in altro modo. Mi sono diplomato, laureato, fidanzato ed ora devo pensare al mio futuro. Anche la musica sta avendo il suo effetto. Soprattutto Mr. Joe Pass (al secolo Joseph Anthony Passalacqua)e la sua musica occupano sempre più i miei pensieri e mettono "a leva" (sotto sforzo, a dura prova) le mie mani sulla chitarra. Forse un po' troppo per essere un semplice svago, ma mi piace e finché reggo va bene tutto.
Negli ultimi mesi, giusto per avere un po' da fare durante la stesura della tesi...ho costruito con le mie mani 4 chitarre elettriche solid body. Un po' di martello, scalpello, raspa e carta vetrata penso mi abbiano fatto bene.
Una piccola curiosità : il trenino scelto come cursore è un ricordo della mia prima infanzia. Alla scuola materna tutti noi bambini avevamo un "simbolo" personale disegnato sul colletto del grembiulino. C'era chi aveva il gatto, l'ombrello, cappuccetto rosso, la luna...e io avevo il trenino. Ho voluto anche ricordare alcune scene di famosi film ed altri brevi filmati che, in un modo o nell'altro, hanno stimolato la mia curiosità e, in alcuni casi, influenzato il mio pensiero. Consiglio di fermarsi un minuto a riflettere sul concetto di relatività . Fisica a parte, credo che ogni cosa sia relativa al punto da cui la si osservi.
A breve altre cose che mi riguardano...
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