[Questo profilo non è gestito dall'autore ma dalla casa editrice Elliot Edizioni]
UN LAVORO SPORCO
Charlie Asher è contento, felice, appagato. Una bella moglie in attesa di un figlio. Un negozio di roba usata. Amici con i quali scambiare le solite quattro chiacchiere. Un’esistenza tranquilla. Quando l’adorata Rachel perde la vita mettendo alla luce la dolce Sophie, la situazione prende decisamente una brutta, bruttissima piega. Charlie, distrutto, inizia a vedere persone e oggetti che non dovrebbero esserci. Che non dovrebbero esistere. Un uomo altissimo color verde menta che appare e scompare a proprio piacimento. Enormi volumi usciti dal nulla che luccicano e si aprono su pagine dense di segreti sull’aldilà . Messaggi misteriosi conditi da teschi e ossa. Corvi spettrali che svolazzano in ogni dove. Conoscenti, amici o perfetti sconosciuti che cominciano a morire. I casi sono due: o Charlie sta impazzendo o qualcosa, qualcuno l’ha scelto per una missione neppure troppo piacevole. Qualcuna, più precisamente, con tanto di falce e nero sudario vuole essere sostituita o a aiutata.
Ehi, è Un lavoro sporco, ma bisogna pur farlo…
L'AUTORE, CHRISTOPHER MOORE
Christopher Moore divide il suo tempo tra San Francisco e le Hawaii. Ha lavorato come commesso in un supermercato, portiere di notte, lattoniere, cameriere, aiuto fotografo di nera, assicuratore, piastrellista, vice cuoco e deejay prima di dedicarsi completamente alla scrittura. I suoi romanzi sono best-seller da primi posti della classifica in Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Germania e Giappone. Ha vinto numerosi premi letterari, tra cui il prestigioso Quill Award per ben due volte consecutive (di cui una proprio per Un lavoro sporco).
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Il sito personale
"Uno di quei libri che, a partire dall'incipit folgorante, ti catturano e ti accompagnano in un crescendo di emozioni... Su uno spunto fantasy che riecchegia i capolavori di Neil Gaiman, Moore innesta riflessioni filosofiche, pezzi di vita vissuta, un dolente poema dell'emarginazione, il fascino di una San Francisco divisa fra nuove elite e vecchi hippies... Gaiman, pagina dopo pagina, si trova a convivere con Woody Allen, con Chuck Palahniuk, con echi di Swift e Stern. Strada facendo, non perde occasione per sfoggiare un sano sarcasmo indirizzato ai luoghi comuni dell'America di oggi: dall'ossessione per il fumo alla correttezza politica, dall'orgoglio razziale al puritanesimo"
(Giancarlo De Cataldo, autore di Romanzo criminale)
“Riesce a strappare una risata in situazioni da brividi e viceversa. Fenomenaleâ€
(The Washington Post)
“Più di Neil Gaiman, più di Kurt Vonnegut, più di Tom Robbins: un autore sulla bocca dei milioni di amanti dei buoni libriâ€
(San Francisco Chronicle)
“Un uomo dall’umorismo malato, nel miglior senso della parola!â€
(Nicholas Sparks, autore de Le parole che non ti ho detto)