Che cacchio, avevo scritto la mia mini biografia per i Diversed, ma vai a sapere dove l’ho cacciata!
Beh, nacqui nel lontano 12 novembre 1985: mia madre fu colta dalle contrazioni un lunedì sera, mentre il babbo guardavo il Processo del Lunedì e Mosca urlava come un pazzo. Dalla disperazione desiderai ardentemente di fuggire e riuscii a convincere la mamma che era il caso di andare all’ospedale per spararmi fuori il prima possibile. Alle 8.20 del martedì seguente venni alla luce, per la gioia dei miei genitori… che ancora non sospettavano il peggio.
L’asilo fu senz’altro un periodo felice, caratterizzato da giochi mascolini (e mi permetto di citare su tutti i Cavalieri dello Zodiaco, in cui io interpretavo sempre il Cigno d’Argento…) e dai primi sintomi della mia vocazione al canto. E li chiamerei sintomi, perché sedersi sulle scale a cantare le sigle dei cartoni animati è senz’altro un segnale di scarsa sanità mentale.
Alle elementari si è aggiunta al tutto (già di per sé preoccupante), una certa attitudine alla scrittura di racconti e poesie di varia natura, in particolare tendenti all’horror-fantasy. Ricordo ancora con un certo orgoglio che ho impiegato tre giorni a scrivere un tema in cui avrei dovuto immaginare un viaggio: il risultato fu una gita scolastica in Transilvania, tra vampiri e lupi mannari, il cui finale smentiva clamorosamente la morte di Dracula, definendola una trovata di egli stesso per essere lasciato in pace dagli ammazza-vampiri. E inoltre, sempre nel periodo del primo decennio di vita, il primo, vero, grandissimo amore: i Queen. Il primo gruppo che ho amato, grazie alle cassette copiate che avevo trovato tra le cose della mamma. Dal papà invece, ereditavo piano piano la passione per lo sport, calcio e pallavolo su tutti. La pallavolo è stata il mio secondo grande amore, che mi ha accompagnata per otto lunghi anni.
Ora… cosa ricordo delle medie? L’ispirazione artistica in pausa. Già , nel coro della scuola la mia voce non fu abbastanza apprezzata per parti da solista. Però ho canticchiato nel coretto alle recite scolastiche. Anche perché di recitare non se ne parlava proprio! Salire sul palco e snocciolare pagine di roba imparata a memoria? Troppo terrore. Però l’ultimo anno ho suonato da solista e pure male il… come si chiamava? Ah sì, il glockenspiel.
A prescindere da queste subliminali esperienze musicali, mi imbattei in un gruppo che mi fulminò letteralmente: gli Oasis. Non posso non citarli e non ringraziarli per avermi accompagnata negli anni dell’adolescenza. E ben oltre, devo ammettere.
E ora, ladies and gents, eccoci al periodo più succoso della mia vita (il periodo più succoso della mia vita finora! Come mi ricorda saggiamente Homer Simpson): il liceo scientifico!
Non che ricordi con particolare commozione le ore passate a studiare (o farmi i gran zzzzi miei facendo finta di studiare), le interrogazioni di chimica e astronomia che finivano con due risate e un bel 4, o i compiti di matematica targati comunque da un bel 4, ma senza le risate. Ma ricordo le mie innumerevoli cotte, gli ormoni in festa e la scoperta della mia anima dark. Essì. Alle superiori ero una darkettona, metallara fin sull’osso. E come poteva non esserci un grande amore? Anzi, due in realtà : i Metallica e Marilyn Manson. Stendiamo un velo pietoso sul secondo (non vi dirò mai e poi mai che lo ascolto ancora e che mi piace anche un sacco), e soffermiamoci un attimino sul primo, poiché i ‘Tallica sono ancora uno dei miei gruppi preferitissimi e James Hetfield è ancora uno dei miei sogni erotici più gettonati. Porco can, sta bio non finirà mai!
Va segnalato però, che proprio nell’era dark iniziò la mia carriera (ahahahah) di cantante, con i Density (che saluto, ciao!). Purtroppo non durò a lungo, ma va ben cusì!
Col liceo, dal quale uscii non esattamente in maniera brillante, finisce la darkitudine e inizia un’epoca colorata e segnata da un altro grandissimo amore: i musical. Il tutto inizia con la visione casuale di Notre-Dame de Paris in tv. Letteralmente folgorata, decido di andarlo a vedere dal vivo… ed è stato l’inizio della fine. Il tutto però mi ha portata a fondare il fans club di Attilio Fontana (del quale vi invito a visitare il myspace) e a diventare accanita supporter di Enrico D’Amore, entrambi sul palco nel musical Tosca Amore Disperato di Lucio Dalla.
E così decisi di intraprendere anche la strada della recitazione. Con una prima compagnia teatrale (la Piccola Compagnia dei Teatranti Viola), ho interpretato il ruolo di Elena in un adattamento del Sogno di una Notte di Mezza Estate di Shakespeare e Polly Peachum nell’Opera Da Tre Soldi di Bertold Brecht. Per vari motivi la compagnia si è disgregata, ma nel 2006 io e altre 2 componenti decidiamo di formare una nuova compagnia autogestita, chiamata IL-Gruppo Teatrale, con il quale abbiamo messo in scena Il Fantasma di Canterville di Oscar Wilde, in cui interpretavo il ruolo di Lucretia Otis.
Tranquilli, siamo quasi alla fine… c’è solo da aggiungere che nel contempo ho ripreso a scrivere innumerevoli poesie, innumerevoli racconti e presunti romanzi che per altro sono ancora tutti a metà , ma ho in previsione di terminarli prima di essere vecchia e decadente. Insomma, se divento famosa voglio essere almeno presentabile per la tivvù.
Che ho intrapreso la carriera universitaria, scegliendo di studiare Lettere e cercando di laurearmi entro marzo 2008, scrivendo la tesi su Notre-Dame de Paris.
Ah, e c’è anche da aggiungere che ho iniziato a suonare il violino nel febbraio del 2007. Non che abbia il desiderio di diventare una grande violinista, ma volevo imparare quel che basta se per caso faccio la fame; posso sempre aggiungermi ai suonatori fissi davanti alla sede della Facoltà di Lettere di Ca’ Foscari.
Vabbè, l’ho fatto apposta di tenervi per ultimi! Insomma, l’esperienza che sta riempiendo maggiormente la mia vita in questo momento, è il ritorno della mia attitudine al canto.
Nel novembre del 2006 infatti, ricevetti una misteriosa mail, in cui un chitarrista rispondente al nome di Nicolò mi proponeva di fare qualche prova con un gruppo, pensando di fare cover di Evanescence, Lacuna Coil, Nightwish e cose del genere. La proposta mi attirava assai, poiché desideravo da lungo tempo provare l’ebbrezza di salire su un palco e cantare. Ma sì, accetto! Mi son detta. E così mi apprestai a conoscere Marco e Denis, altri due futuri componenti del gruppo, i quali mi misero subito alla prova e decisero di affidarmi il ruolo di cantante, con mia immensa gioia. Ma sentivamo che il gruppo non era completo e da qui la decisione di convocare un tastierista, che fu preso immediatamente nel gruppo, sia per il feeling nato seduta stante, sia per le sue notevoli capacità . Nacquero così i Diversed, il cui nome indica la varietà di generi musicali da cui proviene ogni componente.
Una volta completi, si è deciso di far sul serio, e di iniziare a suonare in giro e perché no, iniziare pian piano a fare cosine nostre! E concludo qua, che xé tardi e g’ho sono. Vi consiglio caldamente di visitare il myspace dei Diversed.
Se mai scriverò un libro, lo aggiungo alla bio, giuro.
Chiudo ringraziando amici e amiche presenti e non sul myspace. Vi ringrazio perché mi sopportate e supportate, mi rompete le palle e vi fate rompere le palle, mi volete bene e vi fate volere bene.
Bon, è finito sul serio.
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