La forte passione per la musica e il radicamento territoriale nei Monti Lepini , luoghi ricchi di tradizioni autentiche e protagonisti di una “storia popolare†millenaria, spingono Anna Maria Giorgi e Mauro D’ Addia a creare nel marzo 2006 il gruppo Canusìa . Inizialmente un duo, i Canusìa eseguivano brani tratti dalla tradizione popolare italiana ma ben presto rivolgevano l’attenzione alle proprie radici lepine riscoprendo l’immenso patrimonio tradizionale che paesi, come Sezze , Roccagorga ed altri disponevano. Attraverso l’ascolto delle canzoni raccolte ed edite da Graziella di Prospero e l’ascolto dei canti e dei racconti ripresi direttamente dagli abitanti dell’area Lepina , i Canusìa hanno trovato lo spunto e la motivazione di ricercare e approfondire la conoscenza di un mondo che stava scomparendo, fatto di canti, danze, racconti, proverbi, costumi e soprattutto di un’intensa umanità Il lavoro svolto dal gruppo consiste nella raccolta di forme musicali tratte direttamente dalla trasmissione orale, e dalla riproposizione di brani gia editi da studiosi e ricercatori nel campo, con una particolare attenzione al lavoro svolto da Graziella di Prospero. I Canusìa eseguono diversi tipi di repertorio adattandosi a contesti diversi: dalle feste popolari alle atmosfere più intime di piccoli locali. Il repertorio proposto comprende brani della tradizionale laziale ovvero stornelli, serenate, canti a longo e saltarelli e canzoni di Roma , rifacendosi in particolare al lavoro e allo stile della cantante romana Gabriella Ferri . Il gruppo ha avviato, inoltre, ricerche in altri ambiti della tradizione, ovvero la ricostruzione dei costumi e vestiti d'epoca e la riproposizione delle danze popolari con particolare riferimento al Lazio meridionale. Lo studio e la ricerca nell’ambito delle tradizioni e della storia lepina e pontina ha dato ai Canusìa lo spunto per attivare sperimentazioni di teatro popolare che ha portato alla creazione di uno spettacolo intitolato “La vera storia della bella Ninfa†.
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