Tutto è nato dall’incontro di tre giovani ruspanti ragazzi, Davide (Voce, chitarra acustica/elettrica), Stefano (chitarra elettrica), Marco (chitarra elettrica) che incontrandosi tra i corridoi della scuola civica di Cernusco S/N (Mi), iniziano a conoscersi nell’estate del 2004.
(aneddoto: Davide, la prima persona che incontra il primo giorno di scuola è proprio Marco e successivamente Stefano, quando si dice guarda caso)
I tre s’incontrano a tempo perso in sala prove, senza bassista e batterista, per il semplice piacere di suonare insieme e sparare stronzate, ma con la voglia di creare un gruppo e far sentire alla gente le proprie idee, le proprie sensazioni.
Manca l’elemento principale però: la sezione ritmica.
Per una serie d’eventi fortuiti, i tre incontrano, il bassista Matteo, uno studente che con i suoi modi garbati, umili riesce da subito ad integrarsi e Giuseppe (detto Pè), un personaggio apparentemente schivo e introverso, ma con il cuore grande, la voglia di fare e soprattutto con la preparazione musicale sopra la media che apporta da subito al gruppo ossigeno puro e idee brillanti.
Verso la fine del 2004 la formazione è così completata, e i ragazzi decidono di utilizzare le iniziali dei propri nomi per dare il nome al gruppo ( l’accento è dato da Pè, che ha portato in tutti sensi l’accento al gruppo, un po’ come un fantasista in una squadra di calcio).
I Madastè da tre anni a questa parte cercano in tutti i modi di raccontare nei loro testi, la vita fatta d’esperienze, delusioni ma anche rivincite e soprattutto guardano al futuro con ottimismo e voglia di vincere.
Gli arrangiamenti sono curati dal solenne maestro Simone Rozza (maestro di chitarra alla scuola civica di Cernusco S/N) che pazientemente cerca di trasmettere le sue maestose conoscenze musicali ai ragazzi per creare musiche, non solo orecchiabili, ma soprattutto diverse dal solito dilagante e stancante commerciale.
I Madastè continuano e continueranno a raccontarsi sempre e solo in modo genuino, senza spavalderia, sperando un giorno di essere ascoltati da un pubblico, che si accorga della sincerità e purezza della loro musica.
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