E se la musica italiana non fosse solo Sanremo? C'è vita oltre gli acuti della Tatangelo e le sere nere di Tiziano Ferro?
Italiani! Cinque musicisti italiani hanno deciso di salvare il pop della nostra amata patria con il divertimento ed il sorriso: sono giovani, sono belli, nonsono ricchi ma lo diventeranno... sono i Magenta!
Angelo, 26 anni, cantante e sexyphonista. E' il frontman designato del progetto Magenta, e non ci vuol molto a capire perché: sguardo magnetico, charme davendere, voce calda ed un sax che sa emozionare (specie quando è riposto nella custodia). I Magenta sono una band di pop italiano anche grazie alla suapeculiare propensione a sbagliare la pronuncia di ogni singola parola inglese. E' anche un medico molto stimato, visto che non si registrano decessi tra isuoi pazienti. Per ora.
Carlo, 29 anni, accarezzatore di tasti bianconeri e grillo parlante. E' l'uomo che sin dall'inizio sta pazientemente dietro le quinte dei Magenta, ancheperché è troppo basso per riuscire a starci davanti: guarda sempre al futuro, anche troppo visto che sta già pensando al greatest hits e si lamenta perchéAndy Partridge non vuole partecipare all'ormai prossimo Magenta Tribute. Gli altri lo tengono nella band perché, grazie alla sua voce da quattordicenne incalore, risparmiano sulle coriste.
Dario, 25 anni, bacchettatore di timpani e metronomo umano. E' stato coinvolto nei Magenta a causa di un ingente debito di gioco, ma la forza del progetto (ahem) è stata tale da renderlo subito attivo e partecipe. La sua arte si esprime in parti uguali sui tom ed al banco mixer, da cui modifica i brani talmente bene da farli sembrare di un'altra band (una che suona bene, insomma). Riesce a suonare un ventisette sedicesimi con una mano sola, ma tiene il Live In Paris della Pausini sotto il cuscino. E non se ne pente.
Francesco, 34 anni, bass slapper & soul brother. E' l'anziano della band, ma le marcette che improvvisa sul palco garantiscono per la sua scioltezzamuscolare. E' sociologo, scrittore, cantante: praticamente per averlo alle prove gli altri Magenta devono prenotarlo tre settimane prima. Non è raro chedurante le registrazioni intrecci con Carlo argute discussioni filosofiche, finché non vengono entrambi chiusi nello stanzino delle scope. Qualcuno lo hasentito cantare l'intero album The Miracle a cappella, con tanto di assoli.
Federico, 26 anni, titillatore di corde ed uomo ubiquo. Era la tessera mancante del puzzle-Magenta, ma oggi il suo sound caldo rende meno solitarie le nostre notti raminghe. In un solo giorno è riuscito a registrare due dischi neomelodici, fare cinque apparizioni su cinque diversi palchi, seguire un clinic di Ralph Towner e ideare tre formazioni avant-jazz: in quanto virtualmente onnipresente, quindi, potrebbe benissimo essere Dio. La sua equazione secondo cui "I Can See Your House From Here = pop da classifica" lascia ancora interdetti, ma le grandi verità richiedono tempo per essere comprese.