Sasà Sorace

Comincia a suonare il pianoforte costretto con la forza dai genitori alla tenera età di otto anni o giù di lì. Le maestre di pianoforte gli fanno fare cose tristissime tipo il solfeggio sul Pozzoli e roba simile. A fine anno si fa il saggio, cioè lo vestono da idiota e gli fanno suonare eine kleine nacht musik davanti ai genitori e alle nonne, giustamente annoiatissime. Lui, costretto si adegua anche se odia il pianoforte. In compenso distrugge per l'eccessivo uso le cassette del padre: i Beatle soprattutto, i Pink Floyd, e tantissimo marciume vario anni '60 italiano. Sta quasi per decidere che la musica è una cosa troppo noiosa quando incontra sulla sua strada il videocorso di chitarra di Mussida. Almeno con le videocassette nessuno lo costringerà a fare il solfeggio e potrà mandare il nastro avanti direttamente a vedere come si fanno gli accordi. Compra una yamaha acustica (ancora in suo possesso) e comincia da autodidatta. Dopo qualche anno inizia a prendere lezioni prima da Francesco Spinosa, poi da Francesco la Barbera (rispettivamente un bluesman di pomigliano d'arco e un gran chitarrista sangiuseppese di cui avevo perso le tracce e che ho appena ritrovato su myspace dopo sette anni). Comincia ad appassionarsi alla chitarra elettrica e a farsi piacere i grandi chitarristi: Eric Clapton, Robben Ford, Mike Stern. Compra una merdosa Squier Stratocaster, e intanto suona senza continuità con un paio di gruppi studenteschi, terribili per bruttezza musicale e fisica dei suoi componenti. Per un anno, prima di trasferirsi all'università di Siena studia con Pietro Condorelli alla scuola Yamaha di Pomigliano e cerca di organizzare un trio di jazz con alcuni amici. Quando lascerà il gruppo, questo diventerà abbastanza conosciuto, girerà i locali jazz della campania e vincerà concorsi... Pazienza... Trasferito a Siena, visto che le lezioni al siena jazz costano quanto un affitto, continua a suonare da autodidatta ma smette con lo studio metodico che aveva avuto fino ad allora. Si appassiona alla musica popolare, e mette su un gruppo con cui suona alla Corte dei miracoli nel 2005 per un'iniziativa sulla pubblicizzazione dell'acqua e alla festa di economia. Si laurea in quell'anno e compra la sua prima chitarra buona: una Variax Acousti della Line Six. Nel 2006 è a Lisbona in Erasmus, dove suonicchia a qualche jam session ogni tanto al Catacumbas e al Tejo Bar. Nel 2007 comincia il progetto, tuttora in corso, di un gruppo di musica popolare-bossanova-funky con Roberto Massafra alla batteria, Gigi alla chitarra, Sabrina al Flauto, Dario Marino al basso ed Eleonora alla voce. Durante le vacanze di natale 2007 arriva la nuova chitarra, una semiacustica della ibanez gentilmente concessa da babbo natale. Iscritto finalmente dal novembre 2007 ai corsi del Siena Jazz con il maestro Roberto Nannetti, spera tanto di imparare a suonare come si deve... Intanto ci sta abbandonando il batterista, quindi chiunque ne conosca uno o voglia suonare con noi, si faccia vivo