Il Partido Latino è un progetto nato nel 2005 da un’idea di Marco Pacassoni (vibrafonista) e Matteo Pantaleoni (batterista).
Entrambi giovanissimi e provenienti da esperienze musicali molto diverse, il primo jazzista pluri-diplomato (studi classici e massimi voti al Berklee College of Music di Boston) ed il secondo tecnicamente dotatissimo ma con esperienze più legate al rock, s’incontrano sulla scia della passione per i ritmi latino americani, con l’idea di assimilarli e fonderli in un nuovo linguaggio musicale. Al duo si uniscono il bassista Lorenzo De Angeli, solista di razza con solide basi tecniche ed una lunga militanza in un gruppo cubano ed Enzo Bocciero, pianista, compositore e arrangiatore dalla formazione classica ma con esperienze che spaziano dal rock alla musica contemporanea.
I primi passi sono caratterizzati da arrangiamenti di classici latin come “ A Night in Tunisia†di D.Gillespie, “Armando’s Rhumba†e “Spain†di C. Corea ai quali si aggiungono brani originali come “Dancing†e “Simo†che lasciano intravedere quello che sarà il futuro sound del gruppo
Nel 2007 esce il primo album “Dancing†pubblicato dalla Philology Jazz Record che ben rende l’idea del potenziale tecnico del gruppo. Tutti gli elementi e le influenze musicali sono facilmente individuabili ma senza ancora fondersi in un’unica voce. L’album esce infatti sotto il nome di “Marco Pacassoni & Partido Latino†a sottolineare la leadership del vibrafonista che è sicuramente l’elemento più caratterizzante ed unificante del progetto.
Nell’estate del 2007 arrivano i primi riscontri di critica e di pubblico dopo una serie di concerti culminati dall’esibizione alla “Casa del Jazz†di Roma, dove il gruppo appare in cartellone con alcuni tra i massimi musicisti e gruppi jazz della scena internazionale.
Quello che appare subito evidente è il distacco dalla tradizionale struttura delle classiche latin-jazz band, tipicamente caratterizzata da un approccio “tema/soli/tema/finaleâ€. L’arrangiamento è l’elemento primario e trainante ed i “soli†sono si improvvisazione, ma all’interno di una solida struttura pre-definita.
Nell’inverno 2007-2008 il gruppo prosegue nella sua ricerca di una propria identità musicale ed abbandonati i “classici†si dedica alla composizione di nuovi brani. Ai ritmi latino-americani si aggiungono melodie ed armonie tipicamente occidentali ed è così che il termine “latino†esce dai confini geografici del Sudamerica per approdare, o ritornare per l’esattezza, sulle sponde del mediterraneo. E’ del febbraio 2008 la registrazione del nuovo album che agli inediti del disco precedente, “Dancing†e “Simoâ€, unisce sette nuovi brani inclusa una suite in tre parti “Latino-Italiano†che darà il nome all’album.
All’organico di base si unisce per l’occasione il trombettista cubano Amik Guerra, solista di fama internazionale, ed una delle leggende della storia del latin jazz: il percussionista Alex Acuña. Il disco registrato in pochi giorni in uno studio di Perugia sarà pubblicato alla fine del 2008 con una presentazione ufficiale alla quale parteciperanno anche gli ospiti internazionali che hanno contribuito a realizzarlo.
L’introduzione delle percussioni di Alex Acuña è il collante naturale per le nuove composizioni ed è quindi inevitabile che nella primavera del 2008 il Partido Latino integri nel suo organico un percussionista. La scelta cade su Marco Roveti, anch’egli giovanissimo e con studi classici e una lunga militanza in un famoso gruppo di latino-americano. A lui è quindi affidato il compito di non far rimpiangere Alex nel tour estivo 2008, al quale si unisce anche il trombettista Amik Guerra che parteciperà alle date più significative quali il “Sant’Elpidio Jazz Festival†ed il festival “Jazz by the Sea†di Fano, per citarne alcune.
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