About Me
KOBAYASHI:Il progetto KOBAYASHI nasce a Carrara (MS) nel novembre 2004.Chitarra, basso e batteria, ma anche due bassi e batteria,casiotone,microkorg,xilofono e theremin. Nel dicembre 2005 registrano per la Corasong (marchio di produzione e promozione legato a Contatto Radio Popolare Network) Infantili e crudeli Ep presso le Officine Meccaniche di Milano: è Tommaso Colliva a curarne la registrazione, il mixaggio e la produzione artistica, mentre il master viene affidato a Paolo Mauri. La veste grafica è curata da Fabio Tarantino, la copertina dall’artista Pax Paloscia.Da settembre 2006 e per buona parte del 2007 il gruppo è in tour di promozione e presentazione del cd,senza però rinunciare alla creazione di numerosi nuovi brani, costantemente in bilico tra nervose geometrie ed esplosion comunicativei.A fine 2007 registrano autonomamente il nuovo materiale, che darà forma al primo disco della band, mixato da Tommas Colliva all’OmniaB Studio di Milano, e masterizzato da Giovanni Versarial Nautilus, è in uscita, sempre per Corasong, il 3 settembre 2008
APUAMATER:APUAMATER Folk apuano dazzardo L' intento primo che anima la compagine degli Apuamater è quello di contribuire a creare unidea contemporanea di folk apuano, anche in considerazione del fatto che Carrara è priva di una tradizione musicale vera e propria. Il primo album "un cavatore, un partigiano, un vagabondo, un marinaio,"(Sanarecords 2005) è registrato con strumenti acustici in una soffitta con una trentina di "amici" di Davide Giromini tra cui Carlo Monni, les Anarchistes, Massimiliano Larocca, i Delsangre, Pardo Fornaciari e molti altri musicisti e attori tra Carrara e Firenze. Il disco è un viaggio che parte dalle cave di Carrara e i cavatori per narrare della resistenza sulle apuane, passando per il G8 di Genova e sfociare nel mare con Corto Maltese e l'affare Dreyfus. Folk, dunque; apuano, dal momento che i rappresentanti del gruppo vivono dislocati allombra dei monti che al territorio danno il nome; dazzardo, perché con la loro musica gli Apuamater tentano un difficile connubio dei generi più disparati, dal new folk russo ad uno sgangherato pseudo-jazz tutto nostrano. Nel 2006 arriva "Delirio e castigo"(Corasong 2006). I testi,ancora di Giromini e Rapisarda, sono inquiete riflessioni sullanima, la solitudine, lisolamento e la follia delluomo. I recitativi che fanno da filo conduttore sono della regista fiorentina Virginia Martini. Innumerevoli le citazioni e le interpretazioni personali: da Dostoievskij a Checov, da Shakespeare a Fenoglio, fino a Fellini, a Gianni Nebbiosi ed al suo brano E qualcuno poi disse, canzone conosciuta grazie all Amleto in foggiano dell attore-regista Gaetano Ventriglia, cantata da Marco Rovelli, inseparabile amico e compagno, il tutto a formare un vero e proprio concept album sulla pazzia e la solitaria condizione delluomo, con lo sfondo di un nuovo folk, psicologico e psichedelico, pur sempre acustico; insomma, folk apuano dazzardo. Nel 2008 Gli Apuamater diventano Cyberfolk e approdano a "2076:il ritorno di Kristo"(Corasong 2008). Una storia laica e fantastica di un Cristo che torna nel 2076 per liberare l'uomo dall'alienazione mediatica. Gli strumenti acusici degli Apuamater vengono "plastificati" dai Plug-in del computer in un intenso lavoro di Gabriele Dascoli, il bassista. Nel Cyberfolk etica ed estetica si fondono con sperimentazione e disgusto. Gli Apuamater hanno condiviso il palco con: Stormy-six,Ivan Della Mea,Yo-Yo Mundi,Claudio Lolli, Carlo Monni, Gang, Alessio Lega, Massimiliano Larocca, Del Sangre, Andrea Parodi ed un loro brano è stato rieseguito nel secondo album de Les anarchistes dagli stessi insieme al Parto delle nuvole pesanti. Discografia: Un cavatore, un partigiano, un vagabondo, un marinaio(2005 Sanarec) Delirio e Castigo(2006 Corasong) 2076:il ritorno di Kristo(2008 Corasong)