Member Since: 22/08/2007
Band Members: Sergio "Tamboo" Tamburelli
: voce, washboard
Maurizio "Gnola" Glielmo : chitarre elettriche, chitarra acustica, dobro, voce
Ivano Grasselli : bassi, 5 string banjo, chitarra acustica, voce
Furio Sollazzi : batteria, percussioni, effetti
NOTTURNO DELLE TRE..
CORRINA CORRINA
COCONUT
MESSIN’WITH THE KID
BESAME MUCHO
EVERY TIME YOU GO AWAYALLA REGISTRAZIONE DELL’ALBUM HANNO PARTECIPATO:
THE WILD HOWL’S BUNCH
ClaudiOne Pezzi, Claudioâ€Raska†Raschini, Nello Leandri, Marco Ferraris, Betti Verri, Tamboo, Furio e Ivano .........da lontano.THE CHOIR OF ST. MACADAM
Betti Verri & Ivano GrasselliI CORNETTI ALGIDIAndres Villani - SaxMax Paganin - TrombaFederico Cumar - Trombone
Roberto “ the Genius†Aglieri - Flauto e OrganettoVOCE RECITANTE
Rosa Maria Peralta Fernandez
UN RINGRAZIAMENTO PER L’AIUTO CON "Folsom prison blues" A:Gigi De Leonardis Sergio “Tamboo†Tamburelli Sergio Tamburelli, alias "Tamboo", è una delle poche piacevoli realtà musicali che la provincia di Pavia ha prodotto in questi ultimi venti anni. Nato (musicalmente) ed esploso tra il 1988 e l’89 con la Crazy Bus Band, raggiunge la maturità artistica nei primi anni ’90 con la Tamboo Crazy Band; è il periodo in cui resuscita le atmosfere dei Blues Brothers ma già , tra le pieghe del blues, fa capolino il fantasma di Fred Buscaglione. Sempre in quegli anni partecipa alla trasmissione di Rete 4 "Star 90". La propensione per lo spettacolo puro lo porta a previlegiare sempre più il fattore scenico senza però che ne risenta la qualità del lato musicale che si mantiene di ottimo livello grazie anche ai musicisti con cui collabora (prova ne sia che alcuni dei suoi "ex" sono stati scelti da orchestre come quella di Demo Morselli per il Maurizio Costanzo Show, o da quella di Sarabanda). Scintillante, irriverente, ironico, oltraggioso ed ammiccante, coinvolge il pubblico nei suoi shows e il pubblico risponde partecipando con entusiasmo e diventando, esso stesso, parte dello spettacolo. Abbandonato quasi completamente il blues per un revival degli anni ’50 di sapore cabarettistico, cambia nome alla band e nascono i Ticinum Playboys con una sostanziosa sezione di fiati; a questa formazione ne segue una ridotta, i Rustick Boys, quasi di transizione. Nel ’96 è tra i protagonisti di due altre trasmissione televisive: "Il Boom-I Favolosi Anni 50" e "Non Dimenticate Lo Spazzolino Da Denti", condotta da Fiorello. All’inizio del ’97 costituisce i Bonarda Wagon Boys, inventandosi una sorta di country-ska da cowboy lombardo. Nel 98 sbeffeggia Marylin Manson, Alice Kooper e Bela Lugosi con uno spettacolo dal titolo "Tanboo Horror Show" e con l’aiuto del gruppo (I Vampiri della Botte), di un vocoder e di alcuni trucchi da Carnevale si inventa un nuovo stile. Con la Tamboo All Star la musica si estende da strane riproposizioni di standard anni 40 alle canzonette degli anni 50 e 60, per sfiorare la disco degli anni 80 e i miti dei 90. Nell’autunno del 99 pubblica, in collaborazione con Scalopoli, il suo primo CD ufficiale "Tamblob" che contiene "Il Gattone Deluso", cantato in coppia con Nanni Svampa. Il Capodanno 2000 in piazza della Vittoria, a Pavia, lo vede protagonista di un grande concerto nel ruolo di "traghettatore" della città nel nuovo millennio. Dopo aver sciolto gli All Stars, nei primi mesi del 2001 Tamboo riappare con un nuovo gruppo: gli Hot Six. Questa volta lo stile tende decisamente allo swing. Nel gennaio 2002 chiama l’abile chitarrista jazz Riccardo Bianchi, il sassofonista Andrès Villani e il giovane percussionista Dario Tanghetti. Inizia così il progetto Tamboo Combo improntato sul recupero dello swing e del blues, senza però tralasciare le Jazz Song di casa nostra e i successi degli anni 50. Nel 2003, oltre al Tamboo Combo (la cui formazione è estremamente aperta e variabile), tiene in piedi altre due “situazioni†parallele: una di Heavy Blues con il gruppo dei Webs (nati dalle ceneri dei Fungus) e una nuova invenzione di “Roots Blues†semi-acustico che si concretizza nei Blooz Crackers con Furio Sollazzi alla batteria, Giacomo Lampugnani al basso e Maurizio “Gnola†Glielmo alla chitarra. Si esibisce poi con i SuperSaxMachineâ€, una sorta di Big Band che utilizza una sezione di 6 sassofoni, e varca i confini nazionali per una tournè in India, Marocco, Argentina e Uruguay, con la Pavia Jazz Orchestra con Mariano Nocito, Claudio Perelli, Achille Legnazzi, Andres Villani e Gianluca Di Ienno. Ultimamente si esibisce con i Swing Brother Swing con cui ha appena pubblicato un CD.. Con lui troviamo Pietro Bonelli e una serie variabile di fidati musicisti. Maurizio “Gnola†Glielmo Leader e fondatore della Gnola Blues Band band, il chitarrista/cantante Maurizio “Gnola†Glielmo è un musicista che può vantare lunghi e prestigiosi trascorsi nella scena blues italiana. Per anni a fianco di Fabio Treves, calca i palchi dei più rinomati festival blues italiani ed incide inoltre due album: "Treves 3" (1985) e "Sunday’s Blues" (1988 - quest’ultimo con la partecipazione di Chuck Leavell, già con Allman Brothers, Rolling Stones, Eric Clapton). Proprio da "Sunday’s Blues" è tratto il brano "Snow Town Blues" per il CD prodotto dal "Pistoia Blues" in occasione del 18° festival: Glielmo con la Treves Blues Band finisce così in un album al fianco di Muddy Waters, Bo Diddley, Buddy Guy, Joe Louis Walker, James Cotton, Billy Branch, Santana. Le partecipazioni come solista a produzioni altrui continuano: "Goin’ home" con la Rava Brothers Band; "On the good foot" con la Back in Blues Band; "Bisogno di Blues" con Dr. Faust. Profondo conoscitore dell’uso del dobro, si esprime con grande personalità con lo slide; questa sua abilità gli consente di essere invitato in qualità di session-man in studio per produzioni non prettamente blues, sconfinanti nella musica leggera e pop. Maurizio Glielmo dà così vita alla "Gnola Blues Band", che nasce ufficialmente nel 1989 con l’obbiettivo iniziale di ripercorrere gli itinerari più classici del blues. La band parte dalle interpretazioni degli standard sino a fondere gli elementi della tradizione in interessanti composizioni originali. La GBB è sostenuta dalla solida base ritmica costituita dalla coppia Cimaschi / Pelizzari, (rispettivamente basso e batteria) con l’apporto pianistico di Roger Mugnaini. Le collaborazioni con artisti internazionali (Dave Kelly, Bob Brunning, Maisha Grant e Zora Young) continuano e la prima produzione discografica "First step", del 1991, raccoglie lusinghiere recensioni dalla critica specializzata. Nel corso degli anni la band prende inoltre parte agli appuntamenti più importanti del genere sparsi per tutta la penisola (tra gli altri, nel ’90, la partecipazione al "Milano Blues Festival" con Jimmy Whiterspoon come ospite finale e le aperture dei concerti di Dirty Dozen Brass Band, Joe Ely, Herbie Goins e la serata di Robben Ford al festival "Bluesland 1999"). Da segnalare anche la partecipazione alla compilation del "Sestri Levante Blues & Soul Festival" con "Key to the Highway". Il secondo album: "Walkin’ through the shadows of the blues" pubblicato nel 1999 e distribuito dalla Blues Corner, contiene una sola cover e 13 brani originali. Dal 2003 sono gli accompagnatori ufficiali della blues vocalist americana Sandra Hall, protagonisti del blues festival svizzero a Badwalsse e troviamo anche Glielmo come session-man nell’ultimo album in studio di Davide Van De Sfroos, così come (con le debite proporzioni) ha suonato il dobro in una traccia dell’ultimo album dei Back To The Beatles. Ivano Grasselli Grasselli, musicista con alle spalle anni di esperienza, chitarrista e bassista di gusto personale e raffinato, ha fatto parte (ed è stato membro fondatore) della Long Horns band degli esordi. Coi Big Time ha iniziato a suonare la chitarra acustica ed elettrica, ma suonava il basso nelle precedenti formazioni (Long Horns band e Lorenzo Riccardi Band); a questi strumenti si è aggiunto anche il banjo. I Big Time si trasformano in Macadam, la nuova entità che presenta in concerto le composizioni originali di Grasselli come autore. I Macadam sono un gruppo eletroacustico che presenta (ormai) un repertorio composto in gran parte da composizioni originali di Ivano Grasselli; con lui ritroviamo Betty Verri (voce e chitarra) e Stefano Gianini alla batteria (loro tre formavano il nucleo della Lorenzo Riccardi Band). Maurizio Vitagliani si occupa di chitarre e mandolini, mentre Nicola Cioce (oltre a suonare chitarra e percussioni) rappresenta (insieme a Betty) una delle due voci principali del gruppo.Dopo mesi e mesi di lavoro (e di ripensamenti) hanno finalmente pubblicato il loro primo CD che porta semplicemente il loro nome: Macadam. Nell’album i Macadam mixano la loro precedente esperienza acustica con la ritrovata vena elettrica che ha caratterizzato gli ultimi concerti del gruppo.Ivano Grasselli si dimostra un nuovo autore interessante e il gruppo propone arrangiamenti originali. Nel 2006 ha partecipato (così come Tamburelli, Gnola e Sollazzi) al cd collettivo Spazio Blues. Furio Sollazzi Furio Sollazzi, architetto, scrittore, musicologo e musicista, ha scritto Rock Around Pavia (la prima Storia del Rock in Italia vista dalla prospettiva provinciale); oggi scrive articoli e recensioni per il mansile Strumenti Musicali, per il settimanale PassaParola Magazine e per la rivista on-line Miapavia.com. Ha iniziato a suonare nel 1966 con il gruppo dei Basilischi. E’ poi passato con Ivo e 5 della Fattoria, i Dreams, I Pat Pat e i Numi. Con i Numi incide l’album Alpha Ralpha Boulevard ed entra di diritto nella storia ufficiale del Rock italiano, riportato nelle sezioni dedicate a quella breve stagione che fù il Rock Progressivo. Agli inizi degli anni’ 70 suona con Lucio Dalla; poi si dedica alla chitarra e al folk, formando il Gruppo Aperto Folk. Torna alla sua prima passione e, con alcuni dei Numi, Bruno Sartori e Lulu Villani, La Corte dei Miracoli. Dopo alcune esperienze nel campo del Jazz, riscopre il Blues e forma, con Sartori, i Blues Anytime. Suona con Fabio Treves, Mauro Pagani e Memphis Slim. Il vecchio amore per i Beatles lo porta a formare i Back To The Beatles con cui incide tre CD (Rubber Songs, BeatleSconcerto e Nothing New) a loro nome e un collettivo (A Day In The Live At Abbey Road) registrato nei mitici studi di Abbey Road di Londra. Sempre con i Back partecipa alla trasmissione Help di Red Ronnie, replica il concerto sul tetto compiuto da i Beatles suonando sul tetto del Cinema Politeama nel centro di Pavia. Al Teatro Fraschini (per primi in Europa) si esibiscono in un concerto con una intera orchestra, riproponendo tutti i brani che i Beatles non avevano mai eseguito dal vivo. Viene ristampato in CD l’album dei Numi, seguito da un altro inedito, Storia di Zero. Parallelamente suona con Lorenzo Riccardi e in varie formazioni con Tamboo. Forma poi, in un altro progetto parallelo, i Fiocchi di Oliva con cui incide il cd Te Da Damm, contenente una serie di canzoni inedite di Giuseppe Brandolini (già autore per Bertoli) e lo dedica a Claudio Fiocchi, musicista stradellino scomparso da qualche anno. Organizza concerti, rassegne e festivals.
Influences: beatles
, rolling stones, beach boys, bob dylan, john mayall, mike bloomfield, b.b.king, johnny cash, elvis, tom waits, ry cooder, harry nilsson, allman brothers, the band, joni mitchell, peter gabriel, little feat, david bromberg, rickie lee jones, david byrne, ivano fossati, de andrè/pagani, fred buscaglione, renato carosone, louis armstrong, louis prima, paul simon, etc...... ma ce ne siamo dimenticati quando abbiamo cominciato a fare del "nostro".
Sounds Like: NO-ONE
Record Label: TGS
Type of Label: Indie