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BIOGRAFIA
Tommaso Lòstia nasce a Roma Il 17 Aprile 1983. Comincia ad ascoltare musica all’età di 7 anni, ascoltando tutto quello che rappresenta ciò che lo circonda. La musica rappresenta un’urgenza e come tale si concretizza all’età di 13 anni, attraverso l’acquisto della sua prima chitarra da 40.000 Lire.
Consuma la tastiera alla ricerca di quei suoni che lo circondano: facce difficili, note difficili. Di lì a pochi mesi comprerà una chitarra acustica e successivamente un’elettrica, cercando disperatamente il suono che rappresenti ciò che vede.
Comincia a suonare in una Band composta da tutti ragazzi della sua borgata, e dal 1997 al 2001 condivide con loro concerti, esperienze e momenti di pura crescita. Con questa formazione vince un concorso per Band emergenti nel 2000 a Stazione Birra, suona con Toni Esposito sul Palco del Tor di Valle Music Festival.
Nel frattempo i rapporti con gli altri sembrano incrinarsi: non tutti hanno le stesse priorità , mentre Tommaso comincia a capire che questa ricerca della propria essenza attraverso la musica lo impegnerà per il resto dei suoi giorni.
Dopo aver studiato per due anni la Chitarra Elettrica, decide di dotarsi di una preparazione eterea, cominciando a studiare la Chitarra Classica, la Teoria Musicale ed il Solfeggio. Abbandona il suo vecchio gruppo, cominciando a lavorare a quello che sarà il suo futuro: la sua professione.
Dopo due anni di studio furioso e disperato, riesce ad entrare nella Classe di Chitarra del Conservatorio “A. Casella†di L’Aquila al 6° Anno.
E’ il 2003: si apre una fase nuova fatta di scoperte, non sempre positive, e di confronti impagabili in quanto a maturazione musicale ed umana.
Nonostante un’adolescenza fortemente travagliata, non smette di credere nelle persone, e nell’assunto che la musica vada condivisa come ogni patrimonio dell’umanità : costi quel che costi.
Dopo una ricerca estenuante di musicisti e persone all’altezza dei suoi ideali, nell’estate del 2004 nascono gli Zetà .
Con Danilo Di Battista al Basso e Luigi Ferrara alla Batteria, si incammina verso quello che, alla fine, si rivelerà un percorso fallimentare quanto necessario. Nel 2006 registrano un EP omonimo di tre tracce che ottiene buone recensioni da Zines quali “Nerds Attack!â€, “SonicBandsâ€, “SoundScape†etc.
Gli Zetà , nella persona di Tommaso, entrano a far parte di Polyester, un’associazione culturale che promuove, sostiene e produce ogni tipo di manifestazione musicale sul territorio romano. Attravero Polyester il cantautore Romano si rende conto, con sommo sbigottimento, che le persone simili a lui esistono. Quelle persone che lui cercava da una vita ora avevano un nome ed una faccia, una salvezza per la sua povera anima intagliata da delusioni.
Ciononostante, gli equilibri tra Tommaso e gli altri due Zetà cominciano a scricchiolare. Tutto il mondo attorno a lui comincia a scricchiolare. All’improvviso tutto si fa nero, e Tommaso saluta tutto e tutti per un bel po’ di tempo. Il risveglio è lento ed impacciato, ma Tommaso ha imparato a discernere le situazioni ineluttabili da quelle recuperabili. Sente che il suo rapporto con gli Zetà è arrivato al capolinea, e lascia la band e tre anni della sua vita.
Polyester lo porta al Defrag, spazio sociale gestito da persone meravigliose, che lo arricchiranno di nuove competenze e passioni ma, soprattutto, di nuovi rapporti umani.
Alla fine il 2007 si rivela un anno sabbatico necessario, ma sfruttato al meglio. La voglia di suonare e di studiare finalmente ritorna a far parte delle sue pulsioni primarie, dopo mesi di angusta latitanza. E’ il momento di crescere, di diventare grandi: di affrontare la vita. Tommaso saluta Polyester ed il Defrag per dedicarsi interamente alla musica, per esprimersi ed affermarsi, definitivamente, attraverso il suo progetto solista. Tommaso fa pace con se stesso, con il suo passato, con quello che scoprirà essere il suo habitat naturale: la sua amatissima borgata. Torna in Conservatorio, dove frequenta il 9° anno, deciso a terminare fisiologicamente un percorso iniziato molto tempo fa: per se stesso e per la sua musica.
Dopo 12 date in soli 6 mesi in cui si propone con il suo “Live Acoustic Soloâ€, attraverso le quali condivide il palco con artisti del calibro di Filippo Gatti, Fumisterie, Cremisi, Honeybird & The Birdies, Jennifer Matthews passando per i “templi†dell’underground romano (Traffic, Sinister Noise, Defrag, Led Zep, Locanda Atlantide etc.), Tommaso viene anche selezionato per le semifinali del Project Art a L’Aquila, del Castelverde Rock Festival e del Live Music Festival. Tommaso sente di essere cresciuto abbastanza per allargare la famiglia e decide, quindi, di reclutare Daniele Dezi al Basso (Novae Season, etc.) e Raffaele Violante alla Batteria (Diuesse – DieciUnità Sonanti, etc.). Persone e musicisti che per il loro peso umano ed artistico all’interno del progetto meritano una loro identità : nasce così la One Eyed Jack’s Band. Dopo neanche un mese di prove, sono già sul palco a diffondere la propria identità .