Bengy

La vita si diverte a mettermi di fronte ogni prova, ogni gradino da salire sembra sempre più alto. Con la scopo di raggiungere la luce che intravedo accetto la sfida e combatto il mio round, e non mi soffermo ad un barlume che penetra da uno spiraglio,le briciole le lascio ai vermi,continuo imperterrito finchè i gradini che salgo si accorgeranno di essere loro continuamente calpestati e ignorati...

Nato e cresciuto nella periferia di Milano, un’ impatto molto duro per chi in quelle zone non ha affinità con la “strada”, ma che comunque ci si trova e deve viverci in un modo o nell’altro, spesso sono stato oggetto di angherie di ogni tipo,forse colpa della mia faccia, del mio carattere, ma soprattutto dell’ignoranza altrui.. un carattere buono ma in quelle zone si dice “lamba”. Un cammino duro iniziato all’elementari trovandomi a confronto con il peggio che il quartiere può offrire, i miei genitori erano sempre al lavoro, con poco tempo da dedicare a questi problemi, loro ne avevano altri più seri, l’unico consiglio che mi sentivo era la solita frase “frequenta altra gente!!”, il problema era che non li frequentavo… Vivevo li e li era la mia realtà c’era qualche amico con cui riuscivamo ad evadere, ma era possibile farlo solo stando in casa ore a cuocere il commodore 64 l’Amiga 500 e via…! Gli anni passano ma la vita è sempre quella fino al giorno che mi chiesi quanto ne valeva la pena ignorare tutto e abbassare sempre la testa e prenderle perché sei innocuo e non hai cugini che ti difendono… I tempi delle medie furono particolari, un vecchio e attuale amico,come un fratello, cominciò a chiamarmi Bengy un soprannome coniugato da un’affinità tra il mio cognome e quello di Benjamin Franklin (dire poca comunque) ma la sua fantasia è immensa e fantastica direi!! soprannome che si integrò in un periodo di evoluzione caratteriale assoluta, un periodo in cui la brocca era piena, il vulcano in eruzione, la miccia al termine, quelle che erano le mie paure e la mia timidezza si trasformarono in combustibile che alimentava la mia rabbia,verso quelle persone che sapevano solo rompere i coglioni. Una carica e grinta che ho cominciato a scaricare addosso a quegli individui che mi aspettavano fuori da scuola e/o nei bagni per fotterti con delle ragioni banalissime!!! Con lo stupore di tutti, tipo pugno di Mc fly in ritorno al futuro. Qualcuno cominciò a capire che quel terreno facile da calpestare era diventato un campo minato. Come un anatema fuori da scuola non avevo più nessuno che mi aspettava e nei bagni era tornato un piacere andarci, cominciai a girare per il quartiere come non avevo mai fatto a testa alta senza timori di confrontarmi con nessuno, notai un cambiamento radicale intorno a me, molta di quella gente,cugini compresi, cominciarono a rispettarmi cominciò un dialogo ed un rapporto, finendo a passarci serate al parco bere birra e…... Un cambiamento che comunque mi spinse ad uscire dal quadrilatero popolare, essendo amante della musica house la stessa mi spinse a frequentare gran parte dei locali del nord/centro italia, isole comprese, una musica che ha fatto da colonna sonora alla mia adolescenza, al contrario di tanti ero tipico nel piazzarmi dietro la consolle e analizzare l’epicentro della situazione. Proprio in quegli anni ebbi modo di conoscere tanta ma tanta gente dal dj a quello delle pulizie, dagl’organizzatori ai parcheggiatori, arricchendo il mio bagaglio di esperienze, grazie alle quali ho avuto modo di conoscere persone capaci di trasmettere idee e sensazioni. Esperienze che mi hanno fatto capire che solo una persona migliore ,in qualsiasi campo, può aiutarti a migliorare, chiunque crei qualcosa può migliorarti, chiunque sa sacrificarsi può migliorarti, il compito è solo quello di ascoltare,credere nei propri mezzi, esaltare le proprie qualità, e forse arriverà il giorno che qualcuno crederà in te dandoti la possibilità che hai sempre voluto, poi scendi in campo e te la giochi!! Non importa chi sono e da dove vengo e cosa faccio l’importante è cosa sono, RISPETTO e ONESTA’ sono gli ingranaggi principali per far girare il meccanismo della vita poi sta a noi lubrificarli e mantenerli.
BengY