Il martedì (un breve racconto scritto da me...)Sempre di martedì, cazzo, non capisco perché sempre in questo dannato giorno mi deve accadere questo strano evento cosmico che mi costringe a letto privo di forze. Dire “mi costringe a letto†poi sembra un eufemismo poiché se il mio corpo si accorge che è martedì mi pianta ovunque si trovi senza fare tanti complimenti, bastardo. L'evento è ancora più strano se deriva tutto dal fatto che se le mie orecchie o i miei occhi non si accorgono che è martedì non mi succede niente. Per esempio adesso sono steso senza forze ad un lato del mio frigorifero, in una posa alquanto strana (e scomoda devo dire), vicino al tavolo della cucina, alla sinistra del mobile dove tengo le pentole, proprio sotto alla colonna a cui ho appeso il calendario, oggi è martedì...
Stronzo io questa volta, come mi è venuto in mente di alzare la pagina per cambiare mese, ma che mi frega che mese è, che giorno è, tanto i giorni sono tutti uguali, tranne la domenica, sì perché in quel giorno si riposa Dio, io invece il martedì, ma non ci vedo una significativa somiglianza.
Cazzo proprio oggi che avevo un colloquio di lavoro...
E adesso che faccio? Domanda inutile quanto noiosa, se potessi fare qualcosa l'avrei già fatta, se non posso fare niente allora è inutile pensarci, sì belle parole ma che faccio?
I miei amici di solito mi aiutano, la maggior parte delle volte almeno, non tutti però, devo stare attento a chi confido questa mia, chiamiamola debolezza, una volta l'ho detto alla mia ex fidanzata. L'ho lasciata perché si trasferiva in Giappone e non credo nell'amore alle lunghe distanze, il mio cuore non ha mica le ali, e lei ogni martedì mattina mi telefonava per ricordarmelo.
Bastarda...
È come se il martedì fosse in qualche modo pervaso di un alone misterioso, quasi mistico, o è il mio cervello ad essersi foderato di una strana pulsione che associo ad un evento particolare della mia infanzia. Freud, con tutto il rispetto è un stronzo, ha detto tutto, ma poi vallo a cercare da solo quello che ti fa stare male.
Beh, non è che abbia molto da fare quindi una bella autoanalisi mi farà proprio bene. Dunque, perché voglio fare sesso con mia madre? Ma perché dovrei voler fare sesso con mia madre? La scena primaria della mia infanzia è... non me lo ricordo, l'infanzia mi colse impreparato, arrivò quando ero ancora piccolo e quindi non me lo ricordo. Al diavolo la psicanalisi, sembra una religione piuttosto che una scienza. Per una diagnosi medica non posso fare da solo, mi servirebbe un'anamnesi molto più accurata di quanto ne so io e sicuramente i leucociti bassi dipendono dal fatto che ho una malattia autoimmune, ma forse alcune puntate del dottor House non fanno di me un laureato in medicina, al diavolo anche il dottor House.
Mi rimane la spiegazione mistica, per un caso di ridondanza cosmica, la quale accade ovviamente una volta alla settimana la concentrazione di particelle composta di antimateria che viaggia indietro nel tempo presente negli spazi vuoti tra gli atomi che formano il mio corpo prende il sopravvento alla normale interazione cellulare svuotandomi di ogni forza. Datemi Focus e un punto di appoggio e annoierò tutto il mondo scientifico. Forse non ho semplicemente voglia di fare niente, neanche di pensare, quindi...Sono uno sceneggiatore, con tanto di laurea, quindi, se dovete realizzare un video musicale, un corto o un film, contattatemi a:
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