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I TUBI LUNGIMIRANTI

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I Tubi Lungimiranti: gruppo 'storico' che non riuscì, all'epoca dell'esordio adolescenziale, tra fine anni Sessanta e primi anni Settanta, a superare il livello della notorietà locale. Sono però tra quelli che, pur non avendo mai agguantato il successo vero, hanno lasciato comunque un segno nella memoria collettiva di appassionati, esperti e collezionisti. Il motivo sta in alcune peculiarità della band. I Tubi Lungimiranti erano un gruppo già all'epoca piuttosto anomalo e per alcuni aspetti precursore di atteggiamenti e sperimentalismi che avrebbero visto la luce e conosciuto uno straordinario sviluppo solo in anni successivi al loro scioglimento: si trattava infatti di una tipica garage-band, ma con curiosi sprazzi di intellettualismo e un originalissimo taglio ironico nell'approccio musicale, che appunto anticipava da un lato l'immediatezza 'grezza' del punk e dall'altro la ricerca di contaminazioni del progressive: una miscela micidiale. I Tubi, prodotti all'epoca da Pier Quinto Cariaggi e Lara Saint-Paul, diedero alle stampe per la CDI due 45 giri, oggi oggetto di culto e di accanita ricerca nel mercato del collezionismo. Il primo dei 45 giri conteneva tre composizioni originali, tra cui "Abbiamo paura dei topi", sorta di inno generazionale alla rovescia che, ancora a livello locale, ebbe all'epoca un notevole riscontro; il brano, non a caso, è stato ripubblicato nella serie "Quei favolosi Anni '60" di Red Ronnie (1968-12) e nella compilation "Per chi non conosce la libertà" della Reverendo Moon, ed è schedato tra le 3500 canzoni selezionate nel recentissimo "Grande Dizionario della canzone italiana" che Dario Salvatori ha curato per la Rizzoli (2006). Dopo la reunion del 1994, testimoniata dall'LP pubblicato dalla DestinationX, la formazione dei Tubi si è stabilizzata nel format classico due chitarre, basso, batteria (Umberto Bultrighini, Luca Filipponi, Egidio Filipponi, Giorgio Grassi). Per la loro proposta musicale, di cui è eloquente testimonianza il brano "Tregua", pubblicato nella compilation "Flying Blind" (Cassiopea/Sony Music, 2003) i Tubi stessi hanno coniato una duplice definizione: 'Transitional Beat', o 'Sorgivo Progressive'. Si tratta di una sperimentazione che cerca di 'catturare' e fotografare in un'istantanea - non statica, ma dinamica - lo spirito che animò la trasformazione della canzone rock nell'epoca del trapasso dal beat alle prime suggestioni progressive: cerca di riprodurre, insomma, il momento sorgivo e vitale di un progressive ancora in fieri e ancora lontano da sclerotizzazioni barocche e stereotipi virtuosistici della ben più nota fase successiva. Allo sperimentalismo 'sorgivo' musicale si aggiunge un inequivocabile spessore dei testi, nei quali sono messe a frutto le esperienze culturali e la formazione umanistica del compositore della band. La nuova produzione dei Tubi Lungimiranti ha richiamato già l'interesse dei media, come testimoniano le loro interviste e esibizioni a Radio Capital e al Notturno Italiano di RAI International, e un lungo servizio sul prestigioso mensile 'Raro!' (febbraio 2004). .......... P. S. UNA PRESENTAZIONE COSI' SERIA NON SAPPIAMO COME CI E' USCITA FUORI. SIAMO STRAVOLTI.

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Music:

Member Since: 11/08/2007
Band Members: Umberto Bultrighini (voce, chitarre, armonica, tastiere ma non gli piacciono) Egidio Filipponi (voce, basso) Luca Filipponi (voce, chitarre) Giorgio Grassi (voce, batteria, percussioni, asciugamano)
Influences: Rolling Stones, Beatles, Beach Boys, Who, Pink Floyd, Cream e Clapton, Equipe 84, Rokes, Joe Walsh, Animals, Hollies, Moody Blues, il fratello di Little Tony, il papà di Keith Richard, Joe Ely, Leonard Cohen, Bob Dylan, Kinks, Kings, Battisti ma non Mogol, Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi, Archiloco, Jorge Luis Borges, Balletto di Bronzo, Chuck Berry, Barrittas, Delirium, Mountain, Bad Company, Woody Allen
Record Label: Cassiopea
Type of Label: Major

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