R T

In una calda giornata di quei mitici anni Sessanta, nei pressi di San Francisco, RT fa la sua comparsa nel mondo. Trascorre l’infanzia libero e felice in una comune hippy, il padre lavora come tecnico del suono nei tanti concerti rock dell’epoca, fra cui Woodstock. Nei primi anni settanta la famiglia rientra in Europa e dopo un lungo girovagare per le maggiori capitali del vecchio continente, approda definitivamente a Brescia, in Italia. Il piccolo RT mostra subito il suo disagio in un paese che già gli va stretto. Tra vari problemi scolastici e guai giudiziari, iniziano i primi viaggi lisergici e le sperimentazioni musicali. Nel 1980, appena adolescente, forma il suo primo gruppo punk, “the scary monsters”, ma l’esperienza è disastrosa: le liti in sala prove si susseguono fino a diventare estremamente violente. Nel 1981, dopo un lungo soggiorno berlinese, forma un gruppo dark, gli U-Bahn, i quali raggiungono subito un buon successo di pubblico: le canzoni sono oscure e morbose e le performance intense ed eccessive. Famoso il concerto dove viene bruciata sul palco un’immagine del papa, anticipando di pochi anni il clamoroso gesto di Sinéad O'Connor. La sua posizione anticlericale e iconoclasta, chiaramente non facilita la sua carriera e così il gruppo si scioglie. Ritirato in un isolamento quasi monastico, dal 1985 al 1987 scrive e registra molte canzoni, raccolte successivamente nell'album “RT8587”. Dopo aver visitato diverse zone dell' Africa, inizia un intenso percorso artistico di matrice etnica e nel 1989 registra un nuovo lavoro, “instinctive music”, nel quale, oltre a strumenti tipici africani, suona anche vari oggetti e utensili di uso quotidiano.. Contemporaneamente alla creazione di musica per spettacoli teatrali, musica dance e con band occasionali, attraversa una ulteriore e prolifica fase creativa incentrata su pittura e fotografia. Nel 2001 registra “sotterranei”, nove pezzi torbidi e sinistri, dal sapore cinematografico.