Gli Odi et Amo nascono nel freddo di una stazione ferroviaria che ne ha viste tante. Hanno tratto il loro nome artistico dal celebre carmen di Caio Valerio Catullo. Odi et Amo. Ti odio e ti amo. Amano la musica, e odiano il convenzionalismo musicale.
Niente è più musicale della vita. Alti, bassi, Armonia allo stato puro. Il bello ed il brutto che si cercano, si discostano, si riallacciano. Ogni volta tentiamo di raccontare piccoli quadri della vita e di musicarli. Nelle loro plurime sfaccettature.
Dal 2004 agli inizi del 2008 si esibiscono in vari locali e manifestazioni del sud-est barese, con la formazione che vede partecipare al progetto sei musicisti castellanesi: il cantante e poeta Vito Indolfo, i tre “conservatoristi†Giuseppe Camicia (alle chitarre), Vito D’Elia (al clarinetto) e Daniele Camicia (alle tastiere), il bassista Paolo Ottomano e il batterista Giuseppe Pascale.
Il cammino che li ha uniti e gli ha permesso di crescere musicalmente (senza interruzioni), ha portato a un’evoluzione del genere del gruppo, sempre e rigorosamente “made in Italyâ€: dalle sonorità del primo periodo di stampo grunge, caratterizzate dall’alternanza di battute forti e maniacali con tempi lenti, a un sound decisamente più progressive anni ’70, ma interpretato in chiave più moderna, nel secondo periodo, in cui è cresciuta l’attenzione per i contrasti, le sfumature timbriche e le variazioni ritmiche. Nel 2007 registrano il loro primo CD omonimo, constante di sei brani originali (e al momento disponibile, purtroppo, solo su richiesta), che rappresenta una sintesi e una transizione fra i due stili.
Attualmente la band si riduce a cinque musicisti, a causa dell’abbandono del progetto da parte del cantante Vito Indolfo.
Quare id faciam, fortesse requiris. Come possa fare ciò, forse ti chiedi
Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Non lo so, ma sento che così avviene e me ne tormento.
Niente, la musica è tutto, e solo chi ama la vita, può amare la musica.
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