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Nato a Torino, figlio unico dell'ingegnere Eugenio Mollino, completa gli studi, dalle elementari alle superiori, presso il Collegio San Giuseppe. Nel 1925 si iscrive alla facoltà di Ingegneria e, dopo un anno, si trasferisce alla Regia Scuola Superiore di Architettura dell'Accademia Albertina di Torino, poi trasformata in Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, dove si laurea nel luglio del 1931. Mollino è stato, oltre che architetto e designer, anche pilota di aeroplani e di auto da corsa, scrittore, fotografo. Ottimo sciatore, nonché direttore della Coscuma (commissione delle scuole e dei maestri di sci), nel 1951 ha scritto il trattato "Introduzione al discesismo" dalle cui pagine emerge appieno tutta la sua personalità inquieta, fantasiosa, bizzarra. Dopo avere pubblicato nel 1948 i volumi "Architettura, arte e tecnica", nel 1953, vinto il concorso a professore ordinario, ottiene la cattedra di Composizione architettonica che conserva fino alla morte. Nel 1957 partecipa al Comitato organizzativo della XI Triennale di Milano. Mollino scompare improvvisamente nel 1973, quando ancora era in attività, nel suo studio. Architettura [modifica] Nel 1930, non ancora laureato, progetta la casa per vacanza a Forte dei Marmi e riceve il premio "G. Pistono" per l'Architettura. Tra il 1933 e il 1948, mentre lavora nello studio del padre, partecipa a numerosi concorsi. Vince il primo premio al concorso per la sede della Federazione agricoltori di Cuneo, il primo premio al concorso per la Casa del Fascio di Voghera e, in collaborazione con lo scultore Umberto Mastroianni, il primo premio al concorso per il Monumento ai Caduti per la Libertà di Torino (noto anche come Monumento al Partigiano), collocato nel Campo della Gloria del cimitero Generale di Torino. Tra il 1936 e il 1939 realizza con Vittorio Baudi di Selve l'edificio della Società Ippica Torinese, considerato il suo capolavoro, costruita a Torino in corso Dante e demolita nel 1960. Un'opera che rompe con il passato e che prende le distanze dall'architettura di regime, rifiutando i dettami del razionalismo e ispirandosi ad Alvar Aalto ed Erich Mendelsohn. Innamorato della montagna, progetta alcuni edifici montani tra i quali la casa del Sole di Cervinia, la stazione di arrivo della funivia del Furggen (Cervinia) e la Slittovia del lago Nero presso Sauze d'Oulx. Lo chalet, realizzato fra il 1946 ed il 1947, presenta, verso monte, una grande terrazza che emerge con vigore dal volume principale, coniugando la modernità delle forme e delle tecniche costruttive con la tradizionalità dei materiali utilizzati. L'edificio è stato oggetto nel 2001 di un radicale intervento di restauro, reso necessari da decenni di abbandono e di vandalismi. Nel 1952 progetta a Torino l'Auditorium della Rai in via Rossini, anch'esso oggetto di un controverso restauro che ne ha modificato radicalmente la struttura originaria (2006). Nella prima metà degli anni '60 dirige il gruppo di professionisti incaricati di progettare il quartiere INA-Casa in corso Sebastopoli a Torino e riceve il secondo premio al concorso per il Palazzo del Lavoro di Torino, vinto da Pier Luigi Nervi, nonostante il bando di concorso richiedesse un edificio con un unico volume senza colonne nella parte centrale. Partecipa, nello stesso periodo, al concorso per la Camera di Commercio di Torino (1964), dove risulta primo calssificato, e al concorso per il Teatro Comunale di Cagliari, dove risulta terzo. Negli ultimi anni della sua carriera, dal 1965 al 1973, progetta e costruisce i due edifici che lo hanno reso celebre: il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto e il nuovo teatro Regio (ricostruito dopo l'incendio del 1936), inaugurato nel 1973. Poco prima della morte termina i progetti per gli uffici Aem a Torino e partecipa ai concorsi per il Centro direzionale Fiat a Candiolo e per il Club Mediterranèe a Sestrière. Design [modifica] Negli anni quaranta Mollino inizia la propria attività di progettista di interni e di designer. Gli arredi, spesso prodotti in pezzi unici o in serie limitate, fondono l'utilizzo di tecniche costruttive artigiane con la sperimentazione di nuovi materiali e nuove tecnologie come il compensato curvato a strati sovrapposti. L'estetica che ne deriva non è direttamente riconducibile ad alcuna corrente artistica come, del resto, è sicuramente errato inserire l'opera molliniana in un contesto esclusivamente futurista; profondamente affascinato dalla natura, Mollino ne ripropone le forme all'interno della propria produzione artistica, rielaborandole con estrema abilità e miscelandole con elementi propri del Modernismo, dell'Art Nouveau, del Surrealismo, del Barocco e del Rococo. Principali opere [modifica] • 1937: Società Ippica Torinese, Torino (demolita nel 1960) • 1946: Slittovia del lago Nero, Sauze d'Oulx • 1952: Casa sull'altopiano di Agra • 1952: Auditorium Rai, Torino • 1955: Casa del Sole, Cervinia • 1957: Casa Fiorini, Torino • 1958: Ristrutturazione della palazzina dell'Aeroclub Torino, Torino • 1964: Camera di commercio di Torino • 1973: Teatro Regio di Torino

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