Member Since: 8/1/2007
Band Website: www.lorenzohengeller.com
Sounds Like:ALCUNI ESTRATTI DELLA RASSEGNA STAMPA DEL "GIOVANOTTO MATTO":
“Da tutti i grandi del passato ha imparato che il solo modo di fare jazz è USARLO!â€
(Radio3 Suite - La stanza della Musica, dicembre 2006)
“Carosone, con Gorni Kramer, Lelio Luttazzi e il Quartetto Cetra è tra i modelli e le fonti di ispirazione di Hengeller, che da un lato attinge a un repertorio deliziosamente demodé, dall’altro dimostra di averne compreso la lezione, puntando su una canzone jazzata di estrema e ricercata leggerezzaâ€
(Federico Vacalebre, Il mattino, agosto 2006)
“Un giovanotto matto e geniale che ama giocare con la musica e sorprendere con Lo swing del giornalaioâ€
(Marco Mangiarotti, il Quotidiano Nazionale, dicembre 2006)
“Hengeller, pianista tutto swing e ironia. Piacevole e originale... scorre tra citazioni e remake, inediti e grandi classici, rendendo ipergradevole tutto un repertorio da varietà leggero, con mano attenta e feliceâ€
(Flaviano De Luca, il manifesto, dicembre 2006)
“Un gustosissimo album swing... vuole rendere omaggio, riuscendoci nel migliore dei modi, a musicisti quali Renato Carosone e Gorni Kramer†(Raro, gennaio 2007)
“Un percorso a ritroso nei meandri del jazz d'autore e dello swing a cavallo della seconda guerra mondiale... erede di Carosone e del suo stile, un tarantella-jazz col sorriso perennemente stampato sulle labbra†(Stefano de Stefano, il Corriere del Mezzogiorno, ottobre 2006)
“elogio della leggerezza pesante… al contrario di ciò che proviene da Napoli, per molti è l’erede di Renato Carosone†(Geo Nocchetti-tg3 rai-gennaio 2007)
“un piccolo gioiello di citazioni... Tra continue ironie, giocate attraverso un invidiabile equilibrio tra varietà . comicità e jazz, Hengeller costruisce una perfetta colonna sonora di immagini in bianco e nero, di volti e di stili che sembrano persi nei rotocalchi d'epoca e nelle immagini di repertorio da fuori orarioâ€
(Michele Chisena, All About Jazz Italia, gennaio 2007)
“Il primo nome che viene in mente a cui avvicinare questo pianista napoletano è quello di Carosone, ma non solo: vi è la ripresa moderna di sapori lasciati molti anni fa, quelli del maestro Pippo Barzizza (contraltare swing di Cinico Angelini), c’è Rabagliati, c’è il segno di Natalino Otto, di Gorni Kramer e quello del pochissimo citato attore di varietà , commediografo, giornalista, pittore, autore e cantante Rodolfo De Angelis†(Simone Broglia, mescalina.it, gennaio 2007)
“una voce interessante ed originale nel panorama italiano. Una speranza per chi teme che la nostra cultura musicale stia diventando così leggera da volar via come un palloncino al primo soffio di ventoâ€
(Emanuele Sparta, casertamusica.com. concerto al "Lennie Tristano Jazz Winterâ€, gennaio 2007)
“Uno dei talenti migliori della musica italiana... che può considerarsi il vero erede dell’indimenticabile Renato Carosone†(Nicola Della Volpe, presidente del Lennie Tristano Jazz Club, gennaio 2007)
“Il giovanotto matto col suo impegno swing è un'epigrafe colta, meticolosa e aggraziata ai favolosi anni '50†(Niko Recapito, Rockshock.it, gennaio 2007)
“Il giovanotto matto non è un'opera senza senso, anzi, a trasparire nettissimo è il filo conduttore: la passione per lo swing e il tratto leggero del jazz, divertente e divertito†(il Salvagente, gennaio 2007)
“Godibilissima follia... Giudizio: Gustoso†(Patrizio Roman, ALIAS, febbraio 2007)
“Con il suo quartetto ci propone uno spirito sognante e uno sguardo disinvolto alla realtà , un prendere la vita con filosofia e con una buona dose di humor†(Edoardo Frassetto, Rockerilla, gennaio 2007)
“Le tue mani e In Bruno veritas sono delle vellutate degne del Mingus più avvolgenteâ€
(Gianluca Veltri, Fuori dal Mucchio, marzo 2007)
“Un disco neo-carosoniano, arricchito da un paolocontismo non introverso, ma solare, ridanciano, ma anche jazz, con tratti di arrangiamenti e spunti belli, competenti e divertenti. Nell’ambito dei revisionismi e riletturismi italiani, mi sembra un caso atipico di autenticità e sincerità di spirito senza pretese se non quella di divertirsi e esprimere la freschezza dei propri entusiasmiâ€
(Antongiulio Zimarino, JazzConvention.net, marzo 2007)
“Se esiste -come esiste- un filone in bilico fra jazz e canzone questo disco del napoletano Hengeller ne è una delle esemplifacazioni più nitide†(Alberto Bazzurro, Musica Jazz, marzo 2007)
“Swing, citazioni spiazzanti e ironia nel godibilissimo Il giovanotto mattoâ€
(Roberto Casalini, io Donna, supplemento al Corriere della sera del 10 marzo 2007. Catalogo/Jazz - quattro perle italiane: Gianluigi Trovesi/Gabriele Coen/Chat Noir/Lorenzo Hengeller)
I brani originali suonano come pezzi d'epoca e le cover-tributo hanno la freschezza dei nostri giorni.
(Cesare Vanzella, AGI.)
Ironia, teatralità , una ricchezza di citazioni in cui il jazz si mischia allo swing, e una prova di originalità . Se poi volete una prova in più della sua originalità , ascoltate Papaveri e papere, fate caso al contrabbasso e scoprirete come si fa a mettere insieme Nilla Pizzi e Penny Lane dei Beatles. (Emiliano Coraretti, Left.)
Record Label: polo sud-lucky planet
Type of Label: Indie