lorenzo hengeller profile picture

lorenzo hengeller

About Me


A dispetto del cognome e forse di sé stesso, è napoletano.
Si laurea in lettere moderne all’università Federico II di Napoli con una tesi su “Blob” Di rai Tre.
Ama suonare e lavorare per il pop e per il jazz, ma anche scrivere testi e musiche per il teatro e la televisione. Ha cominciato suonando nei locali della sua città. Ha lavorato per Aurelio Fierro, Nino Buonocore, Paolo Fresu, Roberto del Gaudio, Mario Scarpetta, Savio Riccardi, Claudio Mattone, Giacomo Rizzo, Nino D’angelo, Antonio Sinagra, Angela Luce, Bruno de Filippi.
Vincitore del Premio Carosone 2007.
Nel 2003 dirige un'orchestra di fiati di quattordici elementi per il varietà televisivo "Felicissima è la Sera", condotto dal comico Lino D'Angiò, in onda sul network Odeon TV. Partecipa al Teatro Cilea di Napoli ai festeggiamenti per i 150 anni dalla nascita di Edoardo Scarpetta componendo la musica per alcune poesie del celebre attore napoletano. Si esibisce al Premio Carosone con il suo "medley" dedicato al grande Renato curando anche gli arrangiamenti "carosoniani" per Nino D'angelo e Giacomo Rizzo. Insieme a Toninho Horta partecipa alla rassegna "Mercogliano Jazz".
Pubblica nel 2004 con l’etichetta Polosud il suo primo album: Parlami Mariù... ma non d'amore!, inevitabilmente dedicato a quegli autori come Kramer, Neri, Bixio e De Sica, che sono stati indiscussi protagonisti del canzoniere italiano degli anni 30'/50'. Un disco che vede i contributi di Mario Scarpetta, Roberto Del Gaudio e numerosi artisti napoletani. E che spinge un artista come STEFANO BOLLANI a dire : “Lorenzo rivitalizza le canzoni dell’epoca di sua/nostra nonna con un occhio affettuoso e l’altro ironico, senza indulgere in quella retorica che purtroppo è il tratto distintivo di quasi tutti quelli che si avvicinano al passato della musica leggera italiana”.
L’anno seguente e' protagonista della serata carosoniana in Piazza dell'Unità a Trieste insieme alle sorelle Rondinella e nella stagione 2004-2005 porta in scena Alla faccia del jazz..! scritto a quattro mani con Roberto del Gaudio (leader dei "Virtuosi di S. Martino"). La prima edizione della Notte Bianca di Napoli lo vede presente con un "piano solo" al piazzale di S. Martino per un concerto inedito dal titolo Maramao non e' mai morto. Cura gli arrangiamenti live e accompagna al pianoforte Il ritorno di Angela Luce in tv su Raitre nel programma "Cominciamo bene". La rassegna "Marechiaro Jazz" lo vede in cartellone in trio con ospite d’eccezione il grande armonicista Bruno de Filippi. Tra i due comincia una intensa e ispirata collaborazione che li vedrà ancora insieme sul palco per “Sorrento jazz” fino al nuovo disco di Hengeller del 2006 Il giovanotto matto.
Continua l’attività live che lo vede presente a “Pomigliano Jazz”; al festival organizzato come ogni anno dal Club Tenco in Valcamonica "Dallo showman allo sciamano" (in una serata dedicata a Carosone dove divide palco e tastiera del pianoforte con Stefano Bollani e Banda Osiris); ma anche al "Festival internazionale di Ravello".
Il 12 Ottobre 2006 esce l'album Il giovanotto matto Ed. Polosud - Distr.Luky Planet. Un album di matrice swing che si avvale delle collaborazioni di Bruno De Filippi, Roberto Del Gaudio, Antonio Sinagra e Angela Luce e che, oltre a rendere omaggio a nomi importanti come Kramer e Carosone, si confronta con un repertorio originale dal chiaro sapore retrò, ironico e farcito di divertenti sketches e gag musicali. Tra i primi frutti raccolti con questo nuovo lavoro, alla fine di dicembre, il live dagli studi di via Asiago nel programma “La stanza della musica” di Radio3 Suite, dove Lorenzo è ospite insieme al suo quartetto e l’apertura Marechiaro Jazz Festival, per la prima volta anche in edizione invernale, al prestigioso Teatro delle Palme di Napoli oltre ad un’ottima accoglienza da parte di buona parte dei media; infatti, dopo l’uscita del disco e la recensione a cura di Federico Vacalebre sulla pagina nazionale degli spettacoli de“il Mattino”, il critico musicale Marco Mangiarotti dedica all’album ed ad Hengeller un intervista-recensione sul Quotidiano Nazionale di Milano.
A Febbraio 2007, il "giovanotto matto" si esibisce dal vivo in diretta negli studi romani di Canale 5 per il talkshow Buon Pomeriggio, condotto da Maurizio Costanzo, con una versione centrifugata dello “Swing Del Giornalaio”, forse in onore del noto giornalista e anchor man che lo ospita...
Dalle prime settimane di Maggio, il brano Embè di Hengeller e il “suo” inno di Mameli accompagnano l'ascolto del programma Viva Radio2. Fiorello e Baldini hanno più volte esaltato la freschezza del cd Il Giovanotto Matto, che si sposa perfettamente con il mood del seguitissimo programma di RadioRai. E finalmente arriva anche l'invito a partecipare dal vivo alla trasmissione: il 14 giugno Hengeller è ospite in studio a Via Asiago insieme a Luciana Littizzetto ( che inserisce a radio deejay lo stesso brano nella sua personale playlist).
Al Teatro Signorelli di Cortona è l’ospite musicale della serata di gala dedicata a Patrizio Bertelli, patron di Prada e di Luna Rossa.
A settembre gli viene assegnato il Premio Carosone 2007 nella splendida cornice dell’Arena Flegrea di Napoli di fronte a oltre tremila spettatori.
Ad ottobre torna a Roma in due occasioni molto particolari: la prima all’Auditorium Parco della Musica, per la Festa Nazionale del Diritto alla Musica (il 7 ottobre insieme a Cristicchi, Sparagna, Marcotulli, Pieranunzi, De Sio, Montellanico, Citarella, Locasciulli); la seconda per un’incursione romana del celebre festival Dallo sciamano allo showman affiliato al Club Tenco e dedicato alla Canzone umoristica e d’autore in una serata dedicata a Sergio Bardotti.
Nel settembre a Napoli, riparte la Nuova Piedigrotta e Hengeller, insieme a Del gaudio, scrive il brano per le sorelle Rondinella , dal titolo “Viene Suonno”.
Quest’anno si apre con il referendum della rivista/website Italia All about Jazz sui migliori dischi del 2007 tra i quali figura “Il giovanotto matto”.
Agli inizi di luglio gli viene assegnato per la musica il Premio Penisola Sorrentina 2008
Adesso è in studio per cominciare il lavoro del nuovo disco…

My Interests

Music:

Member Since: 8/1/2007
Band Website: www.lorenzohengeller.com
Sounds Like:ALCUNI ESTRATTI DELLA RASSEGNA STAMPA DEL "GIOVANOTTO MATTO":
“Da tutti i grandi del passato ha imparato che il solo modo di fare jazz è USARLO!” (Radio3 Suite - La stanza della Musica, dicembre 2006)
“Carosone, con Gorni Kramer, Lelio Luttazzi e il Quartetto Cetra è tra i modelli e le fonti di ispirazione di Hengeller, che da un lato attinge a un repertorio deliziosamente demodé, dall’altro dimostra di averne compreso la lezione, puntando su una canzone jazzata di estrema e ricercata leggerezza” (Federico Vacalebre, Il mattino, agosto 2006)
“Un giovanotto matto e geniale che ama giocare con la musica e sorprendere con Lo swing del giornalaio” (Marco Mangiarotti, il Quotidiano Nazionale, dicembre 2006)
“Hengeller, pianista tutto swing e ironia. Piacevole e originale... scorre tra citazioni e remake, inediti e grandi classici, rendendo ipergradevole tutto un repertorio da varietà leggero, con mano attenta e felice” (Flaviano De Luca, il manifesto, dicembre 2006)
“Un gustosissimo album swing... vuole rendere omaggio, riuscendoci nel migliore dei modi, a musicisti quali Renato Carosone e Gorni Kramer” (Raro, gennaio 2007)
“Un percorso a ritroso nei meandri del jazz d'autore e dello swing a cavallo della seconda guerra mondiale... erede di Carosone e del suo stile, un tarantella-jazz col sorriso perennemente stampato sulle labbra” (Stefano de Stefano, il Corriere del Mezzogiorno, ottobre 2006)
“elogio della leggerezza pesante… al contrario di ciò che proviene da Napoli, per molti è l’erede di Renato Carosone” (Geo Nocchetti-tg3 rai-gennaio 2007)
“un piccolo gioiello di citazioni... Tra continue ironie, giocate attraverso un invidiabile equilibrio tra varietà. comicità e jazz, Hengeller costruisce una perfetta colonna sonora di immagini in bianco e nero, di volti e di stili che sembrano persi nei rotocalchi d'epoca e nelle immagini di repertorio da fuori orario” (Michele Chisena, All About Jazz Italia, gennaio 2007)
“Il primo nome che viene in mente a cui avvicinare questo pianista napoletano è quello di Carosone, ma non solo: vi è la ripresa moderna di sapori lasciati molti anni fa, quelli del maestro Pippo Barzizza (contraltare swing di Cinico Angelini), c’è Rabagliati, c’è il segno di Natalino Otto, di Gorni Kramer e quello del pochissimo citato attore di varietà, commediografo, giornalista, pittore, autore e cantante Rodolfo De Angelis” (Simone Broglia, mescalina.it, gennaio 2007)
“una voce interessante ed originale nel panorama italiano. Una speranza per chi teme che la nostra cultura musicale stia diventando così leggera da volar via come un palloncino al primo soffio di vento” (Emanuele Sparta, casertamusica.com. concerto al "Lennie Tristano Jazz Winter”, gennaio 2007)
“Uno dei talenti migliori della musica italiana... che può considerarsi il vero erede dell’indimenticabile Renato Carosone” (Nicola Della Volpe, presidente del Lennie Tristano Jazz Club, gennaio 2007)
“Il giovanotto matto col suo impegno swing è un'epigrafe colta, meticolosa e aggraziata ai favolosi anni '50” (Niko Recapito, Rockshock.it, gennaio 2007)
“Il giovanotto matto non è un'opera senza senso, anzi, a trasparire nettissimo è il filo conduttore: la passione per lo swing e il tratto leggero del jazz, divertente e divertito” (il Salvagente, gennaio 2007)
“Godibilissima follia... Giudizio: Gustoso” (Patrizio Roman, ALIAS, febbraio 2007)
“Con il suo quartetto ci propone uno spirito sognante e uno sguardo disinvolto alla realtà, un prendere la vita con filosofia e con una buona dose di humor” (Edoardo Frassetto, Rockerilla, gennaio 2007)
“Le tue mani e In Bruno veritas sono delle vellutate degne del Mingus più avvolgente” (Gianluca Veltri, Fuori dal Mucchio, marzo 2007)
“Un disco neo-carosoniano, arricchito da un paolocontismo non introverso, ma solare, ridanciano, ma anche jazz, con tratti di arrangiamenti e spunti belli, competenti e divertenti. Nell’ambito dei revisionismi e riletturismi italiani, mi sembra un caso atipico di autenticità e sincerità di spirito senza pretese se non quella di divertirsi e esprimere la freschezza dei propri entusiasmi” (Antongiulio Zimarino, JazzConvention.net, marzo 2007)
“Se esiste -come esiste- un filone in bilico fra jazz e canzone questo disco del napoletano Hengeller ne è una delle esemplifacazioni più nitide” (Alberto Bazzurro, Musica Jazz, marzo 2007)
“Swing, citazioni spiazzanti e ironia nel godibilissimo Il giovanotto matto” (Roberto Casalini, io Donna, supplemento al Corriere della sera del 10 marzo 2007. Catalogo/Jazz - quattro perle italiane: Gianluigi Trovesi/Gabriele Coen/Chat Noir/Lorenzo Hengeller)
I brani originali suonano come pezzi d'epoca e le cover-tributo hanno la freschezza dei nostri giorni. (Cesare Vanzella, AGI.)
Ironia, teatralità, una ricchezza di citazioni in cui il jazz si mischia allo swing, e una prova di originalità. Se poi volete una prova in più della sua originalità, ascoltate Papaveri e papere, fate caso al contrabbasso e scoprirete come si fa a mettere insieme Nilla Pizzi e Penny Lane dei Beatles. (Emiliano Coraretti, Left.)

Record Label: polo sud-lucky planet
Type of Label: Indie

My Blog

io stesso

non si capisce niente!
Posted by on Thu, 02 Aug 2007 03:56:00 GMT